Dan M. Mrejeru nelle librerie con un nuovo saggio


La Creazione, l’Ascesa e il Futuro dell’Uomo Parlante di Dan M. Mrejeru: un viaggio nei meandri dell’evoluzione e della regressione umana

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La nuova uscita della Creazione, l’Ascesa e il Futuro dell’Uomo Parlante propone quattro nuovi capitoli, che rappresentano il fulcro centrale del messaggio dell’autore e danno completezza alla vasta raccolta di studi, ricerche ed articoli che da sempre caratterizza tutte le edizioni del libro.

In ogni capitolo, Dan Mrejeru ripercorre le tappe salienti dell’evoluzione umana, avvenuta circa 23.000 anni fa, e attraverso la brillante esposizione di concetti a metà strada tra neuroscienza e geologia, mostra come l’Umanità si sia evoluta in maniera sincrona con i grandi cataclismi che hanno segnato e sconvolto il pianeta Terra fin dalla sua creazione.

Tutto il caos generato dal geomagnetismo, è stato, in realtà, alla base dell’ordine che ha indotto lo sviluppo dei neuroni nei primi ominidi. Sorprende, inoltre, conoscere che lo stress ossidativo, quello stesso stress che oggi viene ritenuto colpevole di molti mali, all’inizio abbia contribuito alla formazione del cervello umano.

Complesse reti neuronali si sono man mano evolute portando l’Uomo a maturare capacità cognitive, come il pensiero, l’interpretazione della realtà, le emozioni e la parola. È da questo ultimo evento e scenario, che l’autore conia un nuovo termine, definendo l’Homo Sapiens, Homo Loquens, cioè Uomo Parlante.

Parola e comunicazione hanno forgiato e plasmato la razza umana e la sua stessa evoluzione, portandola ad avere anche innate capacità di adattamento. Pensiero lineare, non lineare e complessità sono solo alcuni dei termini che si apprendono durante la lettura, intendendo per linearità, la mente razionale, mentre per non linearità, la mente creativa e artistica, quella delle grandi invenzioni che hanno cambiato per sempre il corso della Storia.

La specie umana, secondo l’autore, non si è mai arresa, ha sempre affrontato e risolto problemi anche molto complessi. Ciò che chiamiamo “complessità” diviene, dunque, un’opportunità di crescita e di evoluzione collettiva.

Gli uomini delle origini si spostavano, migravano, si adattavano e collaboravano. Molto forte era allora il senso di comunità. Come si è passati, quindi, dal collettivismo all’individualismo? Il volume, dal 10 dicembre disponibile anche in Italia, fornisce risposte eloquenti a molte domane, inclusa questa.

Nei capitoli della quinta edizione, tra l’altro, le risposte riguardano molteplici argomenti, perché si parla anche del crollo del matriarcato e del perché il colonialismo prenda piede e si sviluppi solo in Occidente.

Ogni informazione, corredata da citazioni di esperti, ben organizzate all’interno del testo e senza distrazioni da note a piè di pagina, trasporta il lettore in un mondo che non è solo scienza, ma anche storia. Una storia avvincente che ci conduce fino ai giorni nostri, dove il meccanismo dell’evoluzione umana sembra essersi inceppato, dove l’intelligenza artificiale domina su tutto e tutti, dove la parola e la comunicazione si fanno sempre più piatte e dove prevale sempre e solo l’egoismo dei singoli.

Il futuro dell’uomo che parla diviene, in realtà, il tempo della non comunicazione, di un mondo segnato dal silenzio delle emozioni e dalle grandi malattie mentali. La notizia curiosa, svelata nei vari capitoli, è che le malattie mentali hanno iniziato a diffondersi dopo l’esplosione della bomba atomica. Causa, a sua volta, di massicce emissioni di carbonio 14. Al contrario, nella preistoria, il suddetto isotopo diede un forte contributo allo sviluppo del cervello, alla stessa maniera del già citato paradosso dello stress ossidativo.

Ciò che in passato ha favorito la nascita dell’intelligenza umana, oggi la distrugge. O forse è anche colpa di qualcos’altro. Perché, come giustamente viene riportato nel libro, “siamo sommersi da un oceano di informazioni, che invece di promuovere la conoscenza, la uccide”.

Quest’epoca segnerà il ritorno dell’Uomo Scimmia? Agli appassionati di scienza e ai fan di Piero Angela, l’arduo compito di scoprirlo.