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Psoriasi a placche: deucravacitinib efficace dopo 3 anni di cura

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Nelle persone affette da psoriasi a placche da moderata a grave il trattamento continuo con deucravacitinib fino a 3 anni ha mostrato un profilo di sicurezza coerente

Nelle persone affette da psoriasi a placche da moderata a grave il trattamento continuo con deucravacitinib fino a 3 anni ha mostrato un profilo di sicurezza coerente e una risposta clinica duratura, secondo i risultati di un’analisi aggregata degli studi di fase III pubblicata sulla rivista JAMA Dermatology.

I partecipanti agli studi di fase III POETYK PSO-1 e PSO-2 (entrambi di 52 settimane) ritenuti idonei, hanno avuto la possibilità di prendere parte allo studio POETYK non randomizzato a lungo termine (LTE) in corso. Nelle analisi precedenti la terapia con deucravacitinib aveva dimostrato il mantenimento dell’efficacia clinica e risultati coerenti fino a 2 anni, senza nuovi segnali di sicurezza.

«I dati a tre anni sono importanti per informare la comunità clinica in merito alla sicurezza e all’efficacia a lungo termine di un farmaco sistemico» hanno scritto gli autori guidati da April Armstrong, della divisione di dermatologia presso la University of California Los Angeles David Geffen School of Medicine. «In questa analisi presentiamo la sicurezza e l’efficacia a lungo termine di deucravacitinib per un periodo cumulativo di 3 anni (1 anno nei trial PSO-1 e PSO-2, 2 anni nello studio LTE)».

Analisi dei dati aggregati di tre studi clinici
Prima di prendere parte allo studio LTE, i partecipanti erano stati assegnati in modo casuale in rapporto 1:2:1 a ricevere deucravacitinib 6 mg una volta al giorno, placebo o apremilast 30 mg due volte al giorno. A quanti hanno deciso di passare allo studio LTE è stato somministrato deucravacitinib in aperto alla dose di 6 mg una volta al giorno.

L’analisi di efficacia durante lo studio LTE ha valutato la riduzione di almeno il 75% o il 90% rispetto al basale nello Psoriasis Area and Severity Index (PASI 75/90) e il raggiungimento di un punteggio di 0/1 (pelle libera o quasi libera da lesioni) nello static Physician Global Assessment (sPGA 0/1). In termini di sicurezza sono stati analizzati i risultati relativi a tutti i pazienti che hanno ricevuto almeno una singola dose di deucravacitinib.

Effetti collaterali ridotti o invariati e livelli elevati di efficacia fino a 3 anni
Tra i 1.519 soggetti trattati con almeno una dose del farmaco, 513 hanno mantenuto un trattamento continuo dall’inizio degli studi principali e sono entrati nella fase LTE.

Riguardo agli eventi avversi gravi (SAE), i tassi di incidenza aggiustati per l’esposizione (EAIR) per 100 anni-persona per gli eventi avversi (EA), le interruzioni dovute a EA correlati al trattamento e i decessi, si sono tutti ridotti o sono rimasti invariati nelle analisi a 1 e 3 anni. In particolare, le interruzioni erano pari a 4,4 rispetto a 2,4, i tassi di eventi avversi erano di 229,2 rispetto a 144,8, i SAE erano pari a 5,7 rispetto a 5,5 e i decessi erano pari a 0,2 rispetto a 0,3.

Inoltre gli EAIR per AE significativi ritenuti di interesse, come eventi cardiovascolari avversi maggiori, herpes zoster e malattie maligne, si sono mantenuti costantemente bassi e sono rimasti stabili nel corso del tempo.

Riguardo alle anomalie di laboratorio, che si verificano nella popolazione affetta da psoriasi anche dopo il trattamento con agenti sistemici, in questa analisi deucravacitinib non è stato associato a modifiche nei parametri ematologici, chimici o lipidici nel corso di 3 anni di trattamento, a eccezione di un lieve aumento non significativo dei livelli medi di trigliceridi in assenza di modifiche nei livelli medi di colesterolo LDL (segnalato anche durante il trattamento con altri agenti come gli anti-TNF e la ciclosporina).

Il trattamento a lungo termine con deucravacitinib ha mantenuto i tassi di risposta clinica dall’inizio della LTE fino a 3 anni (rispettivamente PASI 75 72,6% e 73,2%; PASI 90 45,6% e 48,1%; sPGA 0/1 58,1% e 54,1%). Nei pazienti con risposta PASI 75 alla settimana 16, i tassi di risposta si sono mantenuti dalla settimana 16 fino a 3 anni (settimana 148) (PASI 75 100%; PASI 90 57,8% e 60,0%; sPGA 0/1 84,1% e 62,8%). Lo stesso per i pazienti con risposta PASI 75 alla settimana 24 dalla settimana 24 fino a 3 anni (PASI 75 100%; PASI 90 63,3% e 60,4%; sPGA 0/1 83,0% e 64,5%).

«In questa analisi aggregata il trattamento con deucravacitinib ha dimostrato un profilo di sicurezza coerente per 3 anni, con tassi di AE e SAE ridotti o simili nel tempo. L’analisi ha anche evidenziato che i tassi di risposta clinica sono stati mantenuti a livelli elevati per 3 anni di terapia continua» hanno concluso gli autori. «Questi risultati supportano ulteriormente deucravacitinib come trattamento efficace e ben tollerato a lungo termine per i pazienti con psoriasi a placche da moderata a grave».

Referenze

Armstrong AW et al. Safety and Efficacy of Deucravacitinib in Moderate to Severe Plaque Psoriasis For Up to 3 Years: An Open-Label Extension of Randomized Clinical Trials. JAMA Dermatol. 2024 Nov 27. 

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