La Corte penale internazionale condanna le sanzioni di Trump


Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo con cui scattano severe sanzioni ai funzionari della Corte Penale internazionale

DONALD TRUMP

Le aveva promesse, e sono arrivate: il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo con cui scattano severe sanzioni ai funzionari della Corte Penale internazionale, accusata di “azioni illegittime e infondate contro Stati Uniti e Israele”.

L’ordinanza consentirà alle autorità statunitensi di congelare i beni e imporre divieti di viaggio a funzionari americani della Corte, e ai loro familiari, che collaborano alle inchieste, o hanno processi in corso contro cittadini degli Stati Uniti o di certi paesi alleati. Questo perché, accusa l’amministrazione americana, il tribunale dell’Aia avrebbe “abusato del suo potere”.

La mossa era stata annunciata prima della riconferma di Trump alla Casa Bianca, in risposta al mandato di arresto internazionale che i giudici dell’Aia hanno annunciato contro l’attuale primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e l’ex ministro della Difesa Yoav Gallant per presunti crimini di guerra e contro l’umanità commessi dal 7 ottobre 2023 nella Striscia di Gaza. La stessa misura scattò anche per un comandante di Hamas, Mohammed Daif, rimasto però ucciso in un raid.

LA CORTE RISPONDE

“La Corte penale internazionale condanna per l’ordine esecutivo emanato dagli Stati Uniti, che mira a imporre sanzioni ai suoi funzionari e a danneggiare il suo lavoro giudiziario indipendente e imparziale”. Così si legge in una nota pubblicata sul sito web della Corte dell’Aia, in risposta all’ordinanza siglata dal presidente Donald Trump.
“La Corte- si legge ancora- sostiene fermamente il suo staff e si impegna a continuare a fornire giustizia e speranza a milioni di vittime innocenti di atrocità in tutto il mondo, in tutte le situazioni che si presentano. Invitiamo i nostri 125 Stati membri, la società civile e tutte le nazioni del mondo a restare uniti per la giustizia e i diritti umani fondamentali”.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)