Il Fondo Vendramin esposto a Casa Carlo Goldoni. Un tesoro per il patrimonio teatrale veneziano fino al gennaio 2026
Il Fondo Vendramin esposto a Casa Carlo Goldoni. Un tesoro per il patrimonio teatrale veneziano: dalla nascita del Teatro San Luca, oggi Teatro Goldoni, fino a documenti autografi del celebre commediografo, attestazioni della nascita delle sue più famose commedie.
Il percorso espositivo di Casa di Carlo Goldoni, museo dedicato al celebre commediografo veneziano, si arricchisce di un nuovo, indispensabile tassello per raccontare la storia teatrale veneziana, e non solo, dal XVII al XIX secolo: attraverso l’esposizione di una selezione di documenti dal Fondo Vendramin provenienti dalla Biblioteca Teatrale della Casa Carlo Goldoni. Una preziosa raccolta composta da oltre 160 unità archivistiche, che include documenti datati tra il 1448 e il 1871 e che offre uno spaccato unico sul glorioso passato del Teatro di San Luca, uno degli antichi teatri veneziani più longevi, attivo fin dalla sua fondazione nel 1622 e ancora oggi in vita come Teatro Goldoni.
Non solo: si tratta di documenti di inestimabili per restituire, tra le molte vicende storiche, uno spaccato sulla vita e il lavoro teatrale di inizio Settecento, la gestione del teatro, i rapporti della famiglia Vendramin con compagnie, attori, in particolare Carlo Goldoni, nel felice periodo in cui vedono la luce le sue commedie più celebri.
La selezione in mostra rappresenta solo una parte di un archivio storico ben più vasto, circa 300 buste, con documenti dal XIV al XIX secolo, conservato oltre che nella Biblioteca Teatrale della Casa Carlo Goldoni, alla Biblioteca del Museo Correr. Sempre consultabile da studiosi e appassionati.
Un viaggio nella storia teatrale veneziana
Il Fondo Vendramin è quindi una risorsa imprescindibile per lo studio della cultura teatrale di Venezia e delle sue influenze sulla scena europea. Fra i materiali conservati si trovano documenti relativi alla fondazione e ai restauri del Teatro di San Luca; tra i documenti più significativi, l’atto che testimonia l’anno di fondazione del teatro, nel 1622 che riporta l’indicazione: di quel magazeno fare un teatro, per recitar commedie, nel qual promette spender ducati tre mille in circa, più o manco. Le firme in calce al documento sono tutte dei Vendramin e suggellano un passaggio tra cugini della proprietà di quel magazzino, in San Salvador, a fronte dell’impegno di farne un teatro.
Preziose e imprescindibili testimonianze sono anche i contratti originali tra Carlo Goldoni e il nobiluomo Francesco Vendramin, impresario del San Luca, insieme a circa trenta lettere autografe del commediografo.
Grazie a questa straordinaria collezione, è possibile approfondire non solo la produzione teatrale di Goldoni, ma anche il ruolo centrale che la famiglia Vendramin, iscritta al patriziato veneziano nel 1381, ha avuto nella storia dei teatri cittadini. I Vendramin, infatti, furono proprietari del teatro per oltre tre secoli, fino a quando il Comune di Venezia acquistò il complesso edilizio del Teatro San Luca nel 1956.
E ancora: centinaia di lettere e contratti di celebri comici del XVII e XVIII secolo, tra cui Antonio Sacchi e Giuseppe Imer; note di spesa, inventari, elenchi di proprietà, atti di cause legali e registri di commedie rappresentate.
Un impegno per il futuro
La valorizzazione del Fondo Vendramin è parte della missione di tutela e promozione del patrimonio culturale civico che comprende iniziative di digitalizzazione, esposizioni tematiche e attività didattiche saranno al centro di questo sforzo, con l’obiettivo di rendere l’archivio accessibile a studiosi, appassionati e nuovi pubblici.
Lo studio del Fondo Vendramin rappresentano un’occasione unica per comprendere le radici della tradizione teatrale veneziana, una tradizione che ha plasmato l’identità culturale della città e continua a ispirare il mondo intero afferma Chiara Squarcina, direttrice scientifica MUVE e responsabile Casa di Carlo Goldoni.
Nell’ottica di impegno di valorizzazione e divulgazione, tutti i giovedì e venerdì alle ore 11.30, la conservatrice Ilaria Peruzzet guiderà il pubblico alla scoperta del Fondo Vendramin con una visita al museo, alla mostra e alla Biblioteca di Casa Carlo Goldoni inclusa nel biglietto (la partecipazione è su prenotazione per informazioni: carlogoldoni.visitmuve.it)