Nuove prospettive di cura per la demenza con corpi di Lewy


Dallo studio clinico esplorativo di fase 2 SHIMMER arrivano nuove prospettive di cura per la demenza con corpi di Lewy

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Lo studio clinico esplorativo di fase 2 SHIMMER ha dimostrato che CT1812, un antagonista oligomerico a piccole molecole, migliora significativamente gli esiti nei pazienti affetti da demenza con corpi di Lewy (DLB). Risultati superiori alle aspettative includono miglioramenti nei comportamenti, nella funzionalità, nella cognizione e nei movimenti, oltre a una riduzione dei sintomi neuropsichiatrici rispetto ai partecipanti che hanno ricevuto il placebo. I risultati saranno stati presentati ad Amsterdam nel corso dell’imminente International Lewy Body Dementia Conference (ILBDC).

Lo studio SHIMMER ha assegnato in modo casuale 130 pazienti con demenza con corpi di Lewy (DLB) lieve o moderata a ricevere una delle due dosi orali del farmaco sperimentale CT1812 o un placebo ogni giorno per un periodo di sei mesi. I risultati hanno evidenziato che i pazienti trattati con CT1812 hanno registrato una diminuzione del 91% delle fluttuazioni dell’attenzione e un rallentamento dell’82% nell’inventario neuropsichiatrico totale, accompagnato da una riduzione significativa dei sintomi di ansia, allucinazioni e altre forme di delirio.

Blocco all’accumulo di oligomeri di beta-amiloide nel cervello

CT1812 è un antagonista oligomerico a piccole molecole che agisce principalmente bloccando la formazione e l’accumulo di oligomeri di beta-amiloide (Aβ) nel cervello. Gli oligomeri di beta-amiloide sono considerati uno dei principali fattori patogenetici nella malattia di Alzheimer e nella demenza con corpi di Lewy (DLB).

Bloccando la formazione di questi oligomeri, CT1812 mira a ridurre l’infiammazione neuroinflammatoria e a proteggere le cellule nervose dai danni, migliorando così le funzioni cognitive e comportamentali nei pazienti affetti da DLB

Sicurezza e tollerabilità

Lo studio ha raggiunto il suo endpoint primario di sicurezza e tollerabilità. Inoltre, si è osservata una riduzione significativa del disagio dei caregiver, suggerendo che il trattamento potrebbe avere un impatto positivo duraturo sulla qualità della vita quotidiana dei pazienti e dei loro fornitori di cure.

«Questi risultati preliminari hanno superato le nostre aspettative e supportano il potenziale ampio di CT1812 nei disturbi neurodegenerativi» ha dichiarato Anthony Caggiano, direttore medico e capo della ricerca e sviluppo di Cognition Therapeutics. «Attendiamo con impazienza di presentare questi risultati ai prossimi incontri medici e di discuterli con la FDA in una riunione di fine fase 2».

James E. Galvin, direttore del Comprehensive Center for Brain Health presso l’Università di Miami e investigatore principale nello studio SHIMMER, ha sottolineato: «I risultati di questo studio esplorativo di fase 2 hanno dimostrato che CT1812 potrebbe avere un impatto significativo e positivo sui pazienti con DLB su più misure di performance cognitiva, comportamentale, motoria e funzionale. La demenza con corpi di Lewy (DLB) è una malattia complessa caratterizzata da una vasta gamma di sintomi. I risultati di questo studio indicano che il CT1812 mostra promettenti effetti terapeutici sui pazienti affetti da DLB, offrendo un potenziale beneficio sia per i pazienti stessi che per chi li assiste».

Prospettive future

Lisa Ricciardi, presidente e amministratore delegato di Cognition Therapeutics, ha affermato: «Con i risultati degli studi SHIMMER e SHINE, siamo fiduciosi nell’attività clinica di CT1812, dato che ha dimostrato un’ampia attività neurologica e neuroprotettiva nella DLB e nella malattia di Alzheimer».

«Le persone affette da queste malattie, in particolare la DLB, hanno poche opzioni terapeutiche che portano a una cascata di sintomi dolorosi per l’individuo e i loro caregiver» ha aggiunto. Siamo ansiosi di continuare lo sviluppo di CT1812 negli studi clinici di fase avanzata con la speranza di fornire una pillola giornaliera che possa trattare queste devastanti condizioni neurodegenerative».