Assobalneari contro Beppe Grillo per la concessione demaniale a Marina di Bibbona


Assobalneari Italia se la prende per la notizia del rinnovo per 10 anni della concessione demaniale del lido ‘integrato’ alla villa di Beppe Grillo a Marina di Bibbona

beppe grillo passamontagna

“Gli obiettivi della Bolkestein o delle tanto sbandierate norme sulla concorrenza invocate per avviare le gare delle spiagge valgono solo per i vituperati balneari, ma per gli altri no?” E per gli altri, si vuole intendere Beppe Grillo. Fabrizio Licordari, Presidente di Assobalneari Italia, aderente a Federturismo Confindustria, se la prende infatti per la notizia del rinnovo per 10 anni della concessione demaniale del lido ‘integrato’ alla villa dell’ex comico, nonché fondatore del movimento 5 Stelle. A fargli questo ‘regalo’ è la determina 170 del Comune di Bibbona, in provincia di Livorno, intitolata “Indirizzi e determinazioni riguardo alle Concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreative e sportive interessanti il Comune di Bibbona”. Insomma, al canone di 3.204,53 euro annui versati al Demanio, viene concessa una porzione di duna di 1.105,00 mq a ridosso della proprietà della villa, sul litorale di Marina di Bibbona. Come poi è emerso dalla stampa, la villa in realtà è un’attività ricettiva, e viene affittata ai turisti facoltosi a un costo fino a 16.500 euro a settimana.

“IN ASSOLUTO SILENZIO SI CONSUMA L’ENNESIMA TRUFFA A DANNO DI CHI LAVORA”

Tanto ce n’è per far drizzare i capelli all’associazione dei balneari, che lotta da anni contro la Bolkestein e contro i paladini del mercato libero anche negli arenili, tra cui in prima fila ci sono proprio i grillini. “Con una buona dose di ipocrisia il partito che con i Croatti, i Turco, i Battelli, la Raggi- scrive infatti il numero uno dell’associazione di categoria- si era incaricato di dare battaglia ai piccoli bagnini italiani, in un’ipocrita azione moralizzatrice e di ripristino fasullo delle regole della concorrenza (tranne che per gli amici), consente oggi in assoluto silenzio che si consumi l’ennesima beffa, in danno di chi dalle concessioni demaniali si guadagna il pane e crea lavoro”.

E allora, si interroga Assobalneari “Dov’è l’autorità Garante del Mercato e della concorrenza? Dove sono i vari giudici che con le loro sentenze fotocopia stanno distruggendo un comparto economico di oltre 30 mila imprese e 300 mila addetti creato con anni di sacrifici e che produceva lavoro? A ben vedere oggi nella Bolkestein, nella sua interpretazione più deteriore e perversa, è rimasta solo la “lobby” dei bagnini”, sottolinea. Diversamente, “per i potenti, quelli veri, l’affidamento delle risorse pubbliche può farsi in maniera diretta e la concorrenza può attendere”. Questa vicenda, in conclusione, “è la dimostrazione- conclude Licordari- che le leggi si applicano o si disapplicano ad uso e consumo di chi detiene il vero potere e utilizza il Diritto a piacimento come uno strumento per ottenere ciò che vuole”.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT).