Esposizione gestazionale ai FANS associata a un aumento del rischio di malattia renale cronica


Secondo uno studio pubblicato su JAMA Pediatrics, l’esposizione gestazionale ai FANS è associata a un aumento del rischio di malattia renale cronica (MRC) nei bambini

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Secondo uno studio pubblicato su JAMA Pediatrics, l’esposizione gestazionale ai FANS è associata a un aumento del rischio di malattia renale cronica (MRC) nei bambini, sebbene tale associazione non sia stata riscontrata nei confronti tra fratelli.

Uso di FANS in gravidanza
I farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), come l’indometacina, inibiscono la sintesi delle prostaglandine e possono ridurre le contrazioni uterine per ritardare il parto pretermine. Tuttavia, la Food and Drug Administration (FDA) statunitense raccomanda di evitare l’uso di FANS dopo la ventesima settimana di gravidanza a causa del rischio di danni renali e chiusura prematura del dotto arterioso nel feto.

Le cicloossigenasi (COX)-1 e COX-2 sono isoenzimi chiave nella sintesi delle prostaglandine e svolgono ruoli complementari nelle funzioni fisiologiche. Al momento, la sicurezza dell’inibizione selettiva delle COX in relazione agli esiti renali a lungo termine nei bambini esposti ai FANS durante la gravidanza rimane incerta.
Le persone in gravidanza usano comunemente i FANS come analgesici, e il loro utilizzo è aumentato costantemente nei paesi occidentali tra il 1993 e il 2013. Circa l’84% delle persone in gravidanza ha dichiarato di aver utilizzato FANS da banco durante il primo trimestre.

La malattia renale cronica (MRC) è un problema di salute pubblica globale che colpisce più del 10% della popolazione mondiale. La formazione dei nefroni umani avviene approssimativamente tra la quinta e la trentaseiesima settimana di gestazione. L’esposizione a condizioni ambientali materne avverse durante lo sviluppo fetale può aumentare il rischio di MRC nella vita adulta. È quindi cruciale affrontare l’uso di farmaci nefrotossici durante la gravidanza per tutelare la salute sia materna che fetale.

Nefrotossicità fetale e FANS, lo studio
Per approfondire le conoscenze relative alla nefrotossicità fetale indotta dai FANS, questo studio, condotto dal dott. You-Lin Tain del Kaohsiung Chang Gung Memorial Hospital e del Chang Gung University College of Medicine di Taiwa e colleghi, si è proposto di valutare l’associazione tra l’esposizione ai FANS nei diversi trimestri di gravidanza e il rischio di MRC nell’infanzia.
Caratteristiche della coorte dello studio e associazioni tra esposizione gestazionale ai FANS e MRC infantile

Lo studio ha analizzato 680.696 bambini nati da gravidanze singole, a Taiwan tra il 1° gennaio 2007 e il 31 dicembre 2017, con un follow-up fino al 31 dicembre 2021, di cui 163.516 (24,0%) nati da gravidanze singole le cui madri avevano utilizzato almeno una prescrizione di FANS durante la gravidanza.
L’età media delle madri era di 31,25 anni, con il 66,2% di loro di età compresa tra 25 e 35 anni. I dati demografici e clinici erano comparabili tra i gruppi esposti e non esposti ai FANS. Nel campione complessivo, il 52,5% dei bambini era di sesso maschile, il 7,1% era nato prima delle 37 settimane di gestazione e il 6,7% aveva un basso peso alla nascita (<2,5 kg).
Tra i 163.516 bambini esposti ai FANS: il 61,1% delle madri li ha utilizzati nel primo trimestre, il 33,0% nel secondo e il 26,6% nel terzo; il farmaco più usato era il diclofenac (42,9%), seguito da acido mefenamico (35,6%) e ibuprofene (20,4%).

Esiti sui reni dei bambini
Il follow-up mediano è stato di 9,75 anni. Complessivamente, 10.547 bambini (1,6%) hanno sviluppato malattia renale cronica (MRC), con un tasso di rischio attribuibile di 1,79 per 1.000 anni-persona nel gruppo esposto ai FANS rispetto a 1,61 nel gruppo non esposto. L’associazione tra esposizione gestazionale ai FANS e MRC è risultata significativa (HR ponderato: 1,10), con un rischio lievemente più alto per le femmine (HR: 1,17).

Esposizione in diverse fasi della gravidanza
I rischi erano più alti per: secondo trimestre (HR: 1,19); terzo trimestre (HR: 1,12)
L’esposizione tardiva (≥20 settimane) mostrava un rischio maggiore (HR: 1,17) rispetto a quella precoce (<20 settimane).
FANS specifici e rischio di MRC
L’esposizione a ibuprofene (HR: 1,11), diclofenac (HR: 1,14) e ketorolac (HR: 1,21) era significativamente associata a un aumento del rischio. Le associazioni più forti sono state osservate per indometacina e ketorolac nel primo trimestre, acido mefenamico e diclofenac nel secondo trimestre e ibuprofene nel terzo trimestre.
Nell’analisi delle coppie di fratelli con esposizione discordante, non è stata trovata un’associazione significativa tra esposizione ai FANS e MRC, suggerendo che altri fattori potrebbero influire sui risultati osservati.

Questo studio ha rilevato che molti neonati sono stati esposti ai FANS durante il secondo o terzo trimestre di gravidanza, associati a un moderato aumento del rischio di MRC infantile. Il rischio variava in base al tipo di FANS e al momento dell’esposizione; l’esposizione tardiva ai FANS evidenzia un rischio maggiore del 12-19%, legato allo sviluppo dei nefroni. I FANS, attraversando la placenta, inibiscono la sintesi delle prostaglandine e compromettono lo sviluppo renale fetale.

I risultati evidenziano la necessità di cautela nell’uso di indometacina e ketorolac nel primo trimestre, acido mefenamico e diclofenac nel secondo trimestre e ibuprofene nel terzo trimestre per garantire la sicurezza renale del bambino. L’uso di questi FANS dovrebbe essere limitato a casi in cui un’attenta valutazione dei benefici e dei rischi lo giustifichi, sia per la madre che per il feto. Studi futuri dovrebbero approfondire il ruolo specifico dei fattori genetici e ambientali nello sviluppo renale durante le diverse fasi della gravidanza.

You-Lin Tain et al., Gestational Exposure to Nonsteroidal Anti-Inflammatory Drugs and Risk of Chronic Kidney Disease in Childhood. JAMA Pediatr. 2024 Dec 23.
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