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Nelle librerie in italiano “Due brave sorelle” di Jean Potts

nicoletta manni

Grazie a Edizioni Le Assassine dal 13 febbraio per la prima volta in italiano arriva nelle librerie “Due brave sorelle” di Jean Potts

Marcia e Lucy sono due sorelle. Vivono con un padre egoista e tirannico, un medico che ha il suo studio al pianterreno di un edificio di New York di proprietà della famiglia. Sebbene non abbiano una vita che si possa dire allegra, hanno però una tranquillità economica data proprio da quella casa, dove sono nate e dove hanno sempre vissuto. Un tardo pomeriggio si ritrovano a origliare i discorsi del padre, che sta progettando di sposare al più presto Pam, la sua infermiera, mentre il destino delle figlie sembra essere l’ultimo dei suoi pensieri. Marcia e Lucy stanno così per perdere l’unica sicurezza che possiedono: la loro casa. Marcia che ha un lavoro pare più in grado di affrontare la situazione, mentre Lucy, che è sempre rimasta a casa a prendersi cura del padre, sembra ricevere il colpo maggiore. Quasi subito nasce in loro l’idea di commettere un omicidio. Prima pensano di eliminare Pam, ma poi la soluzione più efficiente risulta quella di uccidere il padre. Non c’è tempo. Dopo una serie di goffi progetti, quando alla fine sono pronte per farlo, il piano va a monte, perché il destino interviene a loro favore.

Tutto risolto? No. In un crescendo di ossessioni, stupidi errori, sospetti e paure ingiustificate la storia precipita. Le sorelle si espongono al punto da essere ricattate. Eppure, non hanno ucciso nessuno, hanno solo pensato di farlo.

«Appena chiuso questo romanzo sono corsa a cercare qualche immagine dell’autrice, per l’esigenza fortissima di darle un volto, dopo essere stata stretta nelle spire della sua scrittura. Come sempre capita non ho trovato nessuna corrispondenza tra la serena normalità e il sorriso tenue di una pacata signora nata in Nebraska nei primi anni del secolo scorso, e l’entomologa impegnata a sezionare come insetti le due protagoniste della storia. Il loro animo, intendo, i moti vorticosi del desiderio che può diventare letale anche quando non soddisfatto. Forse soprattutto in quei casi, in risposta al motto che predica “attento a ciò che desideri, perché potrebbe realizzarsi” e – aggiungo io – questo potrebbe non piacerti. Le due sorelle Marcia e Lucy sono donne già fatte eppure rimaste figlie, incatenate a un padre incombente come un’ombra lunga e solida che le schiaccia al suolo. La Potts mette per primo lui sotto una lente impietosa, attualissima e critica. È un uomo che domina e nello stesso tempo blandisce, un despota (Marcia lo chiama Sua Altezza) che però sbava davanti alle moine di una infermiera giovane e procace. È un affascinante esemplare di insetto maschio con mandibole forti, che spezzano regolarmente i sogni delle figlie. Loro, invece, sono rispettivamente un insipido bruco, che diventerà farfalla a modo suo nell’evolversi della vicenda, e un attraente ragno pavone che danza spavaldo davanti alle sue vittime, però nascondendo una fragilità tacitata solo da drink terapeutici.» Dalla prefazione di Letizia Vicidomini

Jean Potts è nata nel 1910 ed è morta nel 1999. Dopo aver lavorato come insegnante e giornalista, si trasferisce dal Nebraska a New York, dove scopre la sua vocazione di scrittrice. Pubblica racconti per diverse riviste, tra cui Collier’s, McCall’s, Cosmopolitan, Redbook, Ellery Queen’s Mystery Magazine, Alfred Hitchcock’s Magazine e Women’s Day. Con un suo romanzo vince il prestigioso Edgard Award nel 1954. Pubblica in tutto 14 romanzi che sono stati tradotti in diverse lingue.

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