Dopo il cameo nell’ultimo EP di Willie Peyote, i brani con Fuck Pop e i due singoli accolti calorosamente dagli editor di Spotify Supernino torna con un album
Fuori “† LA FINE †”, il nuovo album di Supernino: un progetto influenzato dalle sonorità PC Music, che fa da ponte tra l’hyperpop e il cantautorato.
Era dal 2021 che non usciva un progetto del cantante e produttore torinese: negli ultimi mesi è tornato a farsi notare per aver collaborato alla traccia “Piani” — la seconda più ascoltata all’interno dell’Ep di Willie Peyote uscito quest’anno — nella quale ha scritto e inciso il ritornello; per aver partecipato all’Ep Killer Medicina con la factory musicale Fuck Pop e per essere stato — da luglio — una presenza costante all’interno delle playlist editoriali di Spotify, con i due singoli che hanno anticipato questo disco (“ETERNO” e “+ SIMILI”).
“† LA FINE †” è un’esplosione di suoni, sentimenti e cinismo dove synth distorti, percussioni metalliche e influenze drum and bass si mescolano a momenti acustici, in una corsa folle tra malinconia e sarcasmo. La produzione — complessa e a tratti barocca — evoca grandi personalità come SOPHIE, umru e brakence. Ogni brano si consuma in un’esplosione di suoni, riflettendo la lotta interiore tra chi teme di aver sprecato i propri anni migliori e chi — con un cinismo disarmante — decide di esorcizzare la morte stessa, prendendosene gioco.
“† LA FINE †” di Supernino è fuori venerdì 6 Dicembre per Needa Records.
“† LA FINE † è più di un disco: è la mia dichiarazione di guerra al tempo che scorre, alla paura della fine e a tutto ciò che svanisce. Per la prima volta ho messo mano alla produzione di ogni brano, trasformando il mio vissuto in musica senza filtri. Nell’ultimo anno ho compiuto 30 anni, affrontato lutti e sviluppato un odio viscerale per questa corsa incessante contro il tempo. Ma ho capito una cosa: l’unico modo per affrontare la fine è smettere di temerla, riderle in faccia e, se possibile, mandarla a fanculo. Con una parrucca rossa e occhiali a specchio, farlo diventa un gioco da ragazzi!” – Supernino