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Trump entra alla Casa Bianca: ecco i primi 100 decreti

DONALD TRUMP

DONALD J. TRUMP PRESIDENTE USA

Trump entra alla Casa Bianca “di gran carriera”, promettendo nella sua prima giornata “quasi un centinaio di ordinanze esecutive”

Vedrete ordini esecutivi che vi renderanno estremamente felici: dobbiamo riportare il nostro Paese sulla strada giusta“. Lo ha dichiarato Donald Trump, rivolgendosi a donatori e sostenitori in una cena organizzata a 48 ore dalla cerimonia di insediamento, con cui oggi diventerà presidente degli Stati Uniti. Trump infatti entra alla Casa Bianca “di gran carriera“, promettendo nella sua prima giornata “quasi un centinaio di ordinanze esecutive” con cui, in modo repentino e radicale, intende affrontare alcuni dei temi al centro della sua campagna elettorale.

DEPORTAZIONI DI MASSA DEI RICHIEDENTI ASILO

Il primo tema riguarda i migranti, in particolare la gestione della frontiera col Messico. Maggiori dettagli, ha detto ieri il tycoon, saranno riferiti oggi, quando terrà il suo primo discorso da presidente. Ma nel frattempo sembra che il primo passo sarà proclamare l’emergenza nazionale alla frontiera, una mossa che gli consentirà di usufruire dei fondi del dipartimento della Difesa in modo da usare anche “apparati militari” per attuare quanto promesso: deportazioni di massa dei richiedenti asilo. “Dal giorno 1, lancerò il più grande programma di deportazione nella storia americana per far uscire i criminali” ha detto a novembre scorso, promettendo di “salvare ogni città e paese che è stato invaso e conquistato” e aggiungendo: “Metteremo in prigione questi criminali feroci e sanguinari, poi li cacceremo a calci fuori dal nostro Paese il più velocemente possibile“. Una mossa che ha già ricevuto la bocciatura di Papa Francesco, che in una intervista a Che tempo che fa, sull’emittente Nove, ha definito “una disgrazia” l’eventuale separazione delle famiglie e la deportazione dei migranti, tra cui anche donne e bambini.
Trump intende anche ripristinare i programmi di restrizioni agli ingressi e quello per la costruzione di un muro lungo tutta la frontiera messicana, che Joe Biden aveva cancellato invece nel suo primo giorno di insediamento. Infine, il nuovo presidente intende designare una serie di cartelli della droga come “organizzazioni terroristiche”.

GLI INTERVENTI IN TEMA ENERGETICO

Ma il programma-ordinanze non si ferma qui: vari decreti intendono intervenire sul tema energetico, a partire dalla proclamazione di un’emergenza nazionale in materia di energia con l’obiettivo di aumentare la produzione nazionale. La stampa statunitense cita alcune azioni: primo, i divieti federali di trivellazione di petrolio e gas in mare aperto e di trivellazione di terreni e gas naturale voluti da Biden potrebbero essere cancellati. Tra questi, anche il divieto permanente, varato a gennaio, di nuovi impianti petroliferi e gas in mare aperto in aree selezionate delle acque costiere degli Stati Uniti all’inizio di gennaio. Al vaglio anche la normativa sui veicoli elettrici e le tecnologie per la transizione verde, che potrebbero entrambe subire uno stop ai sussidi governativi.

DIRITTI LGBT

Inoltre, si prevede che Trump abrogherà le azioni che il suo predecessore aveva intrapreso per promuovere i diritti Lgbt, i diritti di genere e la parità, emanando anche il divieto per le atlete transgender di partecipare alle competizioni femminili: “terrò gli uomini fuori dagli sport femminili”, ha promesso ai suoi elettori. A rischio poi come le tutele lavorative per i dipendenti federali, mentre saranno “graziati” coloro che sono andati incontro a guai giudiziari per l’assalto a Capitol Hill il 6 gennaio 2021.

LE ULTIME ‘GRAZIE’ DI BIDEN

In vista del ritorno in carica dell’ex rivale, Biden sta a sua volta concendendo la grazia a quelle figure che potrebbero essere bersaglio delle “rappresaglie” del tycoon. Tra questi l’ex presidente dello Stato maggiore congiunto Mark Milley, il dottor Anthony Fauci, l’ex consigliere per le malattie infettive che giocò un ruolo cruciale durante la pandemia di Covid 19 – e si attirò le ire dei no-vax – nonché membri del Congresso e funzionari che hanno preso parte alla commissione d’inchiesta suli disordini a al Campidoglio.

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