L’utilizzo preventivo di farmaci antinfiammatori e analgesici si sta affermando come strategia efficace per le reazioni post chirurgia orale
La gestione del dolore, del gonfiore e del trisma postoperatori è fondamentale in chirurgia orale, poiché tali reazioni possono compromettere significativamente la qualità della vita del paziente. Questi effetti derivano da processi infiammatori fisiologici che seguono la lesione chirurgica. L’utilizzo preventivo di farmaci antinfiammatori e analgesici si sta affermando come strategia efficace per attenuare tali risposte. Una recente review pubblicata su Frontiers in Pharmacology ha analizzato tutti i vari farmaci che possono essere utilizzati a tale scopo.
Approccio preventivo nella chirurgia orale
L’analgesia preventiva consiste nella somministrazione di farmaci prima dell’intervento chirurgico per ridurre le risposte infiammatorie postoperatorie. Questo trattamento si limita al periodo pre-operatorio e ha come scopo quello di minimizzare il dolore intraoperatorio e le complicanze infiammatorie postoperatorie, come gonfiore e trisma.
Tra i farmaci utilizzati vi sono gli antinfiammatori non steroidei (FANS), efficaci nel controllare la sintomatologia postoperatoria, ma talvolta associati a effetti collaterali gastrointestinali o renali e i corticosteroidi, impiegati a basse dosi per evitare effetti avversi sistemici, riducendo efficacemente edema e trisma.
Evidenze dalle revisioni sistematiche
Uno studio recente ha analizzato 19 revisioni sistematiche pubblicate tra il 2008 e il 2022, includendo 203 trial clinici relativi a interventi di chirurgia orale (estrazioni di terzi molari, impianti dentali, chirurgia parodontale). Le analisi si sono concentrate sull’efficacia e sulla sicurezza in pazienti di età superiore a 12 anni.
Chirurgia del terzo molare
Questa categoria rappresenta la maggior parte degli studi analizzati:
Corticosteroidi: il desametasone (4-8 mg) somministrato per via orale, submucosa o intramuscolare si è dimostrato superiore al metilprednisolone (40-125 mg) nella riduzione di dolore, gonfiore e trisma nei primi giorni postoperatori. Le vie di somministrazione non hanno influenzato significativamente i risultati.
FANS: farmaci come ibuprofene (400-800 mg), nimesulide (100 mg) e diclofenac (50 mg) hanno mostrato un’efficacia superiore rispetto al placebo nel controllo del dolore e del gonfiore, con una riduzione del ricorso a farmaci di salvataggio. Tuttavia, gli effetti collaterali, come nausea e sonnolenza, sono stati riportati in alcuni casi.
Chirurgia parodontale
Due revisioni sistematiche hanno valutato l’efficacia di corticosteroidi e FANS. Il desametasone (4-8 mg) e i FANS, tra cui etoricoxib (120 mg) e celecoxib (200 mg), hanno ridotto significativamente il dolore nelle prime 8 ore postoperatorie. Gli effetti collaterali riportati sono stati lievi e paragonabili tra i gruppi di trattamento.
Chirurgia implantare
Gli studi relativi agli impianti dentali sono limitati. Ibuprofene (600 mg) e dexketoprofene (25 mg) hanno mostrato risultati promettenti nel controllo del dolore, ma sono necessari ulteriori studi per standardizzare le raccomandazioni.
Vie di somministrazione e sicurezza
Le vie di somministrazione variano tra orale, intramuscolare (IM), sottocutanea e intravenosa (IV). Le evidenze suggeriscono che la somministrazione orale rappresenta l’opzione più pratica e ben tollerata. Vie alternative (IM, IV) possono offrire benefici aggiuntivi in specifici contesti clinici.
La sicurezza è stata generalmente buona. Gli effetti collaterali gravi sono rari alle dosi comunemente utilizzate in chirurgia orale. Tuttavia, molti studi hanno riportato scarse informazioni sulla sicurezza a lungo termine.
Criticità degli studi analizzati
Le revisioni sistematiche incluse presentano limiti metodologici, tra cui mancanza di trasparenza nei criteri di selezione degli studi; assenza di informazioni sui finanziamenti delle ricerche; evidenza di qualità spesso classificata come bassa o moderata, necessitando ulteriori trial clinici randomizzati (RCT) per consolidare i risultati.
L’uso preventivo di antinfiammatori e analgesici, in particolare corticosteroidi e FANS, offre un’efficace gestione dei sintomi infiammatori postoperatori nella chirurgia orale, migliorando la qualità di vita del paziente. Tuttavia, la scelta del farmaco e della via di somministrazione dovrebbe essere personalizzata, tenendo conto delle caratteristiche del paziente e del tipo di intervento.
Per ottimizzare le raccomandazioni cliniche, è necessario colmare le lacune di conoscenza con studi di alta qualità e valutazioni più approfondite degli effetti avversi a lungo termine.
Pimenta R.P. et al., Preemptive use of anti-inflammatories and analgesics in oral surgery: a review of systematic reviews Front Pharmacol. 2024 Jan 24:14:1303382. doi: 10.3389/fphar.2023.1303382. eCollection 2023.
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