In Italia, la normativa è chiara: lo stoccaggio di contenitori contenenti sostanze pericolose e inquinanti richiede l’utilizzo obbligatorio di vasche di contenimento, come stabilito dal Testo Unico sull’Ambiente (D.Lgs. 152/2006) e dal Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro (D.Lgs. 81/2008).
Perché sono necessarie le vasche di contenimento?
Le conseguenze di uno sversamento accidentale di sostanze pericolose possono essere devastanti per l’ambiente, in particolare per le falde acquifere. Un singolo incidente può causare danni irreparabili all’ecosistema, con ripercussioni significative a livello ambientale, ma anche sul piano economico e reputazionale. Ecco perché le vasche di contenimento non sono un optional, ma un investimento obbligato e strategico.
Questi dispositivi rappresentano una soluzione “passiva” di prevenzione, e garantiscono protezione continua sia in presenza, sia in assenza di operatori. La normativa prevede requisiti specifici: la vasca deve avere una capacità minima pari al più grande dei contenitori stoccati e non inferiore a un terzo del volume totale depositato (D. Lgs. 2000 n. 258).
Le vasche di contenimento in polietilene sono tra le più diffuse perché offrono un eccellente compromesso tra prestazioni e costo, garantendo resistenza alla corrosione e compatibilità con una vasta gamma di sostanze chimiche, dagli acidi alle basi. La leggerezza del materiale facilita inoltre la movimentazione, mentre la robustezza strutturale assicura una lunga durata nel tempo.
Ma oggi la vera innovazione è rappresentata dalle vasche realizzate in plastica riciclata, che garantiscono le stesse prestazioni tecniche e contribuiscono anche al raggiungimento di obiettivi di sostenibilità ambientale, cruciali per certificazioni come ISO 14001 o specifiche di settore come LWG.
La versatilità delle diverse tipologie di vasche di contenimento disponibili sul mercato permette di rispondere a diverse esigenze operative: dai modelli per lo stoccaggio di fusti singoli fino ai sistemi per IBC, includendo tipologie con coperchio per lo stoccaggio all’esterno.
Data la complessità della materia e la varietà di soluzioni disponibili, affidarsi a fornitori qualificati è fondamentale. Figure come gli Spill and Leak Expert di Serpac vi guidano non solo nella scelta di prodotti conformi, ma offrono anche consulenze mirate per individuare le soluzioni più appropriate in base a volumi, tipologie di sostanze e specifiche esigenze operative.
In conclusione, l’investimento in prodotti per il contenimento dei liquidi di qualità non rappresenta solo un adempimento normativo, ma una scelta strategica per la tutela dell’ambiente e la sicurezza operativa, elementi sempre più centrali nelle politiche di sostenibilità aziendale.