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Novartis spiega il suo nuovo approccio strategico

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Alla 43a J.P. Morgan Healthcare Conference, Vas Narasimhan, CEO di Novartis, ha spiegato come l’azienda di Basilea, negli ultimi 10 anni, ha ridefinito il suo approccio strategico

In occasione della 43a J.P. Morgan Healthcare Conference, Vas Narasimhan, CEO di Novartis, ha spiegato come l’azienda di Basilea, negli ultimi 10 anni, ha ridefinito il suo approccio strategico, concentrandosi sulla medicina innovativa e raggiungendo risultati straordinari in termini di crescita e sviluppo globale.

Posizionandosi come azienda di farmaci innovativi “pure-play”, Novartis punta alla crescita verso il 2030, ponendo l’accento su un portafoglio semplificato, afferma il CEO Vas Narasimhan.
In effetti, Novartis ha subito una metamorfosi significativa, passando da un conglomerato sanitario diversificato a un’azienda concentrata esclusivamente sulla medicina innovativa. Questo cambiamento ha portato alla creazione di quattro entità indipendenti: Haleon Consumer Health, in collaborazione con GSK, Alcon nel settore dei dispositivi medici, Sandoz per i farmaci generici e Novartis, ora focalizzata esclusivamente sui medicinali innovativi.

Crescita delle medicine innovative 
La divisione Innovative Medicines di Novartis nel periodo compreso fra il 2018, quando è iniziata la trasformazione, al 2024, ha registrato una crescita significativa, con un tasso annuo di crescita composto (CAGR) delle vendite del 7% e un incremento del reddito operativo del 14%. Questi risultati hanno portato a un miglioramento del margine operativo di ben 990 punti base, permettendo all’azienda di mantenere un dividendo crescente, riacquistare azioni proprie e investire in acquisizioni e collaborazioni strategiche.

Rifocalizzazione della ricerca e sviluppo
Al cuore della strategia di Novartis vi sono le sue piattaforme tecnologiche avanzate e le aree terapeutiche chiave, tra cui terapie cellulari e geniche, bioterapie e RNA terapeutici. Novartis ha riorientato la sua pipeline clinica, passando da 155 progetti attivi nel terzo trimestre 2021 a 94 nel terzo trimestre 2024. Secondo Narasimhan, in questo periodo Novartis ha potuto investire il 49% in più di tempo pieno equivalente (FTE) per progetto, ovvero il rapporto tra le ore lavorative dedicate alla R&S. L’azienda continuerà a concentrarsi su quattro aree terapeutiche principali: cardiovascolare-renale-metabolica, immunologia, neuroscienze e oncologia.

Le piattaforme tecnologiche attuali sono 5: farmaci di sintesi chimica e biofarmaci, RNA, Radioligandi, terapie cellulari e genetiche.

Kisqali come farmaco di punta
Nei piani dell’azienda, Kisqali (ribociclib) dovrebbe diventare il farmaco più venduto di tutti i tempi, ha dichiarato Narasimhan ai delegati della JP Morgan Healthcare Conference.
Si tratterebbe di un’inversione di tendenza notevole per Kisqali, che inizialmente, dopo il lancio nel 2017, aveva faticato a conquistare una posizione di rilievo nel tumore al seno metastatico HR-positivo e HER2-negativo.

La recente approvazione di Kisqali nelle pazienti in fase precoce, ad alto rischio di recidiva, in cui il farmaco è diventato rapidamente leader di mercato, che ha aumentato la fiducia di Narasimhan nelle proiezioni dei ricavi a lungo termine. Dopo l’approvazione della Fda nel settembre 2024 e a pochi mesi dal lancio sul mercato statunitense, Kisqali detiene una quota del 52% delle nuove prescrizioni in questo setting. Il successo del farmaco dipenderà dalla sua adozione nella popolazione con cancro al seno node 0/node 1.

Espansione globale e successo commerciale 
Novartis ha consolidato la sua presenza globale, registrando una crescita superiore al 20% in Cina e posizionandosi come leader in Germania e Giappone. Tra i suoi farmaci di punta già in commercio, oltre a Kisqali (ribociclib) per il cancro al seno metastatico, figurano Cosentyx (secukinumab) per la psoriasi e Pluvicto (177Lu-PSMA-617) per il cancro alla prostata, ci sono altri 5 farmaci (EntrestoKesimptaScemblixLeqvioFabhalta), ognuno con il potenziale di generare da 3 a 8 miliardi di dollari in vendite annuali.

In tutto sono 13 i farmaci che hanno lo status di Blockbuster (vendite annue oltre $1 mld)

Farmaci in sviluppo
Tra i farmaci di punta in sviluppo spiccano sono remibrutinib, destinato al trattamento dell’orticaria cronica spontanea, e OAV101, una terapia genica per l’atrofia muscolare spinale. Altri progetti promettenti includono pelacarsen, per la riduzione del rischio cardiovascolare, e ianalumab, un antagonista del recettore BAFF con potenziale in oncologia e malattie autoimmuni.

La pipeline dell’azienda include progetti innovativi come il trattamento della lipoproteina (a) con pelacarsen e nuove terapie basate su RNA e RLT (terapia con radioligandi). Gli sforzi in immunologia e neuroscienze, focalizzati su malattie autoimmuni e disturbi neurodegenerativi, rafforzano ulteriormente la posizione di Novartis come leader nella medicina personalizzata.

Visione per il futuro 
Narasimhan ha dichiarato che Novartis nei prossimi due anni dalle sue attività principali si aspetta i risultati di 15 studi clinici che dovranno servire per l’ottenimento di nuove indicazioni, che consentiranno di mantenere i profitti a fronte della scadenza dei brevetti di alcuni dei suoi attuali farmaci di successo.

A conferma di una pipeline di grande valore, in tutto ci sono 30 progetti di nuovi farmaci in sviluppo (NME) che si trovano in fase I o stanno per entrarci, in fase II o III.

Guardando avanti, Novartis punta a una crescita sostenuta con un tasso annuo composto del 5% fino al 2029, prevedendo una crescita a una cifra media negli anni successivi. Le aree di sviluppo chiave includono la terapia genica e cellulare, con investimenti significativi nella tecnologia di produzione e distribuzione, per garantire l’accesso globale ai trattamenti avanzati.

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