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Nel 2025 di Takeda 6 farmaci protagonisti della ricerca e sviluppo

Christophe Weber, Presidente e CEO di Takeda Pharmaceutical Company, ha illustrato la visione dell’azienda: focalizzarsi sulla scoperta e distribuzione di farmaci trasformativi

Alla 43ª Annual J.P. Morgan Healthcare Conference, Christophe Weber, Presidente e CEO di Takeda Pharmaceutical Company, ha illustrato la visione dell’azienda: focalizzarsi sulla scoperta e distribuzione di farmaci trasformativi. Con un fatturato annuo di 28,2 miliardi di dollari nel 2023, Takeda si distingue per la sua presenza globale in 80 Paesi e la sua focalizzazione su cinque aree terapeutiche principali: malattie rare, plasma derivati, oncologia, vaccini e neuroscienze.

Weber ha sottolineato il ruolo cruciale dell’innovazione nella strategia aziendale, con un investimento in ricerca e sviluppo stimato a 5,1 miliardi di dollari nel 2024. Takeda ha recentemente riorientato il proprio modello verso la ricerca e sviluppo, concentrandosi su farmaci capaci di trasformare il paradigma terapeutico.

Pipeline di successo: i 6 protagonisti della ricerca e sviluppo

Oveporexton, un agonista del recettore 2 dell’orexina (OX2R), rappresenta una potenziale svolta nel trattamento della narcolessia di tipo 1.

Questo farmaco, in fase avanzata di sviluppo, imita il ciclo naturale dell’orexina nel cervello (ci si sveglia al mattino, l’orexina aumenta, aumenta fino a mezzogiorno, poi scende) attraverso una somministrazione due volte al giorno (mattina e mezzogiorno). Ma non è un BID tipico da mattina e sera. Si tratterà di una somministrazione alla mattina e a mezzogiorno, per mimare il ciclo veglia-sonno.

I risultati di fase 2b hanno dimostrato una normalizzazione della vigilanza in otto settimane, mantenuta per oltre sei mesi. Poiché l’efficacia è stata molto buona in fase 2, l’obiettivo aziendale è riprodurre questo risultato in fase 3.  Con il farmaco si cerca di ottenere una normalizzazione della patologia, quasi una cura.

Per esempio nel test di risveglio, il paziente si trova in una stanza oscura e occorre misurare quanto tempo occorre per farlo svegliare. Se state svegli per più di 20 minuti siete tornati al livello normale. I pazienti con narcolessia si svegliano dopo 5-6 minuti e con il nostro trattamento sono al livello normale.

Anche per quanto concerne la catalessi, che per questi pazienti è un evento traumatico, vediamo una riduzione drammatica. Ha anche un beneficio sull’abilità cognitiva del paziente.

Con circa 95-12mila pazienti affetti negli Stati Uniti, oveporexton mira a diventare il nuovo standard di cura, migliorando i tassi di diagnosi e trattamento attualmente limitati.

L’ultima cosa che Weber ha menzionato è che Takeda sta combinando la molecola con un supporto digitale per monitorare la patologia. Si stanno cercando anche algoritmi basati sull’IA per diagnosticare precocemente la narcolessia di tipo 1. “Nel futuro – ha detto Weber –  l’obiettivo è trovare, per ciascuna molecola, un digital companion associato”.

Noto anche come TAK-279, zasocitinib è un inibitore altamente selettivo della tirosin-chinasi 2 (TYK2), attivo per via orale. Viene studiato per diverse patologie infiammatorie, tra cui l’artrite psoriasica e la malattia di Crohn. Adesso si trova in fase III.

Una delle caratteristiche principali di zasocitinib è la sua elevata selettività, che significa che colpisce la TYK2 con una precisione maggiore rispetto ai composti precedenti, con potenziali minori effetti collaterali. Questo lo rende un candidato promettente per il trattamento delle malattie infiammatorie con un miglior profilo di sicurezza.

I dati di fase 2 hanno evidenziato risultati promettenti per la psoriasi, con il 33% dei pazienti che hanno raggiunto un PASI100 e il 46% un PASI90. Questo farmaco, secondo le aspettative dell’azienda giapponese, potrebbe rivoluzionare il segmento dei trattamenti orali per la psoriasi, attualmente limitati al 16% del mercato, e ha il potenziale per raddoppiare questo segmento nei prossimi dieci anni. Zasocitinib è inoltre in sviluppo per l’artrite psoriasica e altre indicazioni.

Rusfertide, un mimetico dell’epcidina, affronta la policitemia vera, un tumore ematologico caratterizzato da un’eccessiva produzione di globuli rossi. Il farmaco agisce regolando il metabolismo del ferro e mantenendo l’ematocrito sotto il 45%, riducendo così il rischio di eventi cardiovascolari.

Attualmente, la principale opzione terapeutica è la flebotomia, ma rusfertide potrebbe trasformare il trattamento di questa malattia che colpisce circa 155.000 pazienti negli Stati Uniti. Ci sono alcuni trattamenti disponibili, ma questo farmaco potrebbe trasformare il modo in cui viene trattata la malattia rara. Sono 155mila pazienti negli Stati Uniti per cui non  è così rara e l’azienda ritiene che questo trattamento potrebbe cambiare il paradigma di trattamento di questa malattia

Mezagitamab è un anticorpo anti-CD38 attualmente in fase 3 per la nefropatia da IgA (IgAN) e la trombocitopenia immunitaria (ITP). Questo farmaco offre una riduzione sostenuta della proteinuria e una protezione renale a lungo termine per i pazienti con IgAN. Per l’ITP, mezagitamab punta a ripristinare una conta piastrinica stabile, rappresentando potenzialmente una prima scelta per i pazienti refrattari alle terapie standard.

Fazirsiran è un farmaco che agisce attraverso il silenziamento genico progettato per trattare il deficit di alfa-1 antitripsina (AATD), una malattia epatica che colpisce circa 250mila persone nel mondo. Il farmaco degrada la proteina Z-AAT difettosa, prevenendo l’accumulo dannoso nel fegato. I dati di fase 2 hanno mostrato una riduzione significativa dell’accumulo proteico e miglioramenti nella salute epatica.

Una volta che il trattamento sarà disponibile occorrerà sviluppare le capacità di diagnosticare prima questa patologia, di iniziare il trattamento prima che il danno si consolidi con l’accumulo delle proteine tossiche.

Noto anche come KER-050, elritercept è stato progettato per colpire e inibire specifiche proteine della superfamiglia del fattore di crescita trasformante-beta (TGF-β), tra cui l’activina A, l’activina B, il fattore di differenziazione della crescita 8 (GDF-8) e il GDF-11. Legandosi a queste proteine, elritercept promuove la produzione di globuli rossi e piastrine.

Il farmaco è in sviluppo per pazienti con sindromi mielodisplastiche a rischio basso e mira a diventare una terapia di prima linea, estendendo il trattamento a una popolazione più ampia.

Sembra efficace nel paziente Rh positivo e negativo, e questa è una differenziazione chiara della popolazione dei pazienti. Ci sono già prodotti simili in questa classe disponibili, ma con una ridotta efficacia in Rh negativo.

L’obiettivo di Takeda è sviluppare questo prodotto in tutta la popolazione, Rh positivo e Rh negativo. L’azienda ha iniziato gli studi partendo dalla terza e seconda linea e spera di passare alla prima linea per questi pazienti a rischio basso. Abbiamo appena realizzato questo trattamento con la terapia di Keros con ottimi risultati..

Prospettive future: farmaci di fase avanzata e sfide diagnostiche
Takeda prevede di completare le fasi avanzate per oveporexton, zasocitinib e rusfertide entro il 2025, con una probabilità di approvazione superiore al 70%. Il potenziale di ricavi per i farmaci di fase avanzata è stimato tra 10 e 20 miliardi di dollari.

Weber ha evidenziato la sfida della diagnosi precoce per molte malattie rare. Per affrontare questo problema, Takeda sta sviluppando alleati digitali e algoritmi basati sull’intelligenza artificiale per migliorare l’identificazione e la gestione dei pazienti. Con un focus costante sull’innovazione e sulla collaborazione globale, Takeda punta a trasformare il panorama terapeutico per milioni di pazienti nel mondo.

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