Antonella Sbuelz in libreria con “Il movimento del volo”


Il volo delle indomite, quattro donne nel secolo delle tempeste raccontate da Antonella Sbuelz in “Il movimento del volo”

antonella sbuelz

Scegliere, vivere, rischiare, amare. E prendere il volo. Dalla Prima guerra mondiale agli anni di piombo, quattro figure femminili ci ac­compagnano lungo il Novecento: storie di donne dentro la Storia, per affermare il diritto al presente e al futuro, alla di­gnità e all’utopia. Rachele, Livia e Anna crescono e matu­rano durante le drammatiche e com­plesse stagioni della grande guerra, del fascismo, della Resistenza e poi della Liberazione, mentre Emma compie la sua scelta nel periodo più cupo della Re­pubblica. Quattro donne forti – colte in fasi drammatiche e cruciali, ma anche di grandi passioni e tensioni ideali – che testimoniano l’incrollabile volontà di es­sere padrone del proprio destino. Volare talvolta richiede sofferenza e sacrificio, talvolta appare impossibile, eppure non ci si deve arrendere mai: è questa è l’e­redità ideale che verrà trasmessa da Ra­chele, Livia, Anna ed Emma alle genera­zioni che guardano al futuro.

Antonella Sbuelz ci trasporta in un viag­gio indimenticabile, dall’esito emble­matico e inaspettato, intrecciando le microstorie con la Storia del Novecento europeo. Un potente affresco narrativo che esplora, interroga, coinvolge e com­muove, riconciliando con la grande tra­dizione del romanzo italiano.

La nota dell’Autrice: «Raramente a un libro viene offerta l’opportunità di una seconda vita. Ma a volte accade. Ci sono romanzi ultracentenari che continuano a coinvolgerci e a parlarci, mentre altri esauriscono la propria carica vitale molto prima di raggiungere l’adolescenza. Inutile tentare di individuare i motivi di fugacità o longevità di un’opera. Nessun romanzo è orfano: ogni storia è figlia del proprio tempo, ma a volte intercetta tensioni etiche e slanci civili che tendono a farsi universali. Il movimento del volo venne pubblicato dall’editore Frassinelli nel 2007: 17 anni, 7 romanzi, 5 raccolte poetiche, molti racconti e una ricerca di dottorato fa. Accolto con attenzione dalla critica, il libro ricevette il Premio Biblioteche di Roma, il Premio Città di Predazzo e il Premio Caterina Percoto, risultando finalista al Rhegium Julii e al Domenico Rea. Ma c’è altro, e forse conta di più. A questa storia devo l’esordio dei miei incontri con i ragazzi e le ragazze: venni infatti invitata a portare la Storia e le microstorie de Il movimento del volo nelle scuole superiori di tutta Italia e cominciai a dialogare con migliaia di studenti e studentesse. Fu l’inizio di un’esperienza appassionante, che da allora non si è mai interrotta. Anzi, è andata crescendo, ha preso slancio, ha ampliato i propri orizzonti: gli inviti a parlare con ragazzi e ragazze mi stanno conducendo ormai anche in Austria, Germania, Croazia, Svizzera, Ungheria. Grazie a quegli incontri continuo a sorprendermi, a dialogare con le generazioni più giovani, a cercare riposte alle loro domande, oltre che alle mie. E non smetto di sorprendermi, di emozionarmi, di imparare. Ma tutto è partito da qui, da questo libro. Sono dunque grata ad Alessandro Bacci, Direttore editoriale di Vallecchi, che ha voluto un nuovo volo per Il movimento del volo. A questa edizione ho lavorato in modo importante. Alcune parti sono cambiate in modo significativo. Ma la storia di Rachele, di Livia, di Anna e di Emma – e degli uomini al loro fianco – è rimasta sostanzialmente la stessa, perché si inscrive nella Storia che dalla grande guerra del secolo scorso ci ha traghettati negli anni Duemila. Ora l’affido a lettori e lettrici vecchi e nuovi. Raramente a un libro viene offerta l’opportunità di una seconda vita. Ma a volte accade. E a me pare bellissimo.

Antonella Sbuelz vive a Udine, dove è nata. Ha condotto studi universitari a Trieste e Verona, conseguendo un Dotto­rato in Letteratura Moderna presso l’Uni­versità di Losanna. È autrice di romanzi, racconti, raccolte poetiche e saggi. Alle sue opere, tradotte in molte lingue, sono stati assegnati numerosi premi, tra cui il Premio Fiuggi Storia, il Biblioteche di Roma, il Camaiore, l’Alda Merini, il Rhe­gium Julii, il Colline di Torino. Svolge un’intensa attività culturale pres­so Scuole e Istituzioni italiane e stranie­re, continuando a dialogare con ragazze e ragazzi: grazie a loro, non smette di sor­prendersi e imparare.  Tra i suoi ultimi romanzi, Questa notte non torno (Feltrinelli, 2021; Premio Cam­piello Junior, Premio Selezione Strega Ragazzi e Ragazze), Il mio nome è A(n) sia (Feltrinelli, 2023) e Mariam (Vallecchi, 2023, Premio Palmastoria).