Fuori il nuovo album di the INFRAMEN, un power duo lo/fi-garage-noise che trae ispirazione da diverse realtà della scena underground americana ed europea
Un contenitore di idee, immagini e suoni distorti che, se scoperchiato, assale l’ascoltatore con incessanti ed impietosi ruggiti noise: questo è “ZERO GRAVITY TOILET”, l’immaginario fanta/lo-fi del nuovo lavoro discografico di the INFRAMEN, duo lo/fi-garage-noise formato da esponenti della controcultura barese, disponibile in digitale a partire da oggi per TheKidsAreAlright by Dcave records e distribuito da Digital Noises.
Un concept album che racconta di un viaggio onirico sulla Luna trasmesso in fascia protetta su una TV a bassa fedeltà, un viaggio che vuole scuotere l’udito e le menti di chi è assopito nel “già visto e già sentito”, utilizzando un linguaggio crudo e diretto, oscillando tra gli opposti, attraversando il desert rock delle lande desolate fino a giungere ad oasi space dance di sonorità più moderne.
Quattordici tracce che prendono il volo attraverso le rumorose frequenze di SOS di una base lunare in “Tycho I” ; proseguono con “Fuzz Aldrin”, brano dedicato a Buzz Aldrin, “il primo astronauta sulla Luna a farsela nelle braghe”. “Magnolia Caboobie Moonbase”, poi “UFO Generator” (avvistamenti UFO generati dalla mente di chi vuol vederli) e “Houston, We Are Drunk!”: “Houston, abbiamo un problema, siamo ubriachi…!”. Il successivo è “Crater Of Eternal Darkness” , lunga suite acida e cadenzata nell’oscurità delle lande lunari.
Le strane interferenze dallo spazio durante le registrazioni con “Tycho II” aprono la cavalcata noisy tra i detriti spaziali di “Space Junk”. Dopo “Moon Rabbit”, spazio ai ritmi ossessivi e visioni di mostri divoratori di pianeti di “Moon’s Made Of Green Cheese”. “I Promise You The Moon”, “Zero Gravity Toilet” (“si vocifera che questo brano sia stato registrato nel cesso di un autosilo”) e “Tycho III” con segnali anomali ed inquietanti da un lander abbandonato. Infine la bonus track “Moon’s Made of ADEICO Remix”, frutto della collaborazione con il musicista electro Adeico, chiudono questo viaggio spaziale