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Infarto: sacubitril/valsartan in ospedale riduce il rischio di nuovo ricovero

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L’uso ospedaliero di sacubitril/valsartan nei pazienti con infarto miocardico acuto e insufficienza cardiaca riduce il rischio di eventi cardiovascolari maggiori e riospedalizzazioni

Una recente meta-analisi ha evidenziato che l’uso ospedaliero di sacubitril/valsartan, inibitore del recettore dell’angiotensina e della neprilisina (ARNi), nei pazienti con infarto miocardico acuto (IMA) e insufficienza cardiaca (HF) riduce significativamente il rischio di eventi cardiovascolari maggiori (MACE) e riospedalizzazioni per HF, migliorando al contempo il rimodellamento cardiaco.

La ricerca, guidata da Gianluca Di Pietro dell’Università La Sapienza di Roma, ha analizzato nove studi che hanno coinvolto complessivamente 6.597 pazienti. Questa meta-analisi ha confrontato l’efficacia dell’ARNi rispetto alla terapia standard, che include inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACEi) o bloccanti del recettore dell’angiotensina (ARB).

Efficacia clinica dell’ARNi
L’analisi ha dimostrato che i pazienti trattati con ARNi avevano una probabilità inferiore di subire MACE e riospedalizzazioni per HF rispetto a quelli trattati con ACEi o ARB. In particolare, il trattamento con ARNi ha ridotto significativamente il rischio di riammissioni ospedaliere per HF, che è un marker chiave della gestione post-IMA.

Inoltre, i volumi del ventricolo sinistro erano significativamente ridotti nel gruppo trattato con ARNi, accompagnati da un aumento della frazione di eiezione del ventricolo sinistro (LVEF), suggerendo un notevole miglioramento della funzionalità cardiaca.

Rimodellamento cardiaco e dati di sicurezza 
I volumi ventricolari, sia diastolici che sistolici, erano notevolmente inferiori nei pazienti trattati con ARNi rispetto a quelli trattati con la terapia standard. Questo cambiamento nel rimodellamento è stato associato a un miglioramento della LVEF, cruciale per prevenire l’evoluzione dell’insufficienza cardiaca cronica. Tuttavia, le concentrazioni di NT-proBNP non erano significativamente differenti tra i due gruppi.

Nel gruppo trattato con ARNi è stato osservato un tasso più elevato di eventi ipotensivi iatrogeni rispetto al gruppo trattato con ACEi o ARB, il che richiede una gestione clinica attenta. Sebbene i tassi di mortalità per tutte le cause e di reinfarto non differissero significativamente tra i due gruppi, si è osservato un trend non significativo verso una riduzione dei tassi di morte cardiovascolare nella popolazione trattata con ARNi.

Limitazioni dello studio
Lo studio presenta alcune limitazioni. La maggior parte dei trial inclusi nella meta-analisi non erano in cieco, il che potrebbe introdurre potenziali bias. Inoltre, la maggior parte degli studi è stata condotta in Cina, limitando la generalizzabilità dei risultati ad altre popolazioni.

La mancanza di dati sulle dosi utilizzate di ARNi e ACEi/ARB e la variazione nell’uso dei farmaci nel gruppo di controllo possono aver introdotto ulteriori bias. Infine, l’eterogeneità significativa osservata nell’analisi di alcuni esiti rappresenta un’ulteriore limitazione.

I messaggi-chiave
In conclusione, l’uso ospedaliero di ARNi nei pazienti con insufficienza cardiaca post-infarto miocardico acuto (IMA) è associato a una riduzione del rischio di eventi cardiovascolari maggiori (MACE) e di riospedalizzazioni per insufficienza cardiaca, oltre a migliorare il rimodellamento cardiaco. Tuttavia, si osserva un aumento dei tassi di eventi ipotensivi rispetto alla terapia standard.

Questi risultati suggeriscono che l’ARNi potrebbe essere un’aggiunta preziosa al regime terapeutico per i pazienti con HF post-IMA, ma sono necessari ulteriori studi per confermare questi benefici in popolazioni più ampie e per ottimizzare le strategie di gestione dell’ipotensione iatrogena.

Bibliografia:
Di Pietro G, Improta R, Severino P, et al. The in-hospital administration of sacubitril/valsartan in acute myocardial infarction: A meta-analysis. ESC Heart Fail. 2024 Oct 29. doi: 10.1002/ehf2.15082. Epub ahead of print. leggi

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