Leucemia mieloide cronica: asciminib si conferma migliore rispetto ai TKI standard


Leucemia mieloide cronica: secondo nuovi studi asciminib conferma il suo vantaggio sui TKI standard in prima linea anche a lungo termine

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Nei pazienti con leucemia mieloide cronica in fase cronica con cromosoma Philadelphia positivo (LMC-CP Ph+), l’inibitore tirosin chinasico (TKI) di nuova generazione asciminib consolida il suo vantaggio rispetto ai TKI standard attualmente utilizzati in prima linea anche a lungo termine, grazie ai risultati aggiornati dello studio di fase 3 ASC4FIRST (NCT04971226), appena presentati al 66° congresso annuale della Società Americana di Ematologia (ASH), a San Diego.

Risposta molecolare maggiore più alta con asciminib anche a lungo termine
Infatti, il tasso di risposta molecolare maggiore (MMR o MR3) alla settimana 96 (endpoint secondario chiave dello studio) ha continuato a essere superiore tra i pazienti (201) trattati con asciminib rispetto ai pazienti (204) trattati con i TKI standard: 74,1% contro 52%, dunque un 22,4% in più nel braccio sperimentale, trattato con asciminib (IC al 95% 13,6%-31,3%; P < 0,001).

Un dato addirittura migliorativo rispetto ai tassi di MMR a 48 settimane (endpoint primario dello studio) riportati nel giugno scorso all’ultimo congresso dell’ASCO e risultati rispettivamente del 67,7% contro 49%.

I tassi di MMR a 96 settimane sono risultati anche costantemente più alti con asciminib sia nel confronto con il solo imatinib sia in quello con i TKI di seconda generazione (nilotinib, dasatinib e bosutinib). Infatti, con asciminib quasi il 30% in più di pazienti ha raggiunto la MMR a 96 settimane rispetto al solo imatinib: 76,2% contro 47,1% (IC al 95% 17,6%-41,8%; P < 0,001).

Rispetto ai TKI di seconda generazione, il vantaggio di asciminib in termini di tassi di MMR a 96 settimane è risultato del 15,1%: 72% contro 56,9% % (IC al 95% 2,3%-28%).

Inoltre, nei pazienti trattati con asciminib si sono osservati tassi più elevati di risposta molecolare profonda (MR4 e MR4.5) rispetto ai TKI standard scelti dagli sperimentatori.

Asciminib
Asciminib è il capostipite di una nuova classe di farmaci, quella degli inibitori STAMP (Specifically Targeting the ABL Myristoyl Pocket), caratterizzata da un meccanismo d’azione innovativo e peculiare. A differenza di tutti i TKI approvati per la leucemia mieloide cronica, che si legano al sito ATPasico della proteina BCR::ABL1, asciminib è un inibitore allosterico in grado di legarsi al sito di miristilazione di questa proteina sul dominio chinasico, arrestando la progressione delle cellule tumorali in maniera altamente efficace e tollerabile.

Dal 2023 asciminib è disponibile in Italia per i pazienti con LMC-CP Ph+ resistenti o intolleranti ad almeno due precedenti TKI. Negli Stati Uniti il farmaco ha ottenuto di recente, grazie ai dati a 48 settimane dello studio ASC4FIRST l’approvazione accelerata per il trattamento di pazienti adulti con LMC-CP Ph+ di nuova diagnosi, un ampliamento dell’indicazione che espande di quattro volte la popolazione di pazienti che potrebbero beneficiare di asciminib.