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Iperplasia surrenalica congenita: negli USA approvato Crenessity

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Un nuovo farmaco, Crenessity (crinecerfont), ha ricevuto l’approvazione della FDA statunitense per il trattamento dell’iperplasia surrenalica congenita classica

Un nuovo farmaco, Crenessity (crinecerfont), ha recentemente ricevuto l’approvazione della FDA (Food and Drug Administration) statunitense per il trattamento dell’iperplasia surrenalica congenita classica (CAH). Questa condizione genetica rara, che colpisce le ghiandole surrenali, è caratterizzata da una produzione insufficiente di cortisolo e da un eccesso di androgeni, ormoni simili al testosterone. Il farmaco, destinato a pazienti a partire dai 4 anni di età, rappresenta una pietra miliare nella gestione di questa patologia, dopo oltre 70 anni senza innovazioni significative.

Cos’è l’iperplasia surrenalica congenita classica
L’iperplasia surrenalica congenita classica è causata da mutazioni genetiche che interferiscono con la sintesi degli ormoni surrenalici, in particolare il cortisolo. Questo deficit spinge l’organismo a produrre in eccesso androgeni, causando effetti collaterali significativi come crescita accelerata, pubertà precoce e disturbi della fertilità. Il trattamento standard prevede l’uso di glucocorticoidi a dosi superiori a quelle fisiologiche per compensare la carenza di cortisolo e ridurre i livelli di androgeni. Tuttavia, questa strategia comporta rischi a lungo termine, tra cui obesità, osteoporosi, diabete e ipertensione.

Come funziona crinecerfont
Sviluppato da Neurocrine Biosciences, crinecerfont introduce un approccio innovativo. Si tratta di un antagonista selettivo del recettore CRF1 (fattore di rilascio della corticotropina), somministrato per via orale. Il farmaco agisce bloccando la produzione eccessiva di androgeni da parte delle ghiandole surrenali, permettendo così di ridurre la dose di glucocorticoidi necessaria per gestire la patologia. Questo approccio mira a bilanciare il trattamento, minimizzando gli effetti collaterali associati all’uso cronico di glucocorticoidi.

Prove cliniche e risultati
L’approvazione di crinecerfont si basa su due studi clinici randomizzati, controllati con placebo, che hanno coinvolto complessivamente 285 pazienti, tra adulti e bambini. Nel primo studio, 182 adulti sono stati divisi in due gruppi: 122 hanno ricevuto crinecerfont due volte al giorno, mentre 60 hanno ricevuto un placebo per 24 settimane. Durante il trial, le dosi di glucocorticoidi sono state gradualmente ridotte a livelli sostitutivi, monitorando i livelli di androstenedione, un androgeno.

I risultati sono stati significativi: i pazienti trattati con crinecerfont hanno ridotto del 27% la dose giornaliera di glucocorticoidi, mantenendo il controllo dei livelli di androstenedione, rispetto a una riduzione del 10% nel gruppo placebo.

Il secondo studio ha coinvolto 103 pazienti pediatrici. I 69 bambini trattati con crinecerfont hanno mostrato una riduzione significativa dei livelli di androstenedione già entro la quarta settimana, mentre nel gruppo placebo si è osservato un aumento medio. Alla fine dello studio, i pazienti pediatrici trattati con crinecerfont hanno potuto ridurre la dose giornaliera di glucocorticoidi del 18%, rispetto a un incremento del 6% nei bambini trattati con placebo.

Sicurezza ed effetti collaterali
Crinecerfont presenta alcune avvertenze importanti. In caso di insufficienza surrenalica acuta o crisi surrenalica, condizioni che possono verificarsi in situazioni di stress senza adeguata integrazione di glucocorticoidi, è necessario monitorare attentamente i pazienti. Il farmaco è controindicato in caso di ipersensibilità agli ingredienti attivi o eccipienti.

Gli effetti collaterali più comuni negli adulti includono affaticamento, vertigini e dolori articolari, mentre nei bambini si segnalano cefalea, dolori addominali e affaticamento. Inoltre, Crenessity interagisce con alcuni farmaci metabolizzati dall’enzima CYP3A4, il che può influire sull’efficacia del trattamento. Pertanto, la prescrizione del farmaco richiede una valutazione accurata delle terapie concomitanti.

Importanza dell’approvazione
Theresa Kehoe, direttrice della Divisione di Endocrinologia Generale presso il Center for Drug Evaluation and Research della FDA, ha sottolineato l’importanza di questa approvazione, definendola un passo cruciale nella gestione delle malattie rare. “L’approvazione di Crenessity riflette l’impegno della FDA nel promuovere trattamenti sicuri ed efficaci per patologie complesse e poco comuni,” ha dichiarato.

Crenessity è il primo trattamento innovativo per l’iperplasia surrenalica congenita classica in oltre sette decenni. Questo risultato è stato possibile grazie alle designazioni di “Fast Track”, “Breakthrough Therapy”, “Orphan Drug” e “Priority Review” concesse dalla FDA, che hanno accelerato il processo di sviluppo e approvazione.

Distribuzione e prospettive future
Il farmaco sarà disponibile in capsule da 50 mg e 100 mg, oltre a una soluzione orale da 50 mg/mL, e verrà distribuito attraverso una farmacia specializzata, PANTHERx Rare, per garantire un accesso centralizzato e semplificato. Questa modalità di distribuzione è stata scelta per facilitare la prescrizione e il monitoraggio del farmaco in pazienti con esigenze complesse.

Gli esperti sottolineano che l’introduzione di crinecerfont non solo migliorerà la qualità della vita dei pazienti, ma potrebbe anche rappresentare un cambiamento di paradigma nella gestione delle malattie rare endocrine. La riduzione delle dosi di glucocorticoidi e il controllo più efficace degli androgeni offrono nuove speranze per chi convive con questa condizione debilitante, aprendo la strada a ulteriori innovazioni terapeutiche nel campo delle endocrinopatie rare.

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