Su Rai 5 tre sguardi sull’Olocausto con “I percorsi della memoria”


Giorno della Memoria: su Rai 5 lo speciale in prima visione “Confine: incontro con le culture ebraiche del Friuli Venezia Giulia”

rai 5 visioni

In occasione del Giorno della Memoria, Rai Cultura propone tre speciali appuntamenti su Rai 5: si comincia domenica 26 gennaio alle 21.15 con lo speciale in prima visione “Confine: incontro con le culture ebraiche del Friuli Venezia Giulia”. È un viaggio lungo un confine culturale e geografico tra Italia e Mitteleuropa influenzato dal vento dell’Est e da migrazioni ebraiche tedesche, ashkenazite, sefardite italiane. Luoghi come Trieste, Gorizia, Udine e altri testimoniano la presenza ebraica con sinagoghe, cimiteri e documenti storici. È una storia di incontri e scambi che riflettono il ruolo di questa terra come ponte tra culture diverse, tra filosofia, arte, poesia, musica radicamento economico, vivo ancora oggi.

A seguire, alle 22.10, “Visioni – Artisti nella Shoah”, in prima visione, è un viaggio alla scoperta della produzione artistica e musicale nella Shoah. Un’indagine a tutto tondo sul ruolo dell’Arte come forma di resistenza spirituale e strumento di denuncia dell’orrore nazista. Ne parlano il Maestro Francesco Lotoro con i suoi studi sulla musica concentrazionaria, Marcello Flores storico della Shoah, Marika Losi studiosa dell’arte prodotta da Aldo Carpi durante la sua prigionia e Silvia Pascale che racconta come i disegni Di Olere siano serviti per ricostruire, all’indomani della liberazione dei prigionieri dai campi di concentramento, gli orrori della deportazione. “Visioni” è un progetto di Alessandra Greca, scritto con Laura Bolio, Silvia Benini, Elena Bonora, Chiara Biffi, Francesca Filiasi e Mirella Serri. Regia di Anna Tinti.

Si prosegue lunedì 27 gennaio alle 21.15 con il film “Quando Hitler rubò il coniglio rosa”. Tre sguardi diversi per ricordare che la memoria non è solo ricordare gli orrori del passato attraverso le immagini più violente: è anche resistenza, è onorare il passato attraverso l’arte, la musica e la cultura. Gli artisti, con le loro opere, offrono uno sguardo unico sulla sofferenza e sull’orrore della guerra, trasformando il dolore in qualcosa di comprensibile e toccante per tutti.