La musica ha un potere psicologico ed emotivo immenso, ed è per questo che fa parte della cultura umana da secoli. Tra i diversi mezzi per poter godere di quest’arte, le esibizioni live restano i migliori.
Per chi suona professionalmente, le prime belle giornate della stagione sono i momenti perfetti per cominciare a pensare alla realizzazione dei concerti, portando note e melodie in diversi ambienti di fronte al pubblico.
Per riuscire a rendere al meglio, però, non è necessario solo occuparsi dello studio delle canzoni e della performance. Si può essere molto bravi, ma se l’acustica non è stata curata a dovere, tutto il nostro impegno non arriverà mai ai cuori (e alle orecchie) delle persone.
Gran parte del lavoro lo fa lo studio dell’acustica ambientale, da fare preventivamente e tenendo conto di diversi fattori. A questo, bisogna poi aggiungere l’attenzione nella scelta dell’equipaggiamento per suonare all’aperto adeguato al luogo di destinazione.
Soprattutto gli spazi aperti comportano anche sfide che devono essere affrontate con soluzioni adeguate, non solo per realizzare un’ottima performance ma anche per riuscire a dare all’artista il suo giusto valore.
Valutare l’acustica a disposizione
Come accennato, la prima cosa da fare, quando dobbiamo organizzare un concerto all’aperto, è lo studio e la valutazione dell’acustica del luogo. Quando ci si deve esibire all’aperto, le sfide sono molte e diverse rispetto che alle esibizioni al chiuso.
In quest’ultimo caso, infatti, possiamo contare su pareti e materiali fonoassorbenti, e un’acustica spesso studiata ad hoc per rendere al meglio l’esibizione. All’aperto, invece, intervengono elementi come vento, umidità e temperatura, che possono modificare la propagazione del suono, rendendo indispensabile un’attenta valutazione per garantire una resa ottimale.
Una delle difficoltà maggiori è proprio legata alla mancanza di superfici riflettenti vicine, che negli spazi interni possono amplificare o degradare il suono. In un ambiente outdoor, invece, la dispersione sonora è maggiore, rendendo necessario l’utilizzo di tecnologie mirate, come array di altoparlanti con alta direttività.
Anche il tipo di pubblico e la disposizione dello spazio giocano un ruolo importante. Per eventi di grandi dimensioni, il posizionamento delle sorgenti sonore deve tenere conto delle distanze da coprire e della distribuzione degli spettatori.
I bassi, ad esempio, tendono a propagarsi più a lungo rispetto alle alte frequenze, il che può causare problemi di risonanza o arrivare a disturbare le aree circostanti.
Scegliere l’equipaggiamento giusto
Una volta che le caratteristiche del luogo sono state ben valutate, è arrivato il momento di dotarsi di strumenti e attrezzature specificamente progettati per garantire prestazioni ottimali in ambienti esterni.
È necessario procurarsi amplificatori e altoparlanti che abbiano una potenza adeguata a coprire l’intera area dell’evento, arrivando al pubblico in modo chiaro e uniforme, ma che permettano di restare all’interno delle normative in merito al disturbo della quiete.
È altrettanto importante selezionare microfoni di alta qualità, in grado di catturare il suono senza interferenze o distorsioni, anche in condizioni meteo non ideali. Non c’è niente di più fastidioso, infatti, che sentire il vento amplificato dal microfono durante un’esibizione.
Uno degli aspetti più critici è la gestione dell’alimentazione elettrica. È importante verificare la disponibilità di energia sul posto e assicurarsi che l’impianto sia sicuro e conforme alle normative.
Strumenti come stabilizzatori di corrente sono essenziali per proteggere l’attrezzatura da sbalzi di tensione, che potrebbero comprometterne il funzionamento. Infine, non bisogna trascurare elementi come monitor da palco per i musicisti, un mixer adeguato alle esigenze sonore e, se possibile, un impianto luci per creare un’atmosfera suggestiva.