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Basket femminile, follia a Rimini: donna urla “Sei una scimmia” a giocatrice 17enne

sei una scimmia video basket

“Sei una scimmia”: a Rimini durante il match di basket femminile con Cesena una donna insulta giocatrice di basket 17enne, che reagisce e si scaglia contro di lei lasciando il parquet

“Chi sei, il guinzaglio del cane attaccato lì?” e poi “Ma non ti vergogni?”, per finire in un odioso “sei una scimmia”: sono le urla rabbiose che una donna ha lanciato a una ragazza 17 enne, durante la partita di basket femminile “Under 19″, giocata ieri sera, lunedì 3 febbraio a Rimini. A sfidarsi, alla palestra Carim del capoluogo romagnolo, erano due squadre del settore sportivo giovanile, l’Happy Basket Rimini e  il team ospite, la Nuova Virtus Cesena.

Un video, diventato virale e postato anche su Fb- qui di seguito quello condiviso dalla pagina di informazione sportiva @lagiornatatipo- ha immortalato la scena umanamente spiacevole degli insulti sfociati nel razzismo per quella che è sì una giocatrice di basket, ma prima di tutto solo una ragazzina. E a rendere l’episodio ancora più spiacevole è il fatto che, a offenderla, sia stata una donna seduta sugli spalti, mamma di un’avversaria presumibilmente della stessa età.

L’ESPULSIONE

A quelle grida violente, la giocatrice vittima degli insulti non è riuscita a non reagire: impulsivamente, appena sentite le parole razziste che le sono state rivolte, ha lasciato il campo di gioco per dirigersi diretta verso le tribune e arrivare a chi la stava offendendo.
Solo l’intervento di altre mamme e dei dirigenti della squadra hanno evitato il contatto fisico tra la donna e la ragazzina che da regolamento è stata immediatamente espulsa.

LA SOCIETÀ RIMINESE: “EPISODIO INQUALIFICABILE”

Nella parte finale del video si sentono poi la donna e un uomo al suo fianco che minacciano la 17enne di denuncia perché “non era detto per il senso del razzismo”, è la giustificazione data. In verità, è la società di Rimini che intenderebbe presentare una regolare denuncia alle forze dell’ordine. Infatti, pubblicando il tabellino della partita- tra l’altro persa, dopo l’espulsione della ragazza- l’Happy Basket Rimini scrive che “in seguito a un episodio inqualificabile su cui si esprimeranno le autorità competenti, riteniamo qualunque altro commento sulla gara del tutto privo di rilevanza”.

LE SCUSE DELLA SQUADRA OSPITE

La squadra avversaria ospite, la Nuova Virtus Cesena, da parte sua ha espresso grande imbarazzo per l’episodio e ha inviato scuse formali al presidente della società riminese Giampaolo Piomboni: “Egregio Presidente e Spett.le Società Happy Basket Rimini, La Nuova Virtus Cesena desidera esprimere le più sincere scuse e si dissocia per il comportamento inqualificabile e offensivo di un genitore non tesserato, avvenuto lunedì 3 febbraio durante l’incontro Under 19 Happy Basket Rimini-NVC. Vi chiediamo scusa e speriamo che, un fatto così grave, non possa ledere i rapporti tra le nostre società”.

La vicenda sembra destinata a passare inevitabilmente sotto la lente della giustizia sportiva e di quella ordinaria

LA CONDANNA DELLA POLITICA: “VERGOGNOSO”

Da Rimini arriva subito la condanna dell’assessore comunale allo Sport Michele Lari che promette appoggio nel caso in cui la ragazza e la sua famiglia decidessero di procedere attraverso la giustizia ordinaria, oltre che sportiva, “per non fare cadere nel vuoto un episodio che ci lascia una infinita amarezza”. Quanto accaduto ieri sera, commenta l’assessore, è “vergognoso. Non c’è altro aggettivo” per quelle “grida e insulti di spropositata violenza piovuti dagli spalti nei confronti di una giovanissima atleta riminese, verbalmente aggredita con epiteti a sfondo razziale da una tifosa avversaria, una donna adulta, dalla quale ci si aspetterebbe ben altri tipi di comportamenti”. L’episodio, aggiunge Lari, è “da condannare senza se e senza ma, reso ancor più grave, e francamente inaccettabile, perché accaduto durante un campionato giovanile, coinvolgendo loro malgrado due società che sappiamo quanto siano impegnate a farsi promotrici di quei valori e principi che dovrebbero essere alla base dello sport”. A nome del Comune “un forte abbraccio alla cestista riminese, alla sua famiglia e alle sue compagne di squadra”.

“LO SPORT CESENATE È ALTRO”

Da Cesena, intanto arrivano le scuse dell’assessore comunale allo Sport Christian Castorri: “Chiedo scusa alla Happy Basket Rimini. Lo sport cesenate e l’impegno della Nuova Virtus Cesena sono altro rispetto a quanto accaduto lunedì sera”, scrive “prendendo le distanze da quanto avvenuto”. L’assessore ribadisce poi “come facciamo ogni giorno incontrando ragazze e ragazzi, associazioni sportive e famiglie, che la pratica sportiva non può e non deve lasciare spazio alla violenza verbale e fisica”. Per questo “condanneremo sempre, senza alcuna giustificazione, atteggiamenti di questo tipo soprattutto se arrivano da chi, come le famiglie, dovrebbe insegnare la buona educazione e la sportività, ai nostri giovani”. Infine Castorri si dice convinto che lo sport e tutti i luoghi in cui si insegna e si pratica, debba essere “un elemento di incontro, dialogo e formazione. Spesso infatti avviene che il tifo e la vicinanza ai propri beniamini, o figli, come nel caso della partita giocata alla palestra Carim tra la Happy Basket Rimini e la Nuova Virtus Cesena, prendano il sopravvento sulle buone maniere e su quello che è realmente il potere dello sport, strumento educativo e sociale che ci insegna a competere con rispetto. Il mio sostegno alle due società sportive coinvolte in questo triste episodio”.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)

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