“Burro è stato rapito”: l’appello per il barboncino toy scomparso a Venezia. Sulle sue tracce un investigatore specializzato nella ricerca di animali scomparsi
È scomparso durante una passeggiata tra le calli di Venezia, è bastata forse una distrazione e Burro, un barboncino toy, è sparito quasi una settimana fa tra campo dei Frari e campo San Polo. Da mercoledì 15 gennaio i suoi proprietari non si danno pace e dopo la denuncia per ai Carabinieri per la sua scomparsa, hanno anche contattato un investigatore privato specializzato nel ritrovamento degli animali. Non passano neanche 24 ore e diventa sempre più chiaro che Burro non si è perso, ma qualcuno l’ha preso.
Dalle locandine per le strade e gli appelli sui social per ritrovarlo, la sua storia è diventata notizia di cronaca perché la sua ricerca è sempre più un giallo. “Non è ancora stato ritrovato- racconta Marta, la proprietaria, al quotidiano veneto il Gazzettino.it – le forze dell’ordine sono al lavoro. Burro è un barboncino Toy di razza. Per noi ovviamente ha un valore affettivo enorme, ma il suo pedigree dice che è anche geneticamente perfetto”.
COSA SI SA
Secondo la ricostruzione fornita ai carabinieri grazie alla collaborazione di Nicolò Simioni, un investigatore privato che ha collaborato al caso, Nicolò Simioni– fondatore dell’agenzia “gruppo salva animali”, specializzata nella ricerca aerea, con l’impiego di fotocamere termiche, cardiofrequenzimetro, ecoscandaglio- pare che il barboncino color caramello, una volta scappato dal controllo dei proprietari, sia stato recuperato da due donne e successivamente portato da qualcuno a Mestre. Questo sarebbe confermato dalle telecamere di sorveglianza, in particolare, le ultime lo riprenderebbero mentre viene scambiato da due uomini. Secondo quanto riportato dal quotidiano, l’uomo che consegna Burro riceve dall’altro qualcosa, si ipotizza del denaro.
“POTREBBE ESSERE FINITO IN UN GIRO DI RICETTAZIONE DI ANIMALI DI VALORE”
Non vi è ancora la certezza che si tratti proprio di Burro, ma gli indizi lasciano pensare che sia lui. “Il sospetto è che sia finito in un giro di ricettazione di animali di valore- spiega Simioni al Gazzettino.it- non è il primo cane che sparisce in questo modo. Burro è un maschio non sterilizzato, a quelli come lui solitamente si cambia il chip di riconoscimento e poi vengono utilizzati come “stalloni” per fare nuove cucciolate”. Si tratta infatti di un mercato che, anche se abusivo, può fruttare decine di migliaia di euro, perché in tanti sono disposti ad acquistare un cane di razza, anche senza pedigree e anche non da allevamenti sicuri e riconosciuti.
GLI APPELLI PER RITROVARLO
Una volta scambiato e fuori da Venezia, la ricerca di Burro si è estesa ovunque: nei gruppi social di amanti della razza o, più genericamente, degli animali, le foto e gli appelli per ritrovare il barboncino sono virali, migliaia le condivisioni per rintracciare lui e chi lo ha rapito. Diverse sono state le segnalazioni e gli avvistamenti arrivati ai carabinieri di Venezia, che però al momento purtroppo si sono rivelati falsi allarmi.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT).