Fibrosi cistica: Fda approva la tripla combinazione Alyftrek


Fibrosi cistica: Vertex ha annunciato l’approvazione da parte della Food and Drug Administration (FDA) statunitense di Alyftrek  (vanzacaftor/tezacaftor/deutivacaftor)

fibrosi polmonare pirfenidone itraconazolo fibrosi polmonare idiopatica azitromicina screening

Vertex Pharmaceuticals ha annunciato l’approvazione da parte della Food and Drug Administration (FDA) statunitense di Alyftrek  (vanzacaftor/tezacaftor/deutivacaftor), un modulatore CFTR di nuova generazione per il trattamento della fibrosi cistica (FC). Questo farmaco, somministrabile una volta al giorno, è destinato ai pazienti di età pari o superiore a sei anni con almeno una mutazione F508del o un’altra mutazione del gene CFTR responsiva al trattamento. La terapia è indicata anche per 31 mutazioni che non rispondono ad altri modulatori CFTR, segnando un passo avanti significativo nella gestione della malattia.

Innovazione e obiettivi
Rispetto alla precedente combinazione (elexacaftor/tezacaftor/ ivacaftor cioè ETI o Kaftrio), il potenziatore deutivacaftor sostituisce l’ivacaftor, mostrando vantaggi sull’emivita plasmatica e consentendo perciò una unica somministrazione giornaliera del farmaco. Il correttore vanzacaftor sostituisce l’elexacaftor. La nuova formulazione permette una unica somministrazione giornaliera e dovrebbe essere maggiormente incisiva sulla proteina CFTR.

Reshma Kewalramani, Ceo di Vertex, ha sottolineato che Alyftrek rappresenta il quinto modulatore CFTR approvato dall’azienda. Questo nuovo farmaco mira a migliorare la qualità di vita dei pazienti, ampliando le opzioni terapeutiche disponibili e trattando più mutazioni rispetto ai farmaci precedenti come Trikafta. L’obiettivo a lungo termine di Vertex è di portare la funzione CFTR a livelli normali, un traguardo al quale contribuisce a raggiungere grazie alla sua posologia semplificata e alla maggiore efficacia.

Evidenze cliniche e sicurezza
L’approvazione di Alyftrek si basa su uno dei programmi clinici più ampi mai condotti sulla fibrosi cistica, che ha coinvolto oltre 1.000 pazienti in più di 20 paesi. Gli studi di Fase 3 hanno dimostrato la non inferiorità di Alyftrek rispetto a Trikafta in termini di miglioramento del parametro ppFEV1 (percentuale del volume espiratorio forzato in un secondo) e una riduzione significativa del cloruro nel sudore (SwCl), un biomarcatore chiave per la malattia. Nei bambini di età compresa tra 6 e 11 anni, il farmaco ha mostrato un profilo di sicurezza adeguato, supportato da benefici clinici simili a quelli osservati nei pazienti più grandi.

Vantaggi della posologia quotidiana
Alyftrek è il primo modulatore CFTR con un’unica somministrazione giornaliera, caratteristica apprezzata da circa il 75% dei medici intervistati in un recente sondaggio. Questo schema posologico offre un’opzione più pratica per i pazienti, che devono assumere il farmaco insieme a un pasto ricco di grassi. Inoltre, Alyftrek è il primo modulatore disponibile per circa 150 pazienti statunitensi con mutazioni precedentemente non trattabili.

Aspetti regolatori globali
Oltre all’approvazione negli Stati Uniti, Alyftrek è attualmente in fase di revisione regolatoria in diverse regioni del mondo, tra cui l’Unione Europea, il Regno Unito, il Canada, l’Australia e la Nuova Zelanda. Questo riflette l’impegno di Vertex nell’ampliare l’accesso globale alle terapie innovative per la fibrosi cistica.

Avvertenze
L’utilizzo di Alyftrek comporta alcune avvertenze importanti. Una Boxed Warning indica il rischio di lesioni epatiche gravi, inclusa insufficienza epatica potenzialmente fatale, osservate in pazienti trattati con combinazioni di farmaci contenenti principi attivi simili. Pertanto, è necessario monitorare regolarmente la funzione epatica durante il trattamento, in particolare nei pazienti con una storia di malattie epatiche.

Effetti collaterali e controindicazioni
Gli effetti avversi più comuni includono tosse, infezioni delle vie respiratorie superiori, mal di testa e affaticamento. Il farmaco è controindicato nei pazienti con compromissione epatica grave e richiede cautela in quelli con compromissione epatica moderata. È inoltre sconsigliato l’uso concomitante con induttori o inibitori di CYP3A, che possono alterare l’efficacia o la sicurezza del farmaco.