Scarcerato per errore il torturatore libico Almasri: è polemica politica


Rilasciato per un errore procedurale il torturatore libico Almasri, già rientrato in Libia. Insorgono le opposizioni: “Meloni riferisca in aula”

almasri

Nonostante il mandato di cattura della Corte Internazionale dell’Aja, il comandante della
polizia giudiziaria libica, Najeem Osema Almasri Habish, è stato rilasciato e rimpatriato in Libia con un aereo partito ieri sera. I giudici della Corte d’Appello non hanno convalidato l’arresto, avvenuto a Torino, per un errore procedurale. Il ministro della Giustizia Nordio, infatti, è stato informato dell’arresto di Almasri solo lunedì, quando il generale era già nel carcere de Le Vallette, e non prima come richiede la procedura appunto.

Scoppia la polemica. Le opposizioni pretendono chiarezza e invitano a riferire in aula Giorgia Meloni. “Nell’aula della Camera le opposizioni hanno chiesto che la presidente del consiglio Giorgia Meloni venga a riferire urgentemente sulla vicenda del ‘torturatore’ libico Njeem Osama Almasri Habish che è stato rimesso in libertà invece di essere consegnato alla Corte penale internazionale. “Non è possibile che la premier non fosse informata dai fatti”, hanno sottolineato.

ALMASRI? E MELONI VOLEVA INSEGUIRE TRAFFICANTI IN GLOBO TERRACQUEO…

“Giorgia Meloni voleva inseguire i trafficanti di esseri umani in tutto il globo terracqueo, ne era stato arrestato uno libico in Italia e invece di dare seguito alle richieste della Corte penale internazionale che lo accusa di crimini di guerra e contro la dignità umana, lo hanno rimandato impunito in Libia. Il governo chiarisca immediatamente perché Almasri è stato scarcerato e lasciato andare”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein.

M5S: DA GOVERNO NUOVO SCHIAFFO A CPI PER PROTEGGERE CRIMINALE AMICO?

I parlamentari del Movimento 5 Stelle delle Commissioni Esteri e Giustizia di Camera e Senato invitano a riferire anche il ministro Nordio: “Nordio venga in Parlamento a spiegare perché il torturatore libico Njeem Osama Elmasry Habish è stato rimesso in libertà invece di essere consegnato alla Corte penale internazionale, che riceve così l’ennesimo schiaffo dal governo Meloni dopo quello sull’immunità di Netanyahu”, affermano. “C’è il forte sospetto che vi sia stata la volontà politica di proteggere questo potente funzionario libico ‘amico’ del governo Meloni sottraendolo alla giustizia internazionale per non far saltare gli accordi con Tripoli sulla gestione dei migranti. È solo una coincidenza che dopo il fermo dell’aguzzino libico, dai porti della Tripolitania sia partita un’andata di barconi con centinaia di migranti alla volta di Lampedusa? Perché questo silenzio imbarazzato da parte del governo? Forse perché questa vicenda avrebbe fatto luce sul sistema criminale libico a cui Meloni ha affidato, con i soldi degli italiani, la gestione dei migranti?”.

OPEN ARMS: CI CHIEDIAMO PERCHÈ ALMASRI FOSSE IN ITALIA

Sul rilascio di Almasri è intervenuta anche Open Arms: “Njeem Osama Elamsry, detto Almasri, è stato fermato a Torino su mandato della Corte penale internazionale per crimini di guerra. Una figura centrale nella gestione dei traffici di esseri umani in Libia. Ogni volta che questo Paese esce sulle cronache nazionali, purtroppo è sempre legato al fenomeno atroce della tratta delle persone che, quando non vengono imprigionate per lunghissimi periodi per essere torturate e ricattare i loro parenti, vengono comunque sottoposte alle logiche criminali di chi su di loro lucra”, ha dichiarato Valentina Brinis, Advocacy officer dell’organizzazione. “Da anni, chi come noi di Open Arms si sia avvicinato al Mediterraneo centrale ha denunciato la scarsa trasparenza delle azioni messe in atto da certi organi istituzionali di quel paese. E lo ha fatto con la finalità ultima di tutelare le persone che tentato di superare quella frontiera. Ora, viene da chiedersi, come mai il signore in questione fosse in Italia e chi lo proteggesse”.

MEDITERRANEA SAVING HUMANS AL GOVERNO: VERGOGNATEVI

Sul caso Almasri interviene di nuovo anche l’ong Mediterranea Saving Humans, che ieri sul suo profilo Instagram esultava per il suo arresto: “La vergognosa protezione accordata dal governo italiano ad un ricercato per crimini contro l’umanità, trafficante di esseri umani e torturatore del lager di Mitiga, svela come il ‘sistema Libia’ sia un sodalizio criminale e pericoloso. E come la narrazione di Giorgia Meloni sul contrasto ai ‘trafficanti del globo terracqueo’ sia solo una menzogna”.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT).