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Parla Li Gotti, l’avvocato che ha denunciato Meloni per il caso Almasri

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“Ho denunciato Meloni per dignità”: parla Li Gotti, l’avvocato ed ex sottosegretario alla Giustizia che accusa il governo

“Ho denunciato per una questione di dignità. Perché come cittadino non sopporto le menzogne delle autorità statali, i sotterfugi. E mi dà fastidio il pensiero che noi sappiamo perché il generale libico è stato mandato in Libia: ciò per gestire i centri di detenzione attraverso anche le violenze, la tortura, l’assassinio. Noi sappiamo quello che farà”. Sono le parole di Luigi Li Gotti, ex politico di sinistra e avvocato calabrese, sottosegretario alla Giustizia nel governo Prodi dal 2006 al 2008, che la premier Giorgia Meloni nel suo video di oggi indica come il possibile autore della denuncia presentata alla Procura della Repubblica di Roma contro di lei, i ministri dell’Interno e della Giustizia, Matteo Piantedosi e Carlo Nordio, ed il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, titolare della delega ai servizi segreti, in merito alla liberazione di Osama Almasri, dopo il suo arresto a Torino. Ma l’ipotesi di Meloni è invece una certezza. E lo ha confermato lo stesso Li Gotti due giorni fa in una intervista ad ANTIMAFIADuemilaTV, periodico online di informazioni su Mafie, Cosa Nostra e organizzazioni criminali connesse, nella quale annunciava l’iniziativa.

“Sì, ho denunziato come cittadino – spiega nel video Li Gotti – ho denunciato per due fatti precisi, favoreggiamento personale e peculato”.

L’intervista viene riportata sulle pagine social di Li Gotti e sulla sua bacheca Facebook c’è già chi plaude al suo gesto. Un utente che lo conosce già commenta: “I miei complimenti all’avvocato Luigi Li Gotti. Prevedo feroci attacchi alla magistratura ‘comunista’ da parte di questi pregiudicati. *dicesi pregiudicato chi subisce un pregiudizio”. E un altro suo amico di Fb aggiunge: “Ahahah! E bravo Luigi Li Gotti ! Avviso di garanzia per la Meloni, per Mantovano e per Nordio”.

La denuncia del 23 gennaio in realtà l’aveva resa pubblica lo stesso Li Gotti in un post su Facebook la scorsa settimana, passato pressochè inosservato. Nel post pubblicato nella stessa giornata della denuncia cosi’ testimoniava:

Ho presentato questa denuncia: “Io sottoscritto avv. Luigi Li Gotti, foro di Roma, mail avvluigiligotti@gmail.com pec luigiligotti@ordineavvocatiroma.org sporge denuncia per i reati: a) di favoreggiamento personale (“Chiunque, dopo che fu commesso un delitto per il quale la legge stabilisce l’ergastolo o la reclusione, e fuori dei casi di concorso nel medesimo, aiuta taluno a eludere le investigazioni dell’Autorità, comprese quelle svolte da organi della Corte penale internazionale, o a sottrarsi alle ricerche effettuate dai medesimi soggetti, è punito con la reclusione fino a quattro anni”, art. 378 co.1 cod.pen.); b) di peculato ex art. 314 co. 1 cod. Pen nei confronti della Presidente del Consiglio dei ministri, del Ministro della Giustizia, del Ministro dell’Interno e del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, con delega ai servizi segreti, in relazione alla liberazione di Osama Almasri, catturato su mandato della Corte Penale Internazionale, con l’accusa di tortura, assassinio, violenza sessuale, minaccia, lavori forzati, lesioni in danno di un numero imprecisato di vittime detenute in centri di detenzione libiche. Si allega all’uopo il resoconto giornalistico sui fatti. Si chiede che vengano svolte indagini sulle decisioni adottate e favoreggiatrici del suddetto Osama Almasri, nonché sulla decisione di utilizzare un aereo di stato per prelevare il catturato (e liberato) a Torino e condurlo in Libia. Si ossequia Roma 23 gennaio 2025Avv. Luigi Li Gotti”.

Contattato poi dall’emittente ANTIMAFIADuemilaTV, l’ex senatore e penalista crotonese Luigi Li Gotti diceva nell’intervista: “Io ho denunziato queste due ipotesi di reato, poi sarà la magistratura a fare le indagini. Io ho denunziato, ho depositato la denuncia, l’ho fatto come cittadino. Mi hanno detto ‘ma perchè, chi te lo fa fare?’ Per dignità. Io non difendo nessuno, sono un cittadino denunciante, ma sono anche avvocato e l’ho fatto per dignità perchè come cittadino non sopporto le menzogne da parte dell’autorità statale. E poi questi sotterfugi. E mi da fastidio il pensiero che noi sappiamo perchè il generale libico è stato rimandato a casa: per continuare a fare quello che faceva prima, cioè per gestire i centri di detenzione, attraverso anche le violenze, la violenza sessuale, la tortura, l’assassinio. Viene accolto in Libia come un eroe ma noi sappiamo quello che continuerà a fare, sappiamo che noi abbiamo ridato alla Libia colui che deve gestire e impedire la partenza di chi scappa da guerre e fame e sappiamo con quali metodi, quindi noi Italia, diventeremo complici delle cose più pesanti che si possono fare contro gli essere umani e l’umanità. Sappiamo che è questo lo scenario. Ma con che coraggio noi abbiamo delegato a questo pseudo-generale torturatore di gestire i centri di detenzione e cosa succede li’ per evitare che possano partire. L’Italia è un Paese civile e non si può accettare la barbarie, si è civili sempre, si è civili dentro.

Perchè noi siamo un Paese civile e invece ci vogliono far convivere con la barbarie come se fosse una componete della società. E io ho denunciato per dignità perchè non accetto una cosa del genere. Io cittadino mi sento di vivere in un Paese civile e voglio difesa questa mia prerogativa che ha un suo afflato normativo nella nostra Costituzione, che noi dobbiamo rispettare: la vita è sacra”.
Le parole amare di Li Gotti così concludono: “Ci siamo assicurati un boia. Il boia Sta facendo il lavoro sporco, ce lo siamo assicurati perché deve gestire le partenze. Questo deve fare. Noi abbiamo il nostro boia in terra libica. Lo avevamo arrestato, invece lo abbiamo liberato perché deve lavorare per noi”.

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