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Stasera su Rai 5 “Tutte le maschere di Paolo Villaggio. Da Fracchia a Fantozzi”

morto paolo villaggio

Paolo Villaggio, attore genovese, era malato di diabete

Un omaggio a 50 anni dalla “nascita” di Fantozzi: stasera su Rai 5 “Tutte le maschere di Paolo Villaggio. Da Fracchia a Fantozzi”

Data di nascita, 27 marzo 1975: nei cinema italiani vedeva la luce “Fantozzi”, il personaggio che Paolo Villaggio fece diventare, per sempre, un’icona non solo del cinema, ma della stessa lingua italiana. E, nello stesso anno, Villaggio riprese anche la figura “parallela” di Giandomenico Fracchia con il film in quattro episodi “Giandomenico Fracchia, sogni proibiti di uno di noi”. A cinquant’ anni di distanza, Rai Cultura celebra Paolo Villaggio con tre serate – in onda sabato 1, 8 e 15 febbraio in prima serata su Rai 5 – che ripercorrono, attraverso tre differenti racconti, la carriera di un grande protagonista del ‘900, un artista che ha saputo declinare il suo genio in ambiti diversi (letteratura, teatro, musica, cinema, televisione) e che è riuscito, come nessun altro, a raccontare le contraddizioni e la brutalità della condizione umana.

La rassegna comincia sabato 1° febbraio, con “Delirio di un povero vecchio”, un viaggio nella memoria che vede impegnato Paolo Villaggio, tenero e burbero allo stesso tempo in un lungo flusso di coscienza autobiografico. Una scenografia spoglia ed essenziale mette in risalto il suo talento interpretativo incarnato in una voce a tratti malinconica e a tratti potente che riporta alla luce storie di amicizie, di affetti, di rapporti familiari. Per raccontarsi, a sessantotto anni, Villaggio sceglie di rappresentare i disagi della sua età: l’ipocondria, la coazione a ripetere, i ricordi che incombono. Il tutto amplificato dalla pigrizia, dalle paure di un attore che non vorrebbe essere più costretto a salire sul palcoscenico. Questo racconto è una sorta di autobiografia delirante, fatta di autocitazioni, divagazioni, storie, a partire dall’infanzia genovese e dal periodo del liceo, quando fu eletto per due anni ” ragazzo più brutto della scuola “.

Tra storielle e canzoni del tempo va in scena un ricordo vibrante della Liguria e della sua famiglia. Un atto d’ amore per Genova e soprattutto per il padre, che Villaggio ricorda più volte nel corso della rappresentazione con divertenti aneddoti, dalla guerra agli anni della gavetta. Ad accompagnare l’attore-mattatore di sé stesso, gli interventi del chitarrista Silvano Spadaccino e della pianista Valentina Cardinali. Spettacolo registrato al Teatro delle Celebrazioni di Bologna nel 2001. Adattamento televisivo Felice Cappa, regia televisiva Giovanni Ribet.

Sabato 8 febbraio, dalle 21.15 un doppio appuntamento: “È tutto falso. Paolo Villaggio: teatro, cabaret e tv” – ideato da Felice Cappa e firmato da Giulia Morelli – esplora il lavoro di Villaggio e la sua “vocazione” teatrale prima di Fantozzi e del successo cinematografico e, poi, alla fine del suo percorso artistico, trent’anni dopo, mentre “Fantozzi va a teatro” – prodotto da 3D Produzioni, scritto e diretto da Valeria Parisi – racconta la nascita di “Fantozzi. Una tragedia”, in cui il regista Davide Livermore e l’autore Gianni Fantoni hanno portato in scena al Teatro Nazionale di Genova la maschera universale di Villaggio.
A chiudere l’omaggio a Paolo Villaggio – sabato 15 febbraio – è la riproposizione dei quattro episodi di “Giandomenico Fracchia, sogno proibiti di uno di noi”: Fracchia e l’amore, Fracchia e il tempo libero, Fracchia e la Tv, Fracchia e il successo.

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