Eli Lilly continua a crescere nella ricerca per le patologie legate all’obesità


Dave Ricks, Chairman e CEO di Eli Lilly, alla 43ª J.P. Morgan Healthcare Conference, ha delineato le prospettive future dell’azienda, rivelando i piani strategici per il 2025

orforglipron eli lilly

Dave Ricks, Chairman e CEO di Eli Lilly, in occasione della 43ª J.P. Morgan Healthcare Conference, ha tenuto un discorso ricco di spunti e riflessioni. Partendo da un’analisi dei risultati dell’anno appena trascorso, ha delineato le prospettive future dell’azienda, rivelando le sfide affrontate e i piani strategici per il 2025. Il Ceo non ha nascosto una certa delusione per aver mancato le previsioni iniziali, ma ha anche messo in luce il successo complessivo e le solide basi per il futuro.

Il 2024 “è stato un anno straordinario per la compagnia”, ha dichiarato Ricks con soddisfazione. “Abbiamo chiuso l’anno con un fatturato superiore di 4 miliardi di dollari rispetto alle previsioni iniziali, con una crescita del 32% rispetto all’anno precedente.” Questi numeri evidenziano una crescita rapida e sostenibile per l’azienda, che ha visto un tasso di crescita del 45% nel quarto trimestre.

Il Ceo ha sottolineato in particolare il successo del lancio di Zepbound, un farmaco che ha avuto un impatto decisivo durante l’anno, e Mounjaro, entrambi a base di tirzepatide, che ha conquistato una significativa quota di mercato nel trattamento del diabete. “Siamo ora leader nel mercato delle prescrizioni di GLP-1 per il diabete”, ha aggiunto con orgoglio Ricks. Escludendo i farmaci per diabete e obesità, anche il resto del portfolio ha performato bene, con un fatturato annuale che ha raggiunto i 20 miliardi di dollari, registrando una crescita a due cifre.

Nonostante i risultati complessivamente molto positivi, Ricks ha evidenziato alcune sfide, in particolare nel mercato dei GLP-1, dove nel quarto trimestre Eli Lilly ha visto una performance inferiore alle aspettative. Il Ceo ha spiegato che il mercato dei farmaci per il diabete, e in particolare i GLP-1, ha mostrato un comportamento atipico a dicembre. “Di solito, dicembre è un mese importante per i farmaci per il diabete, con una crescita significativa. Ma quest’anno non è stato così”, ha commentato.

Le ragioni di questa flessione sono state attribuite a fattori esterni, come i cambiamenti nelle politiche di rimborso e nella gestione dei costi da parte delle assicurazioni sanitarie. Ricks ha riconosciuto che la compagnia non aveva previsto questa situazione e ha dichiarato che l’azienda non ripeterà l’errore nel futuro.

Prospettive per il 2025: crescita e innovazione
Guardando al 2025, Ricks si è detto estremamente ottimista riguardo alle prospettive di Eli Lilly. Nel prossimo anno, l’azienda prevede una crescita del 32%, con ricavi compresi tra i 58 e i 61 miliardi di dollari. “Siamo entusiasti per il 2025. La nostra crescita continua ad essere robusta, e ci sono numerosi fattori che contribuiscono al nostro ottimismo”, ha detto Ricks.

Uno dei principali motori della crescita futura sarà tirzepatide, il farmaco per la gestione del diabete e la perdita di peso, che Ricks ha definito un’opportunità enorme per Eli Lilly. “Abbiamo almeno un decennio di crescita davanti a noi”, ha affermato con convinzione, “e siamo pronti a sbloccare continuamente nuove categorie terapeutiche”.

Inoltre, Eli Lilly sta espandendo il proprio portafoglio con nuove indicazioni, come il trattamento della sindrome delle apnee notturne e l’insufficienza cardiaca, nella prevenzione del diabete, oltre a nuovi mercati come la Cina e il Brasile. “Siamo pronti per un’espansione globale. La nostra strategia di distribuzione ci consente di essere ottimisti riguardo alla copertura assicurativa e all’adozione dei nostri farmaci”, ha aggiunto.

Rick ha parlato anche delle possibilità di espandere l’impiego delle incretine. Lilly mise in commercio un farmaco di questa classe già nel 2006.

Nel diabete che i GLP-1 sono sempre più utilizzati in seconda e terza linea, le possibilità dio espansione posso derivante dall’uso in prima linea che però non è ancora approvato.

È quindi naturale che il diabete sia un segmento a crescita più lenta. Attualmente rappresenta il 60% del volume, ma forse meno del 20% delle opportunità di crescita. D’altra parte le vere opportunità di crescita derivano dalla perdita di peso. Un ‘opportunità interessante è l’apnea del sonno, che potrebbe valere la metà del diabete e nella quale l’uso di questi farmaci è nulla. Quindi, Rick intravede un lungo margine di crescita dei volumi.

Inoltre, l’azienda ha avuto una serie di altre importanti risultati clinici e azioni regolatorie: l’approvazione di Kisunla per l’Alzheimer e di recente di Ebglyss per la dermatite atopica.

Investimenti in produzione e supply chain
Un altro aspetto centrale del piano strategico di Eli Lilly riguarda gli investimenti in capacità produttiva. Ricks ha evidenziato l’importante espansione della produzione di tirzepatide, che ha visto un aumento del 50% delle unità vendibili nella seconda metà dell’anno. Nonostante le sfide logistiche, la compagnia è riuscita a garantire un rifornimento adeguato, assicurandosi che non ci fossero problemi di approvvigionamento per i pazienti. “La gestione della catena di fornitura è una priorità per noi. Non vogliamo ripetere gli errori del passato”, ha dichiarato con fermezza.

Nel 2025, Eli Lilly prevede di aumentare ulteriormente la capacità produttiva con l’apertura di nuovi impianti, tra cui il sito di Concord in North Carolina, che entrerà in funzione nel 2025. “Siamo in una fase iniziale, ma siamo molto fiduciosi nel nostro piano di crescita e nell’impatto che avrà sulle nostre operazioni”, ha affermato Ricks.

Espansione della copertura e cambiamenti nelle politiche
Le nuove regolamentazioni, come quella promulgata dalla presidenza Biden a fine dicembre, propongono di includere i farmaci per l’obesità come trattamento per le malattie croniche in Part D, un passo che potrebbe ampliare notevolmente l’accesso a questi trattamenti. Tuttavia, questo dovrà essere confermato dall’amministrazione Trump.

Il mercato dei farmaci per l’obesità è influenzato da fattori di domanda e offerta. Sebbene molte persone siano persistenti nell’uso dei farmaci quando sono coperti da assicurazione, quelli che acquistano fuori dalla copertura tendono a essere meno costanti nell’assunzione. Ciò indica che una volta che questi trattamenti saranno universalmente assicurati, l’aderenza dei pazienti potrebbe essere più lunga rispetto ai farmaci cronici tradizionali.

Orforglipron: una nuova frontiera orale per l’obesità
Nel settore delle terapie per l’obesità, un’importante novità è l’imminente arrivo di orforglipron, un GLP-1 agonista attivo per via orale, con dati attesi a metà anno. Questo farmaco, che dovrebbe essere un’alternativa orale alle iniezioni di semaglutide e tirzepatide, promette di soddisfare una domanda crescente di trattamenti orali. La possibilità di ottenere farmaci orali senza limitazioni di approvvigionamento, come accade con le iniezioni, rappresenta un altro grande vantaggio per l’esperienza del consumatore. Inoltre, orforglipron potrebbe posizionarsi come un trattamento di prima linea per i pazienti con necessità di una perdita di peso moderata.

Retatrutide: il trattamento innovativo
Un altro trattamento interessante in fase di sviluppo è retatrutide, un farmaco a triplo meccanismo d’azione poiché è un agonista di GLP-1, GIP e glucagone. Destinato a pazienti con comorbidità legate all’obesità, questo farmaco potrebbe affrontare le esigenze di chi ha un BMI molto elevato, anche superiori a 40. L’auspicio dell’azienda è che retatrutide fornisca una soluzione efficace per coloro che necessitano di una maggiore perdita di peso, superando i limiti degli attuali trattamenti. I risultati sono attesi per il 2026 e potrebbero segnare una nuova era nel trattamento dell’obesità.

La frammentazione del mercato dell’obesità
Il mercato dei farmaci per l’obesità è destinato a frammentarsi ulteriormente, con l’emergere di trattamenti sempre più mirati in base al profilo del paziente. I farmaci potrebbero variare per velocità e dinamica di perdita di peso, tollerabilità e per la gestione del trattamento a lungo termine. Lilly si sta preparando a rispondere a queste esigenze, con numerosi altri programmi in fase di sviluppo. Con ben nove progetti in corso, l’azienda è ben posizionata per sfruttare le differenziazioni future del mercato.

Oltre l’obesità
Lilly sta investendo ulteriormente, con studi sui benefici di questi farmaci in altre patologie infiammatorie e neurologiche. Ad esempio, si stanno esplorando le potenzialità di retatrutide per trattamenti in ambito ortopedico e in malattie infiammatorie come l’artrite. Inoltre, Lilly sta valutando studi per il trattamento delle dipendenze, come alcolismo e tabagismo, e considera l’opportunità di espandere queste terapie ad altre aree, come le dipendenze da oppioidi, rispondendo così a una problematica di salute pubblica di grande rilevanza.

Sfide future e crescita sostenibile
Per Lilly, il 2025 e gli anni successivi richiedono una gestione equilibrata tra l’enorme opportunità rappresentata dal trattamento dell’obesità e il mantenimento di una strategia diversificata. Sebbene l’obesità rappresenti un’opportunità senza precedenti, Lilly sta cercando di non dipendere eccessivamente da questa area, puntando anche su oncologia, immunologia e neuroscienze. L’azienda intende continuare a crescere e diversificare il suo portafoglio, pur affrontando le sfide del mercato e le dinamiche politiche. La politica governativa, inclusi i cambiamenti normativi riguardanti l’obesità e la copertura sanitaria, avrà un ruolo cruciale nell’influenzare l’accesso ai trattamenti.

Lilly sta mirando a un equilibrio tra investimenti a breve termine e progetti di lungo periodo. L’inclusione di studi innovativi come la prevenzione dell’Alzheimer e le ricerche sulla Lp(a) dimostra la visione a lungo termine dell’azienda, che mira a influire in modo positivo sulla salute globale nei prossimi decenni. L’azienda sta anche esplorando opportunità per migliorare l’efficienza operativa e ridurre i costi, pur continuando a investire in nuovi trattamenti e tecnologie per soddisfare le esigenze future della medicina.