Gioacchino Costa non disdegna di guardare altrove con “Miserie”


“Miserie” di Gioacchino Costa racconta la continua ricerca di significato in un mondo caotico, il contrasto tra il desiderio di leggerezza e la pesantezza dell’essere

gioacchino costa

Otto tracce uniche, che hanno preso forma partendo da riflessioni chitarristiche post-grunge per poi chiamare in causa tutto, fino al jazz e all’elettronica. Un cantautorato sincero quello di Gioacchino Costa, che non disdegna di guardare altrove. “Miserie” racconta la perdita e il ritrovamento, l’amore che si trasforma e che in qualche modo rimane immutato, come una musa persistente oltre il dolore e gli abissi. Stracolmo di emotività, “Miserie” racconta la continua ricerca di significato in un mondo caotico, il contrasto tra il desiderio di leggerezza e la pesantezza dell’essere.

Scritto in pochi mesi con Zibba, che ha curato la direzione artistica dell’intero progetto insieme a Gioacchino Costa, “Miserie” è una specie di miracolo di questo tempo così strano per la musica dei cantastorie; scritto senza mentirsi, affrontato un giorno alla volta, vissuto intensamente come si vivono le storie d’amore per raccontare solo quello che si ha bisogno di raccontare, con un suono che riesce a evadere il suo tempo senza parlare al passato.