Giovanni Amoroso è stato eletto all’unanimità presidente della Corte Costituzionale dai giudici della Consulta riuniti in Camera di Consiglio
Giovanni Amoroso è stato eletto all’unanimità presidente della Corte Costituzionale dai giudici della Consulta riuniti in Camera di Consiglio. Francesco Viganò e Luca Antonini sono stati eletti vicepresidenti. Amoroso succede ad Augusto Barbera, che ha terminato il suo mandato il 21 dicembre. Da allora Amoroso ha ricoperto il ruolo di presidente facente funzione. È stato eletto giudice costituzionale dalla Corte di Cassazione il 26 ottobre 2017. “Il mio impegno sarà assoluto” e sarà svolto “con disciplina e onore come richiede articolo 54 costituzione”, ha detto il neo presidente della Corte Costituzionale.
AMOROSO: COSTITUZIONE E EUROPA NOSTRA BUSSOLA
“La bussola nell’attività della Corte è la Costituzione, è la giurisprudenza della Corte che traccia i binari. C’è un’esigenza di fedeltà ai precedenti che la Corte anche recentemente ha affermato. Quella della Corte Costituzionale è una giurisprudenza costante”. Per Amoroso “altra stella polare, che si è accentuata negli ultimi anni, è l’Europa. C’è uno spazio costituzionale comune che è stato alimentato maggiormente negli ultimi anni nel dialogo tra la nostra Corte e la Corte di Giustizia europea. Sono ripetuti i rinvi pregiudiziali che la Corte Costituzionale ha fatto alla Corte di Giustizia europea”, aggiunge.
AMOROSO: AUSPICO GIOVEDÌ ELEZIONE GIUDICI MANCANTI
“Auspico che la Corte Costituzionale abbia il plenum quanto prima. Il Parlamento si riunisce in seduta comune giovedì. C’è da augurarsi che ci sia l’elezione dei giudici mancanti. La Corte non è però menomata per il fatto che abbia lavorato in 11″.E ancora: “Il Parlamento ha mandato in passato giudici di eccellenza. Temere che possa esserci un atteggiamento di sottovalutazione non mi pare. Ci aspettiamo che verranno giudici di assoluto livello”, aggiunge il presidente della Corte Costituzionale Amoroso.
AMOROSO: LEGISLATORE DOVRÀ RIDETERMINARE CRITERI INDIVIDUAZIONE LEP
Il neo presidente spiega che: “La possibilità di determinare i LEP senza un intervento del legislatore non c’è, occorre che il legislatore intervenga e ridetermini i criteri per l’individuazione dei LEP”. Il Lep rappresentano “il pilastro su cui si regge la legge” sull’Autonomia ed “è stato investito dalla pronuncia di incostituzionalità sia nella parte riguardante la delega sia nella parte in cui la legge faceva salvo il criterio di determinazione dei LEP sulla base della precedente legge”. “Anche sulle materie non LEP” contenute nella legge sull’Autonomia, “la Corte è intervenuta, innanzitutto limitando l’attribuzione a specifiche funzioni di materie. Ma è intervenuta anche precisando, e questo è detto chiaramente nella sentenza, che l’attribuzione per le materie non LEP laddove ci sia un’incidenza su diritti civili o sociali, occorre comunque la predeterminazione dei LEP”, aggiunge Amoroso. “Quindi in realtà anche per le materie non LEP c’è una limitazione e la necessità che intervenga il legislatore”, spiega ancora il presidente della Consulta.
AUTONOMIA. AMOROSO: REFERENDUM ABROGATIVO NON SI PUÒ FARE
“Chiedere ‘volete o meno’ l’autonomia differenziata è un interrogativo ‘contra constitutionem’, che non è possibile fare su una norma costituzionale”, ha spiegato.
TERZO MANDATO. AMOROSO: LEGGE CAMPANIA? UDIENZA IN PRIMAVERA
L’udienza della Corte Costituzionale sulla legge della Regione Campania che consente il terzo mandato per il governatore e che è stata impugnata dal governo “sarà fissata, credo, in primavera piuttosto che in estate”, ha detto Amoroso.
CARCERI. AMOROSO: SOVRAFFOLLAMENTO PROBLEMA GRAVE, SERVE LEALE COLLABORAZIONE ISTITUZIONI
Durante la conferenza stampa, il neo presidente ha affrontato anche il tema delle carceri, e il loro sovraffollamento, sostenendo che rappresenta “un problema grave. Ma vengono in rilievo anche altri aspetti. Serve la leale collaborazione tra le istituzioni”.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT).