Fibrosi polmonare: pirfenidone legato a riduzione rischio oncologico


Studio ha evidenziato che l’impiego di pirfenidone è associato ad un ridotto rischio di carcinoma al polmone nei pazienti affetti da fibrosi polmonare idiopatica

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Uno studio pubblicato sull’European Respiratory Journal ha evidenziato che l’impiego di pirfenidone è associato ad un ridotto rischio di carcinoma al polmone nei pazienti affetti da fibrosi polmonare idiopatica (IPF). Lo studio è stato condotto utilizzando i dati del database del National Health Insurance Sharing Service della Corea del Sud.

Disegno dello studio
I ricercatori hanno analizzato l’associazione tra pirfenidone e carcinoma al polmone prendendo in considerazione 10.084 pazienti con diagnosi di IPF, sottoposti a tomografia computerizzata toracica (CT) entro tre mesi dalla diagnosi tra gennaio 2002 e dicembre 2018 e che avevano partecipato a screening nazionali sulla salute. Per validare i risultati, è stata utilizzata una coorte clinica di 941 pazienti con IPF diagnosticati tra il 2004 e il 2019 in un centro specializzato.

L’outcome principale era rappresentato dall’incidenza di carcinoma polmonare. L’analisi si è basata su un modello di propensity score con ponderazione dei dati per probabilità inversa di trattamento (IPTW) (NdR: una tecnica statistica utilizzata principalmente nell’ambito della ricerca osservazionale per stimare l’effetto causale di un trattamento o di un’esposizione. È una delle applicazioni del propensity score, che aiuta a correggere i problemi di confondimento presenti nei dati non randomizzati).

Risultati principali
Su un totale di 10.084 pazienti, 3.188 appartenevano al gruppo trattato con pirfenidone, mentre 6.896 non erano stati trattati con il farmaco. L’età media era di 69,4 anni, con il 73,8% dei partecipanti di sesso maschile. La durata mediana del trattamento con pirfenidone era di 1 anno (IQR: 0,4-1,9 anni), mentre il follow-up mediano era di 3 anni (IQR: 1,7-5 anni). Durante questo periodo, 766 pazienti hanno sviluppato un carcinoma polmonare (7,6%; 21,9 casi per 1000 persone-anno).

L’analisi IPTW ha incluso 9.662 pazienti nel gruppo pirfenidone e 9.952 nel gruppo senza trattamento. I risultati hanno evidenziato un tasso di incidenza del carcinoma polmonare significativamente più basso nel gruppo trattato con pirfenidone rispetto al gruppo non trattato (10,4 vs 27,9 casi per 1000 persone-anno). L’analisi di Kaplan-Meier ha confermato una riduzione significativa dell’incidenza cumulativa del carcinoma polmonare nei pazienti trattati con pirfenidone a 3 e 5 anni.

Associazione tra pirfenidone e rischio oncologico: analisi per sottogruppi
L’impiego di pirfenidone è risultato significativamente associato ad una riduzione del rischio di carcinoma polmonare, sia nell’analisi non aggiustata (HR: 0,353; IC 95%: 0,315-0,396) sia in quella aggiustata per variabili cliniche e socioeconomiche (HR: 0,347; IC 95%: 0,258-0,446).

Nei sottogruppi stratificati per età e genere è emerso che:
– Si è avuta una riduzione significativa del rischio in pazienti sotto i 65 anni (HR: 0,336; IC 95%: 0,274-0,412) e in quelli di età pari o superiore ai 65 anni (HR: 0,356; IC 95%: 0,310-0,410)
– La riduzione del rischio è risultata simile nei pazienti di sesso maschile  (HR: 0,337; IC 95%: 0,299-0,379) e in quelli di sesso femminile (HR: 0,519; IC 95%: 0,327-0,823).

Nella coorte clinica di validazione è stata confermata l’esistenza di un’associazione indipendente tra l’impiego di pirfenidone e la riduzione del rischio oncologico (HR: 0,716; IC 95%: 0,517-0,991).
Anche in questa coorte, l’incidenza cumulativa del carcinoma polmonare è risultata significativamente inferiore nel gruppo trattato con pirfenidone a 3 anni (8,5% contro 11,3%) e 5 anni (11,0% contro 19,8%).

Riassumendo
Nel commentare i risultati, i ricercatori, pur ammettendo alcuni limiti metodologici intrinseci dello studio (possibile sovrastima delle diagnosi di IPF, mancato aggiustamento dei dati per la presenza di alcune variabili confondenti come la funzionalità polmonare, disegno dello studio retrospettivo e limitato a pazienti coreani), hanno concluso che il trattamento con pirfenidone risulta essere significativamente associato ad un rischio inferiore di carcinoma polmonare nei pazienti con IPF, indipendentemente dalla durata del trattamento, dall’età o dal sesso.

Bibliografia
Yoon H-Y, Kim H, Bae Y, Song JW. Pirfenidone and risk of lung cancer development in IPF: a nationwide population-based study. Eur Respir J. Published online November 7, 2024. doi:10.1183/13993003.01484-2024
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