Pfizer svela quali sono le priorità nell’anno in corso


Pfizer ha annunciato un ulteriore piano di efficienza di 1,5 miliardi di dollari tra il 2025 e il 2027, focalizzato sull’implementazione di tecnologie avanzate

Obesità: Pfizer fa avanzare danuglipron, uno dei suoi GLP-1 orali, in fase III e abbandona lotiglipron per problemi epatici

“Un anno fa, su questo stesso palco, esprimevo insoddisfazione per la performance di Pfizer nel 2023.” Con queste parole, Albert Bourla, Chairman e CEO di Pfizer, ha aperto il suo intervento alla 43rd Annual J.P. Morgan Healthcare Conference, sottolineando il netto miglioramento registrato nell’ultimo anno.

Bourla ha ricordato come nel 2023 avesse presentato un piano di svolta articolato in cinque priorità strategiche, tutte puntualmente raggiunte e, in molti casi, superate. Le priorità erano: oncologia con l’acquisizione di Seagen, trasformazione della macchina commerciale, massimizzazione dei nuovi prodotti, riduzione dei costi ed efficace allocazione del capitale.

L’integrazione di Seagen ha permesso a Pfizer di raddoppiare le proprie capacità di ricerca e sviluppo in oncologia, rendendola la terza azienda negli Stati Uniti per vendite in questo settore, dietro solo a quelle con in portafoglio gli inibitori PD-1. Bourla ha commentato: “Siamo molto soddisfatti di come si è evoluto questo percorso.”

Pfizer ha implementato un nuovo modello commerciale e rinnovato la leadership, con un impatto tangibile sulle performance di mercato. “Abbiamo superato significativamente le aspettative e guadagnato quote di mercato”, ha dichiarato Bourla.

Nel corso del 2024, Pfizer ha raggiunto l’obiettivo di ridurre i costi di 4 miliardi di dollari. Ha annunciato un ulteriore piano di efficienza di 1,5 miliardi di dollari tra il 2025 e il 2027, focalizzato sull’implementazione di tecnologie avanzate, incluso l’uso dell’IA, per migliorare la produttività e ridurre i costi operativi.

Parallelamente, l’azienda ha restituito oltre 7 miliardi di dollari agli azionisti nei primi nove mesi attraverso dividendi e ha ridotto il debito di 4,5 miliardi di dollari. Importanti cambiamenti sono avvenuti anche nel consiglio di amministrazione, con l’ingresso di due nuovi membri con un focus sulla creazione di valore per gli azionisti.

Un cambiamento chiave è stato la sostituzione del Chief Scientific Officer Mikael Dolsten, dopo 15 anni di servizio. Pfizer ha ristrutturato l’intera divisione di Ricerca e Sviluppo con l’obiettivo di incrementare efficienza e produttività.

Bourla ha concluso sottolineando che, se il 2024 è stato un anno di esecuzione, il 2025 sarà dedicato alla creazione di valore per gli azionisti attraverso l’espansione della pipeline, il miglioramento dei margini e l’eccellenza commerciale: “Rimaniamo focalizzati sull’esecuzione e sulla creazione di valore.”

Priorità di Pfizer per il 2025
Guardando al 2025, Bourla ha presentato le priorità strategiche che, pur mantenendo continuità con quelle del 2024, vedono un rinnovato focus sull’R&D: “Nel 2025, la nostra priorità numero uno sarà il progresso della pipeline e il miglioramento dell’efficienza della R&D.”

Le altre priorità per l’anno includono:

  • Espansione dei margini: Ottimizzazione dei processi aziendali e utilizzo di tecnologie avanzate, inclusa l’intelligenza artificiale, per ridurre i costi generali e migliorare l’efficienza produttiva.
  • Eccellenza commerciale: Focus sui settori di punta come oncologia, vaccini, cardiovascolare, emicrania e immunologia/infiammazione.
  • Allocazione del capitale: Continuazione della politica di dividendi crescenti, ulteriore riduzione del debito fino a un rapporto di 3,25 volte e reinvestimento nelle attività aziendali.

Bourla ha affermato che la nuova amministrazione Usa porterà “cambiamenti radicali”, con rischi e opportunità. Ha sottolineato che Pfizer si sta impegnando attivamente per influenzare le politiche in modo positivo, con un focus su “innovazione e accesso dei pazienti ai farmaci”, evidenziando la necessità di ridurre i costi a carico dei pazienti.

Bourla ha spiegato che Pfizer sta affrontando una riduzione di 1 miliardo di dollari nelle entrate a causa dell’Inflation Reduction Act (IRA), compensata parzialmente dalla crescita di nuovi prodotti e acquisizioni. Tra questi, Seagen e Nurtec mostrano performance solide, mentre Ibrance continua a incontrare sfide.

Perdita di esclusività (LOE)
Nel periodo dal ’25 al ’30 l’azienda dovrà affrontare un’ondata di LOE che ci costerà 17, 18 miliardi di dollari e che arriverà gradualmente nel ’26, ’27, ’28. Quindi i ricavi si ridurranno di 17, 18 miliardi di dollari.

I prodotti che l’azienda ha acquisito (Seagen in primis), prevede che porteranno 20 miliardi di dollari di ricavi entro il 2030. Quindi, più o meno, posso dire che i acquisiti compenseranno il prodotto LOE e forniranno un po’ di crescita.

Prospettive per il COVID e prodotti correlati
Bourla ha indicato una stabilità nelle vendite legate al COVID per il 2024 e il 2025, con Paxlovid e Comirnaty che si dovrebbero attestare sui 5-5,5 miliardi di dollari. Ha specificato che la domanda di Paxlovid è strettamente correlata ai picchi stagionali del virus, monitorati attraverso i livelli virali nelle acque reflue.

Vaccini
Pfizer ha delineato una strategia ambiziosa per i suoi vaccini, focalizzandosi su diverse aree chiave:

  • Vaccino contro il virus respiratorio sinciziale (RSV). L’azienda prevede un’espansione significativa del mercato internazionale per Abrysvo, con un focus sulle indicazioni per adulti e donne in gravidanza. Tuttavia, negli Stati Uniti si osserva una riduzione delle opportunità a causa delle raccomandazioni emesse dall’Advisory Committee on Immunization Practices (ACIP), che limitano il potenziale di crescita sul mercato domestico.
  • Prevnar: un pilastro nel mercato dei vaccini pneumococcici (PCV). Il vaccino Prevnar continua a dominare il mercato pediatrico, rappresentando circa due terzi dei ricavi complessivi nel segmento dei PCV. Si prevede che questa quota rimarrà stabile fino alla fine del decennio. Nel segmento adulto, che costituisce circa un terzo dei ricavi complessivi del PCV, l’azienda deve affrontare una crescente concorrenza. Negli Stati Uniti, la popolazione over 65 offre opportunità limitate, ma ciò potrebbe essere compensato dall’espansione delle indicazioni nella fascia di età 50-64 anni. A livello internazionale, si prospetta una crescita del mercato grazie all’introduzione graduale delle formulazioni PCV20 per adulti e bambini. Inoltre, l’azienda inizierà quest’anno lo sviluppo di un vaccino pneumococcico a 25 valenze, con l’inizio delle sperimentazioni cliniche previsto per il prossimo anno. Questo progetto rappresenta un ulteriore passo avanti in un programma di ricerca sui vaccini che si sviluppa da oltre tre decenni.
  • Vaccino contro il Clostridium difficile. L’azienda punta anche a sviluppare un vaccino innovativo per il Clostridium difficile, una malattia devastante che attualmente non dispone di un vaccino approvato. Questo batterio causa ogni anno circa 600.000 ricoveri ospedalieri e tra 50 e 60mila decessi. L’obiettivo è colmare una lacuna cruciale nella prevenzione di questa patologia, con il potenziale di salvare migliaia di vite e ridurre l’onere sui sistemi sanitari.

Alla domanda sulle potenziali modifiche alle politiche sui vaccini, Bourla ha espresso preoccupazione per alcune posizioni passate del Presidente-eletto, contrarie al consenso scientifico: “I vaccini sono l’intervento sanitario più efficace e conveniente dopo l’acqua potabile”. Ha ribadito l’importanza di collaborare con l’amministrazione per trovare punti di accordo, come la lotta contro il cancro, dove il Presidente-eletto ha mostrato grande interesse.

Sviluppi della pipeline
La dimensione economica complessiva della R&S di Pfizer si aggira intorno agli 11 miliardi di dollari o giù di lì, rappresentando il 18% del fatturato. Manterremo questo livello di investimenti. Ma abbiamo identificato significative opportunità di ottenere molte efficienze nella R&S e di ridurre i costi in diverse aree della nostra R&S, ma reinvestiremo tutto questo nella R&S.

Parlando dell’antiobesità sperimentale danuglipron (un anti GLP-1), Burla si è dimostrato molto prudente per non creare false aspettative. La casa farmaceutica aveva interrotto lo sviluppo  della formulazione di danuglipron due volte al giorno nel dicembre 2023 dopo aver riportato tassi di interruzione superiori al 50% in tutte le dosi studiate. Burda  ha confermato che l’azienda sta lavorando per una formulazione once a day, che dovrebbe avere una tollerabilità migliorata rispetto alla precedente, i cui dati di farmacocinetica saranno disponibili entro pochi mesi. Se tutto andrà bene la fase III partirà nella seconda parte dell’anno. Sarà dunque in competizione con Lilly, la prima ad arrivare sul mercato con un antiobesità once a day e poi a seguire gli altri concorrenti. Non è previsto lo sviluppo di GLP-1 per via iniettiva.

L’altro farmaco sul quale Burla si è soffermato è atirmociclib (PF-07220060). Si tratta di un inibitore selettivo di CDK4 con potenziale attività antineoplastica. Atirmociclib agisce inibendo il complesso CDK4/ciclinaD, che svolge un ruolo cruciale nel ciclo cellulare. E’ in fase di sperimentazione avanzata nel carcinoma mammario metastatico di seconda linea HR-positivo e HER2-negativo.

Ha poi accennato a Elrexfio (elranatamab) un anticorpo bispecifico sviluppato da Pfizer per il trattamento del mieloma multiplo recidivato o refrattario. Sono in corso quattro studi di fase III ed è studiato inizialmente per le forme triplo refrattarie. Ha come bersaglio l’antigene di maturazione delle cellule B (BCMA) sulla superficie delle cellule di mieloma e il CD3 sui linfociti T, mettendo insieme le cellule tumorali e le cellule immunitarie per potenziare la risposta immunitaria contro il tumore.

Nella tabella sottostante è evidenziata la pipeline dell’azienda e i principali programmi con le loro priorità.

Commentando la produttività della propria ricerca, Albert Bourla, ha detto che l’azienda ha ottenuto 13 approvazioni nel 2024 e un numero sostanzialmente uguale nel 2023.

Ha affermato che la capacità di sviluppo dell’azienda è di altissimo livello, sottolineando l’eccellenza della ricerca scientifica e delle capacità di sviluppo di nuove molecole. Tuttavia, ha riconosciuto la necessità di ridefinire le priorità aziendali.

Bourla ha citato la terapia genica come esempio di un’area in cui l’azienda ha investito molto, ma che non ha portato ai risultati sperati in termini di vendite tanto da essere abbandonata. Ha sottolineato l’importanza di concentrare gli sforzi su aree terapeutiche con un maggiore potenziale di successo, come l’oncologia.

Il CEO ha espresso fiducia nella nuova leadership, in particolare nelle figure di Chris Boshoff, che guiderà la divisione oncologica, e di Andrew Baum, il cui compito sarà quello di definire le priorità della pipeline e selezionare i progetti con il maggior potenziale di valore per i pazienti e gli azionisti.

Bourla ha concluso affermando che Pfizer possiede le competenze scientifiche e tecniche necessarie per eccellere, ma che è fondamentale migliorare la capacità di selezionare e perseguire le iniziative più promettenti.