Identificati da uno studio pubblicato su RMD Open, i tre fattori clinici predittivi di una riduzione del rischio di recidive di lupus
Attività di malattia bassa o assente; riduzione graduale (tapering) lenta e impiego di idrossiclorochina: sarebbero questi, stando ad uno studio pubblicato su RMD Open, i tre fattori clinici predittivi di una riduzione del rischio di recidive di lupus, facilitando l’interruzione del trattamento con glucocorticoidi (GC), un obiettivo importante da conseguire in questi pazienti.
Razionale e obiettivi dello studio
La riduzione graduale e la sospensione dei GC sono misure notoriamente raccomandate nei pazienti con LES per ridurre il danno d’organo, ricordano i ricercatori nell’introduzione allo studio; tuttavia, esistono evidenze limitate sulle modalità per guidare la sospensione dei GC senza il rischio di incorrere in recidive.
Per identificare le circostanze in cui la sospensione del GC può essere tentata in sicurezza nel LES, gli autori dello studio pubblicato hanno analizzato una coorte reale di pazienti con malattia da moderata a grave al momento dell’inclusione, a causa dell’attività in corso in uno o più organi/sistemi.
Oltre a riportare l’incidenza di recidive complessive e gravi dopo l’interruzione del GC e a confrontare questi tassi con quelli dei pazienti che hanno continuato a usare GC, l’obiettivo primario è stato quello di caratterizzare i parametri clinici legati al rischio di recidive in chi aveva sospeso i GC, esaminando in che modo alcuni fattori quali lo stato di malattia, l’impiego di terapie concomitanti per il LES e la velocità di riduzione del GC potessero influenzare il rischio di riacutizzazioni successive di malattia.
Disegno dello studio e risultati principali
Lo studio, avente un disegno retrospettivo, ha considerato una coorte di 324 pazienti con LES attivo (PGA ≥1,5 e/o SLEDAI-2K ≥6) che erano stati sottoposti a trattamento con GC come parte integrante di una strategia di intensificazione del trattamento (follow-up mediano 60 mesi).
Sono stati utilizzati alcuni modelli di sopravvivenza e modelli lineari generalizzati per stimare i rischi di recidive SELENA-SLEDAI e i loro predittori. I GC erano stati sospesi in 220 (67,9%) pazienti, con un rischio ad un anno di riacutizzazioni complessive e gravi del 50% e del 25%, rispettivamente (HR: 1,48; IC95%: 1,12 a 1,96 per le riacutizzazioni complessive; HR: 1,52; IC95%: 1,03-2,25 per le riacutizzazioni gravi, rispetto a chi non li aveva sospesi).
Dall’analisi è emerso che Il rischio di recidive era diminuito quando i GC erano stati sospesi durante la remissione (DORIS) o la ridotta attività di malattia (Lupus Low Disease Activity State: LLDAS; esclusa la remissione) (HR per recidive gravi: 0,23; da 0,12 a 0,43 e 0,30; da 0,18 a 0,50, rispettivamente), per ogni mese in più di raggiungimento dei target che fornivano un’ulteriore protezione.
L’idrossiclorochina ha prevenuto le riacutizzazioni totali (HR: 0,37; da 0,26 a 0,53) e gravi (HR: 0,33; da 0,21 a 0,52), mentre il micofenolato e l’azatioprina hanno ridotto le riacutizzazioni complessive.
La riduzione del prednisone da 7,5 mg/die a 0 per oltre 6 mesi ha migliorato la sopravvivenza libera da recidive gravi (HR: 0,57; da 0,37 a 0,90).
I modelli di predizione hanno identificato nella remissione/ridotta attività di malattia (DORIS/LLDAS), nell’impiego di idrossiclorochina e nella lenta riduzione dei GC dei predittori principali di sospensione in sicurezza dei GC, la cui coesistenza ha ridotto le riacutizzazioni complessive e gravi di ~25 volte e ~50 volte, rispettivamente.
Questa combinazione di fattori clinici ha ridotto i danni d’organo (IRR: 0,31; da 0,08 a 0,84) senza indurre le riacutizzazioni (IRR: 0,52; IC95%: da 0,18 a 1,16) rispetto ai pazienti che non avevano sospeso l’utilizzo di GC.
Implicazioni dello studio
In conclusione, dallo studio è emerso che:
• sebbene la sospensione dei GC aumentasse le riacutizzazioni di quasi il 50%, questo rischio è risultato minore quando la sospensione del GC avveniva dopo il raggiungimento della remissione/ridotta attività di malattia (DORIS/LLDAS esclusa la remissione)
• l’impiego di idrossiclorochina proteggeva sia dalle riacutizzazioni complessive che da quelle gravi, suggerendo un effetto putativo di modificazione della malattia
• una durata minima di 6 mesi del tapering dei GC da 7,5 mg/die di prednisone equivalente alla sospensione completa è risultata associata ad una riduzione delle riacutizzazioni
• combinando il raggiungimento della remissione/ridotta attività di malattia (DORIS/LLDAS), l’impiego di idrossiclorochina e il tapering di GC per più di 6 mesi fino alla sospensione, si riducevano in modo significativo le infiammazioni complessive di ~25 volte e le infiammazioni gravi di ~50 volte, proteggendo anche dall’accumulo di danni d’organo
Tutto ciò implica che il raggiungimento di una combinazione di bassa attività di malattia o di remissione, l’impiego di idrossiclorochina e un lento tapering dei GC possono consentire un’efficace sospensione di questi farmaci nel LES.
Tali risultati, concludono i ricercatori, potrebbero rivelarsi utili per sostanziare i futuri aggiornamenti delle raccomandazioni sulla gestione del LES.
Bibliografia
Katechis S et al. Combination of clinical factors predicts successful glucocorticoid withdrawal in systemic lupus erythematosus (SLE): results from a multicentre, retrospective cohort study. RMD Open 2025;11:e005118. doi: 10.1136/rmdopen-2024-005118
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