Pubblicate le linee guida per la digitalizzazione 3D delle collezioni museali


Le Linee guida per l’acquisizione 3D dei beni storico-artistici e museali sono redatte dall’Istituto di scienza e tecnologie dell’informazione (Cnr-Isti) e dall’Istituto di scienze del patrimonio culturale (Cnr-Ispc) del CNR

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L’attività di acquisizione 3D di beni storico – artistici e museali sarà supportata dalle Linee guida che definiscono metodologie e criteri standardizzati per affrontare meglio, nel processo della transizione digitale, la grande sfida posta dalla quantità e dalla varietà dei materiali presenti nelle collezioni museali nazionali. Le Linee guida per l’acquisizione 3D dei beni storico-artistici e museali redatte dall’Istituto di scienza e tecnologie dell’informazione (Cnr-Isti) e dall’Istituto di scienze del patrimonio culturale (Cnr-Ispc) del Consiglio nazionale delle ricerche, in collaborazione con l’Istituto centrale per la digitalizzazione del patrimonio culturale del Ministero della cultura, sono in fase di pubblicazione definitiva. Attualmente disponibili per un processo di consultazione pubblica sul sito https://partecipa.gov.it/processes/Linee-Guida-Digitalizzazione-3D , prima della loro pubblicazione definitiva come allegato del Piano nazionale di digitalizzazione del patrimonio culturale 2022-2023 (PND).

“Esse rappresentano un riferimento metodologico innovativo per la corretta pianificazione delle campagne di digitalizzazione 3D del nostro patrimonio e includono dettagliate indicazioni metodologiche e pratiche per la progettazione e l’esecuzione delle stesse, in vista dei grandi cantieri di digitalizzazione aperti presso i musei italiani, nell’ambito del Piano Nazionale della Digitalizzazione promosso dal PNRR e dalla Digital Library. Le Linee guida prevedono anche la documentazione dettagliata dei processi impiegati, al fine di rendere il più possibile trasparente la genesi dei modelli. Offrono inoltre indicazioni sul processing dei dati, sui formati, sulla metadatazione e sulle modalità di archiviazione, al fine di gestire correttamente l’intero ciclo di vita dei dati digitali, di aggiornarli e arricchirli nel tempo”, afferma Eva Pietroni, ricercatrice presso il Cnr-Ispc.

“Il documento propone esempi concreti di buone pratiche consolidate nel settore, che sfruttano pienamente le potenzialità tecnologiche attuali, così da riuscire a gestire la grande quantità e varietà dei materiali presenti nelle collezioni museali nazionali”, continua Marco Callieri, ricercatore presso Cnr-Isti. “Le linee guida promuovono la creazione di dati riusabili e interoperabili, contribuendo a un significativo avanzamento nella standardizzazione della digitalizzazione del patrimonio culturale”, conclude il ricercatore.