Amgen si concentra sulla ricerca, lo sviluppo e la commercializzazione di farmaci biologici innovativi per il trattamento di patologie ad alto impatto
Per oltre 40 anni, Amgen ha considerato la California meridionale come la propria casa, ma la devastazione causata dagli incendi nella regione ha lasciato un segno profondo nella comunità. “Siamo scioccati e rattristati per le conseguenze che questi incendi stanno avendo sulla nostra terra e sulla sua popolazione,” ha dichiarato Robert Bradway, Chairman, CEO e Presidente di Amgen, durante il suo intervento alla 43rd Annual J.P. Morgan Healthcare Conference.
A sostegno degli sforzi di ricostruzione, l’azienda ha annunciato un contributo di 10 milioni di dollari, dimostrando concretamente il suo impegno verso la comunità. Dopo questa premessa legata alla situazione contingente, l’attenzione di Bradway si è spostata su ciò che definisce il cuore di Amgen: la lotta contro le malattie gravi e il futuro della ricerca biotecnologica.
Una strategia consolidata e orientata alla crescita
Amgen si concentra su patologie ad alto impatto come infarto, ictus, cancro, osteoporosi e malattie rare, con un portafoglio di 38 farmaci innovativi e biosimilari. “Questi farmaci rappresentano un contributo significativo nella lotta contro queste malattie gravi,” ha sottolineato Bradway, evidenziando come il portafoglio dell’azienda sia uno dei pilastri della sua strategia di crescita.
Nonostante la competizione di biosimilari e generici, che ha comportato una perdita aggregata di circa 9 miliardi di dollari nell’ultimo decennio, Amgen ha continuato a crescere con un tasso di incremento annuo del 5% nelle entrate e dell’8-9% negli utili per azione. “Alla fine del 2024, prevediamo di avere 14 prodotti con status di blockbuster, con ricavi superiori al miliardo di dollari ciascuno.”
I farmaci di punta: Repatha ed Evenity
Tra i prodotti chiave per il futuro dell’azienda, spiccano Repatha (evolocumab) e Evenity (romosozumab).
Repatha, il farmaco di punta per le malattie cardiovascolari, ha superato i 2 miliardi di dollari di ricavi annualizzati, grazie all’efficacia e un’ampia accessibilità. “Abbiamo registrato una rapida adozione da parte della medicina di base,” ha spiegato Bradway, anticipando un’ulteriore espansione grazie a studi sulla prevenzione primaria.
Evenity, invece, è rivolto alle donne ad alto rischio di fratture dovute all’osteoporosi postmenopausale. Con un fatturato annuo di oltre 1,5 miliardi di dollari, il farmaco mira a colmare un bisogno insoddisfatto, considerando che i tassi di penetrazione tra le pazienti a rischio rimangono bassi. “La nostra priorità è educare pazienti e prescrittori sull’efficacia del farmaco e sulla possibilità di prevenzione di fratture non necessarie.”
La leadership nelle malattie rare
Il portafoglio di Amgen per le malattie rare include farmaci come Tepezza, Krystexxa, Uplizna e Tavneos, ciascuno con un profilo di crescita promettente.
- Tepezza (teprotumumab), l’unico farmaco approvato per la malattia dell’occhio tiroideo, sta ampliando la sua presenza internazionale e sviluppando modalità di somministrazione sottocutanea.
- Krystexxa (pegloticase), utilizzato per la gotta incontrollata, rappresenta un’opportunità per migliorare ulteriormente il trattamento per questi pazienti.
- Uplizna (inebilizumab), leader nel trattamento del disturbo dello spettro della neuromielite ottica, è in fase di espansione con nuove indicazioni, come la malattia correlata a IgG4 e la miastenia grave generalizzata.
- Tavneos (avacopan), unico inibitore del complemento per la vasculite ANCA-associata, sta registrando un’adozione rapida nei settori di nefrologia e reumatologia.
Innovazione nelle malattie autoimmuni, oncologia e biosimilari
Amgen continua a dimostrare il potenziale della sua pipeline con progressi significativi in aree critiche come le malattie autoimmuni e l’oncologia, oltre a rafforzare la leadership nel mercato dei biosimilari.
Per Uplizna, utilizzato nel trattamento della miastenia grave generalizzata (MGG), i dati mostrano benefici significativi in termini di efficacia e durata della risposta. Nonostante l’MGG sia una patologia complessa, Amgen ha dimostrato il valore di questa terapia in un’ampia popolazione di pazienti, ottenendo lo status di farmaco orfano negli Stati Uniti.
Il concetto di deplezione delle cellule B per trattare un ampio spettro di malattie autoimmuni sta guadagnando attenzione, e Amgen è un pioniere in questo campo. Con Blincyto (blinatumomab) e Uplizna, l’azienda sta studiando l’efficacia di queste terapie in un’ampia sperimentazione di Fase 2 per diverse patologie autoimmuni, con risultati attesi entro l’anno.
Pipeline oncologica: terapie innovative e piattaforme bispecifiche
Amgen è leader nella piattaforma bispecifica per l’oncologia.
Blincyto (blinatumomab) è un esempio eccellente di terapia che sfrutta l’attivazione dei linfociti T per eliminare le cellule maligne CD19-positive. Già approvata per diverse forme di leucemia linfoblastica acuta, l’azienda sta sviluppando una somministrazione sottocutanea per migliorare la convenienza del trattamento.
Un altro progresso significativo è rappresentato da Imdelltra (tarlatamab), approvato per il carcinoma polmonare a piccole cellule. Questo successo ha aperto nuove prospettive per l’uso di terapie T-cellulari bispecifiche contro i tumori solidi, un obiettivo considerato complesso fino a poco tempo fa.
Inoltre, Xaluritamig, un trattamento promettente contro il tumore alla prostata, è attualmente in Fase 3 con l’obiettivo di anticipare il trattamento nelle fasi precoci della malattia.
Amgen sta anche ampliando la sua pipeline con terapie mirate come bemarituzumab, indirizzato contro il tumore gastrico, per cui i dati di Fase 3 sono attesi a breve, e AMG-193, un inibitore di PRMT5, che ha già mostrato efficacia come agente singolo contro diversi tipi di tumore.
Infine, LUMAKRAS (sotorasib), sviluppato per mutazioni G12C, continua a essere studiato per il trattamento del cancro ai polmoni e al colon-retto.
Leadership nei biosimilari
Il settore dei biosimilari è un pilastro strategico per Amgen, che ha ottenuto oltre 10 miliardi di dollari di ricavi dal 2012. Con un portfolio in espansione che include biosimilari di pembrolizumab e ocrelizumab, l’azienda punta a superare i 4 miliardi di dollari di ricavi entro il 2030. Il successo di Amgen si basa su un tasso di approvazione del 100% da parte della Fda e sulla capacità di garantire la disponibilità di farmaci per tutti i pazienti.
Obiettivi per il 2025 e oltre
Amgen prevede una crescita significativa grazie ai prodotti esistenti e alle nuove terapie in pipeline, con un focus su:
- Repatha (evolocumab) per le malattie cardiovascolari.
- Evenity (romosozumab) per l’osteoporosi.
- Quattro farmaci per malattie rare recentemente lanciati.
- Tezspire (tezepelumab-ekko) per asma e disturbi respiratori.
- Un portafoglio oncologico innovativo, in crescita del 12%.
Con solide basi nei biosimilari e terapie trasformative in pipeline, Amgen si prepara a consolidare la sua posizione di leader nel settore farmaceutico globale fino al 2030 e oltre.