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GSK completerà l’acquisizione della biotech Usa IDRx

arexvy Gepotidacina, Sensodyne, Voltaren, Panadol and Centrum: sono solo alcuni dei marchi di prodotti per la salute che confluiranno all'interno di Haleon, la nuova società di GlaxoSmithKline

L’interesse di GSK per la biotech Usa IDRx è stato confermato: il produttore britannico ha annunciato un accordo per l’acquisizione della biotech per 1,15 miliardi di dollari

L’interesse di GSK per la biotech Usa IDRx di cui si aveva avuto notizia nei gironi scorsi è stato confermato: il produttore britannico ha annunciato un accordo per l’acquisizione della biotech per 1,15 miliardi di dollari.

L’accordo darà a GSK i diritti su IDRX-42, un inibitore della tirosin-chinasi KIT in fase di sviluppo per i tumori stromali gastrointestinali (GIST). “Siamo entusiasti dei primi dati di IDRX-42”, ha dichiarato Tony Wood, direttore scientifico di GSK.

Secondo i termini concordati, GSK pagherà 1 miliardo di dollari in anticipo in contanti, mentre IDRx avrà diritto a un’ulteriore milestone di 150 milioni di dollari per l’approvazione regolatoria. La casa farmaceutica britannica sarà inoltre responsabile dei pagamenti delle milestone basate, nonché delle royalties.

Luke Miels, chief commercial officer di GSK, ha dichiarato che “IDRX-42 completa il nostro crescente portafoglio di farmaci contro i tumori gastrointestinali”, che comprende l’inibitore di PD-L1 Jemperli (dostarlimab) e GSK5764227, un coniugato anticorpo-farmaco mirato a B7-H3.

Tumori stromali gastrointestinali 
I tumori stromali gastrointestinali (GIST) sono il sottotipo più comune di sarcoma dei tessuti molli, con circa 80.000-120.000 pazienti diagnosticati con GIST all’anno in tutto il mondo5. I GIST si presentano tipicamente nel tratto gastrointestinale e nell’80% dei casi sono causati da mutazioni nel gene KIT che portano alla crescita, alla proliferazione e alla sopravvivenza delle cellule tumorali (mutazioni primarie o attivanti negli esoni 9 e 11).

Inoltre, circa il 90% dei pazienti trattati in prima linea sviluppa nuove mutazioni di KIT (mutazioni secondarie o di resistenza negli esoni 13 e 17) che tipicamente portano a una ricaduta con opzioni terapeutiche limitate. Non esistono TKI approvati che inibiscano l’intero spettro di mutazioni primarie e secondarie di KIT clinicamente rilevanti.

Studio clinico
I risultati dello studio di Fase I/Ib StrateGIST 1, attualmente in corso, hanno dimostrato che in 87 pazienti con GIST di seconda linea o superiore, e tra tutti i sottogruppi di mutazioni KIT, il tasso di risposta obiettiva (ORR) è stato del 29%, compresa una risposta completa (CR) e 24 risposte parziali (PR). Nei 15 partecipanti che hanno avuto una linea di terapia precedente, l’ORR è stato del 53%, con una risposta completa (CR) e sette risposte parziali (PR).

Wood ha sottolineato la “capacità unica di IDRX-42 di colpire tutte le mutazioni KIT clinicamente rilevanti presenti nel GIST, una lacuna importante nell’attuale standard di cura”. Ha aggiunto: “Non vediamo l’ora di accelerare il suo sviluppo nel 2025”.

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