Emis Killa si ritira da Sanremo 2025: “No circhi mediatici”


Emis Killa indagato nell’ambito dell’inchiesta ultras, si ritira da Sanremo. L’annuncio sui social: “No circhi mediatici, faccio passo indietro”

emis killa

Dice di aver saputo solo dai giornali di essere indagato. Per quello che sapeva lui, aveva soltanto ricevuto un Daspo (che doveva tenerlo lontano dallo stadio per tre anni). Però, appresa la notizia, annuncia ai suoi fan la decisione di ritirarsi. Perchè non vuole circhi mediatici. Emis Killa non salirà sul palco di Sanremo 2025 e non canterà la sua canzone ‘Demoni’ sul palco dell’Ariston: “Dopo 15 anni di carriera ero contento di affrontare il mio primo Sanremo, ma preferisco fare un passo indietro e non partecipare“, scrive il rapper in una storia Instagram di poco fa. Boom! Ancor prima di iniziare, le polemiche non mancano di accompagnare – come spesso succede – anche questa edizione di Sanremo 2025. Che quindi a due settimane dall’inizio si trova a fare i conti con un artista in gara che salta.

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“CONFIDO CHE TUTTO SI RISOLVERÀ PRESTO”

Stando alle notizie diffuse oggi, Emis Killa è indagato dalla procura di Milano per associazione a delinquere nell’inchiesta «Doppia curva» della Direzione distrettuale antimafia sugli affari criminali del mondo ultrà interista e milanista, quella che a fine settembre ha portato a 19 misure cautelari. Scrive ancora il rapper: “Confido che tutto si risolverà al più presto, per il meglio, e spero in futuro di poter affrontare un Festival in cui ad essere centrale sia la musica, poter portare la mia canzone, parlare solo di quella e divertirmi, come avrebbe dovuto essere quest’anno e come è giusto che sia per tutti gli Artisti che decidono di mettersi in gioco e partecipare alla gara”.

“IO HO RICEVUTO SOLO IL DASPO”

Il messaggio di Emis Killa si apriva così: “Apprendo oggi dai giornali che sono indagato (a me è stato notificato esclusivamente il Daspo, che è un atto amministrativo e non penale) e se questo corrisponderà al vero sarà importante che l’indagine faccia il suo corso e la magistratura possa lavorare in serenità senza polemiche o pressioni e circhi mediatici“.