L’ex presidente della Federcalcio spagnola Rubiales che baciò la giocatrice Hermoso al Mondiale del 2023 rischia due anni e mezzo di prigione
Jenni Hermoso ha detto in tribunale che Luis Rubiales le ha rovinato “uno dei momenti più felici” della sua vita. Fu quando il presidente della Federcalcio spagnola la baciò forzosamente sulle labbra dopo la vittoria della Spagna ai Mondiali, nell’agosto 2023.
Il processo Rubiales è cominciato stamattina. E’ accusato di violenza sessuale e coercizione. Se condannato, potrebbe andare in carcere per due anni e mezzo: un anno per il bacio forzato e 18 mesi per aver costretto Hermoso a minimizzare l’accaduto.
Durante la sua testimonianza davanti al tribunale nazionale di San Fernando de Henares, vicino a Madrid, Hermoso ha dichiarato di non aver mai acconsentito a essere baciata da Rubiales, aggiungendo che lui non le aveva chiesto il permesso per farlo. “Non ho sentito né capito nulla in quel momento. La cosa successiva è stata che mi ha messo le mani sulle orecchie e mi ha baciato sulla bocca”. Hermoso ha detto che lei bacia le persone sulle labbra solo “quando lo decide lei”, aggiungendo di essere rimasta scioccata dalle azioni di Rubiales.
“Ho pensato che fosse totalmente fuori luogo e poi ho capito che il mio capo mi stava baciando, e questo non dovrebbe accadere in nessun contesto sociale o lavorativo. Mi sono sentita mancare di rispetto. Uno dei giorni più felici della mia vita è stato rovinato e penso che sia molto importante per me dire che non ho mai cercato, e tanto meno mi aspettavo, che ciò accadesse. Personalmente penso che sia stata una mancanza di rispetto”.
Hermoso, che ora gioca per il Tigres in Messico, ha dichiarato anche di essere stata costretta a scendere dall’autobus diretto all’aeroporto dopo la partita, e che le era stata sottoposta una dichiarazione redatta a suo nome dalla federazione: “L’ho letta velocemente e non volevo sapere esattamente cosa dicesse”, ha detto alla corte. “Sapevo di non aver scritto una parola della dichiarazione perché nessuno me l’aveva chiesto. Diceva che Luis Rubiales e io eravamo buoni amici e che era successo tutto nell’eccitazione del momento”.
“A quel tempo agivo secondo il mio cuore; mi divertivo e volevo divertirmi. Ero appena diventata campionessa del mondo ed era il momento di godermela, mangiare, bere e ubriacarmi come farebbe qualsiasi calciatore quando vince la Coppa del Mondo”.
“Nessuno è venuto da me per vedere come stavo… Nessuno mi ha chiesto come stavo o cosa mi passava per la testa. Mi sentivo totalmente senza protezione da parte della federazione perché questo avrebbe dovuto essere il mio posto sicuro. Ero una calciatrice del loro paese e della loro nazionale e nessuno mi ha chiesto cosa fosse successo o se avessi bisogno di qualcosa. Nessuno è venuto a dirmi niente”.
A processo per le pressioni su Hermoso ci sono anche l’ex allenatore della nazionale femminile Jorge Vilda, l’ex direttore sportivo della federazione Albert Luque e l’ex responsabile marketing della federazione Rubén Rivera. Tutti e tre negano le accuse a loro carico. Il processo dovrebbe durare tre settimane.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT).