Online su YouTube il nuovo video di Assurd


Disponibile online su YouTube il nuovo video di Assurd “Tarantella Oi Mamma Ca Mo Vene”, tratto dal nuovo album “‘o ‘mbruoglio”

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“Un’unica scena, un salotto che è anche un set aperto, dove fare intrusione. Una macchina del fumo diventa strumento per un gioco improvvisato, tra la danza e l’incendio alla casa di un altro tempo. Poi una presenza, arriva come apparizione per farsi più concreta in un incontro ironico. Chi è di troppo nel racconto? Quando sembra finito, tutto ricomincia, lasciando spazio a diverse interpretazioni legate alla relazione e alla distanza tra le due protagoniste e a un immaginario tra la favola e una moderna fotografia dei ritratti.” Una favola moderna quella che si gode nel video Tarantella oi mamma ca mo vene per la regia di Luigi Morra e Domenico Catano e con Grazia Maria La Ferla, Elia Flora Noviello, anticipato da “Per chi suona la Campania” rubrica musicale di Alessandro Di Liegro all’interno di TgRai Buongiorno Regione. Il brano di Roberto De Simone è presente nel nuovo disco ‘o ‘mbruoglio, è un featuring con Zubin Kalhor e Omri Hason, due musicisti che l’ensemble ha avuto il piacere di conoscere al Lucerna Festival 2023.

‘O ‘mbruoglio è il nuovo album, l’ottavo della loro discografia e sta riscuotendo attenzione, affetto ed elogi: Battiti RadioTre, Vinile, Alias de il Manifesto, Radio Coop, LineaTrad, RadioLiveNapoli, Blogfoolk… e tante altre le professionalità colpite dalla capacità del quartetto di mettere amore in musica. Cristina Vetrone, Lorella Monti, Chiara Carnevale e Fulvio Di Nocera dopo una intensa attività concertistica e dopo un anno dal video-singolo Jesce Sole – presente nell’album – lanciato in anteprima da il Corriere, hanno sentito l’esigenza di scrivere e registrare “è stato interessante lavorare in studio cercando di mantenere quella carica sonora raggiunta dal vivo. In quest’ultima fase ci siamo divertiti arricchendo i brani con innesti sonori elettronici senza però snaturare il cuore “popolare“ delle canzoni. Abbiamo rivisitato molti dei brani che appartenevano al nostro vecchio repertorio grazie alle nuove sonorità e al bagaglio personale che Fulvio e Chiara hanno apportato al gruppo.

Il disco si presenta in copertina con otto mani sporche di terra che insieme evocano il mandala, un anelito all’armonia tutta da trovare e da praticare interiormente e verso l’altro. Sul retro – invece – l’armonia delle otto mani si rompe in un richiamo alla confusione del nostro tempo. All’interno c’è un campo neutro di terra appena lavorata, pronta per essere seminata; un richiamo alle origini, una carta bianca, una nuova possibilità per scegliere cosa seminare per il domani.