Nei pazienti con herpes zoster acuto o nevralgia post-erpetica, il dolore persistente è associato a una maggiore intensità del dolore
Secondo i risultati di uno studio retrospettivo condotto in Cina, pubblicati su Frontiers in Medicine, nei pazienti con herpes zoster acuto o nevralgia post-erpetica, il dolore persistente è associato a una maggiore intensità del dolore.
Il virus della varicella-zoster (VZV) si trasmette tramite goccioline respiratorie e contatto diretto. Quando riattivato, causa l’herpes zoster (HZ), caratterizzato da risposte immunitarie e infiammatorie intorno ai nervi, provocando dolore intenso.
L’HZ, spesso accompagnato da un’eruzione dolorosa, può evolvere in nevralgia post-erpetica (PHN), definita come dolore dermatomico che persiste per almeno 90 giorni dopo l’eruzione acuta. Senza vaccinazione, il rischio di sviluppare HZ è del 30%.
Il dolore da HZ e PHN compromette gravemente la qualità della vita, il funzionamento fisico e il benessere psicologico; la nevralgia post erpetica è spesso refrattaria ai trattamenti standard e per tale motivo diventa cronica e resistente ai trattamenti standard con conseguente disabilità a lungo termine.
La gestione efficace del dolore, che include la durata e l’intensità, è cruciale poiché il dolore prolungato o intenso può ridurre l’efficacia delle terapie e influenzare negativamente la salute mentale e fisica.
Nonostante l’importanza di comprendere il dolore da herpes zoster per prevenire la progressione verso la nevralgia post-erpetica, il rapporto tra durata e intensità del dolore rimane poco chiaro.
Questo studio esplora tale relazione, ipotizzando che il dolore persistente sia associato a un’intensità maggiore rispetto a quello intermittente, fornendo spunti per strategie di gestione mirate e migliorando gli esiti clinici.
Lo studio
Tra gennaio 2019 e febbraio 2024, 997 pazienti con dolore associato a herpes zoster (HZ) sono stati arruolati in uno studio per esaminare il legame tra durata e intensità del dolore. Dopo l’esclusione di 111 casi con trattamenti ripetuti, 44 con dati mancanti sul dolore pre-trattamento e 2 con caratteristiche di durata del dolore mancanti, l’analisi finale ha incluso 840 pazienti.
L’intensità del dolore è stata misurata con la Numerical Rating Scale (NRS-11), e la durata del dolore è stata classificata come intermittente o persistente. La maggior parte dei partecipanti presentava dolore intermittente (n=630), mentre una minoranza soffriva di dolore persistente (n=210).
Modelli di regressione multivariata sono stati utilizzati per valutare l’associazione tra durata e intensità del dolore, aggiustando i risultati per possibili fattori confondenti.
I risultati principali hanno evidenziato che il punteggio medio del dolore sulla scala NRS-11 (Numerical Rating Scale) era di 4,9±1,3, con differenze significative tra i gruppi: 4,7±1,3 per il dolore intermittente e 5,4±1,3 per il dolore persistente (p<0,001).
Tra le caratteristiche demografiche e cliniche, il BMI differiva significativamente tra i gruppi (p=0,002): l’analisi delle correlazioni ha mostrato una relazione significativa tra la durata del dolore e i punteggi NRS-11. Il dolore persistente era associato a punteggi NRS-11 più elevati (β=0,74, IC 95% 0,54-0,94, p<0,0001).
Altri fattori correlati all’intensità del dolore includevano: tipo di dolore (ad esempio formicolio), età, stato di fumatore, BMI, livelli di albumina, emoglobina, proteina C-reattiva (CRP), cistatina C e conta dei globuli bianchi (p<0,05).
Anche dopo aver aggiustato per variabili come età, BMI, stato di fumatore, tipo di dolore, e marcatori infiammatori (albumina, CRP, cistatina C, ecc.), il dolore persistente è rimasto significativamente associato a punteggi NRS-11 più elevati (β=0,72, IC 95% 0,51-0,92, p<0,001).
Ulteriori aggiustamenti per genere, stato civile, uso di alcol e comorbidità non hanno alterato i risultati (β=0,71, IC 95% 0,51-0,91, p<0,001).
Analisi per sottogruppi
Nei pazienti con HZ, il dolore persistente era associato a punteggi NRS-11 significativamente più alti rispetto al dolore intermittente (β=0,71, IC 95% 0,45-0,96, p<0,001).
Nei pazienti con PHN, l’associazione era ancora più marcata (β=0,76, IC 95% 0,40-1,13, p<0,001).
Nei sottogruppi, il dolore persistente ha mostrato una maggiore intensità sia nei pazienti con herpes zoster acuto sia in quelli con nevralgia post-erpetica. Inoltre, dai dati emerge anche che marcatori infiammatori come la proteina C-reattiva e il conteggio dei globuli bianchi sono risultati positivamente correlati con l’intensità del dolore.
Gli autori evidenziano che l’identificazione e il trattamento precoce del dolore persistente possono migliorare la gestione del dolore e prevenire l’evoluzione verso condizioni croniche debilitanti.
Servono ulteriori conferme da studi multicentrici e prospettici, ma i dati sottolineano l’importanza di includere la durata del dolore nelle valutazioni cliniche e nei piani di trattamento per migliorare la sua gestione.
.Liu Wang et al., The relationship between pain duration characteristics and pain intensity in herpes zoster-related pain: a single-center retrospective study Front Med (Lausanne). 2024 Nov 7:11:1466214.
leggi