Nei pazienti affetti da dermatite atopica da moderata a grave il trattamento con lebrikizumab per 52 settimane ha migliorato i segni e i sintomi della malattia
Nei pazienti affetti da dermatite atopica da moderata a grave il trattamento con lebrikizumab per 52 settimane ha migliorato i segni e i sintomi della malattia, indipendentemente dalla presenza di comorbilità atopiche, secondo un abstract presentato al congresso 2024 dell’American College of Allergy, Asthma & Immunology (ACAAI).
«ADvocate1 e ADvocate2 sono stati gli studi originali sul trattamento con lebrikizumab» ha affermato la relatrice Ellen Sher, medico presso Allergy Partners of New Jersey. «Si trattava di studi di 16 settimane che hanno mostrato miglioramenti clinicamente significativi a livello cutaneo, nel prurito, nel sonno e nella qualità della vita».
Durante il periodo di mantenimento dei due trial, la terapia con lebrikizumab ogni 2 o 4 settimane è continuata fino a 52 settimane, così come il miglioramento della pelle e del prurito.
L’obiettivo dell’abstract era valutare l’efficacia di lebrikizumab durante il periodo di mantenimento, quindi tra la settimana 16 e la settimana 52, esaminando specificamente i soggetti con dermatite atopica da moderata a grave, sia con che senza comorbilità atopiche. I pazienti avevano ricevuto una diagnosi almeno un anno prima dello screening ed erano considerati candidati per la terapia sistemica dopo una risposta inadeguata ai farmaci topici.
I ricercatori hanno utilizzato i criteri di consenso dell’American Academy of Dermatology per diagnosticare la dermatite atopica tra i partecipanti allo studio, che avevano almeno 12 anni di età. Nello specifico la malattia da moderata a grave è stata definita da un punteggio Eczema Area and Severity Index (EASI) di almeno 16, un punteggio Investigator Global Assessment (IGA) di almeno 3 e un coinvolgimento della superficie corporea (BSA) di almeno il 10%.
La risposta a lebrikizumab è stata definita come il raggiungimento di un miglioramento del 75% rispetto al basale nel punteggio EASI (EASI 75), di un punteggio IGA di 0 o 1 (pelle libera o quasi libera da lesioni) e di un miglioramento di almeno 4 punti nella Pruritus Numeric Rating Scale (NRS).
I pazienti che avevano risposto a lebrikizumab durante il periodo di induzione di 16 settimane sono stati nuovamente assegnati in modo casuale a ricevere il farmaco alla dose di 250 mg ogni 2 o ogni 4 settimane oppure un placebo ogni 2 settimane per le successive 36 settimane. I non responders durante il periodo di induzione hanno iniziato a ricevere 250 mg di lebrikizumab ogni 2 settimane.
Effetto mantenuto fino a un anno, con e senza comorbilità atopiche
Durante il periodo di mantenimento, il gruppo placebo includeva 45 pazienti con comorbilità atopiche e 15 senza. Il gruppo che riceveva lebrikizumab una volta ogni 4 settimane aveva 89 pazienti con e 29 senza comorbilità atopiche, mentre quello che riceveva lebrikizumab una volta ogni 2 settimane aveva 79 pazienti con e 34 senza comorbilità atopiche.
Queste includevano qualsiasi allergia, rinite allergica o febbre da fieno, allergia alimentare, asma, anamnesi di asma, congiuntivite allergica ed esofagite eosinofila. La più comune era una qualsiasi allergia, incluso il 68,3% del gruppo placebo, il 70,3% del gruppo di trattamento mensile e il 67,3% del gruppo di trattamento bisettimanale.
EASI 75
Tra i pazienti con una o più comorbilità atopiche, l’83% del gruppo di trattamento mensile, il 79% del gruppo di trattamento bisettimanale e il 64% del gruppo placebo hanno mantenuto lo stato EASI 75 alla settimana 52, così come, tra i soggetti senza comorbilità atopiche, il 79% del gruppo di trattamento mensile, il 78% del gruppo di trattamento bisettimanale e il 75% del gruppo placebo.
«È interessante notare che anche il gruppo che ha sospeso lebrikizumab ha mantenuto un’efficacia piuttosto buona, anche senza continuare ad assumere il farmaco» ha sottolineato Sher.
IGA 0/1
Tra i pazienti con una o più comorbilità atopiche, alla settimana 52 l’80% del gruppo di trattamento mensile, il 68% del gruppo di trattamento bisettimanale e il 38% del gruppo placebo hanno mantenuto i punteggi IGA di 0 o 1, con un comprensibile calo lievemente maggiore in coloro che non assumevano lebrikizumab.
Trai i soggetti senza comorbilità, i punteggi IGA 0/1 sono stati mantenuti nel 78% del gruppo di trattamento settimanale, nel 76% del gruppo placebo e nel 70% del gruppo di trattamento mensile.
Prurito
Le percentuali di pazienti tra quelli con una o più comorbilità atopiche che hanno mantenuto un miglioramento di almeno 4 punti nella scala del prurito includevano l’84% del gruppo di trattamento settimanale, l’81% del gruppo di trattamento mensile e il 69% del gruppo placebo.
Nel gruppo di pazienti senza comorbilità, il 94% di quelli sottoposti a trattamento mensile, l’87% di quelli sottoposti a trattamento bisettimanale e il 58% del gruppo placebo hanno mantenuto il miglioramento del prurito.
Alcuni dei sottogruppi erano di piccole dimensioni, in particolare tra quelli senza comorbilità atopiche, tuttavia i ricercatori hanno concluso che l’efficacia è stata mantenuta per 52 settimane indipendentemente dalla presenza di comorbilità atopiche.
Referenze
Sher E et al. Maintenance of lebrikizumab efficacy in patients with moderate to severe atopic dermatitis and atopic comorbidities. Presented at: ACAAI Annual Scientific Meeting; Oct. 24-28, 2024; Boston.