Dermatite atopica: tralokinumab una volta al mese è dosaggio più efficace


Dermatite atopica:  il passaggio alla somministrazione di tralokinumab ogni 4 settimane si è rivelato un’efficace schema di somministrazione per il mantenimento

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Nella maggior parte dei pazienti che hanno raggiunto un controllo stabile della dermatite atopica per 4 settimane consecutive con tralokinumab al regime di dosaggio standard ogni 2 settimane, il passaggio alla somministrazione ogni 4 settimane si è rivelato un’efficace schema di somministrazione per il mantenimento, secondo i risultati di uno studio pubblicato sul British Journal of Dermatology (BJD).

Tralokinumab è stato approvato come terapia di mantenimento per la dermatite atopica da moderata a grave con uno schema di dosaggio una volta ogni 2 o 4 settimane. Dato che al momento non sono disponibili linee guida sulla riduzione graduale della dose delle terapie biologiche tra i pazienti con dermatite atopica, in questo studio i ricercatori miravano a stabilire l’efficacia del passaggio a uno schema di dosaggio meno frequente per tralokinumab.

Analisi degli studi di fase III ECZTRA 1 e 2 
In questa analisi post hoc degli studi ECZTRA 1 e 2 è stato utilizzato un approccio di apprendimento automatico per identificare i predittori per il mantenimento di una malattia stabile con tralokinumab somministrato ogni 4 settimane. Negli studi originali, i pazienti con malattia da moderata a grave sono stati assegnati in modo casuale in un rapporto 3:1 a ricevere per 16 settimane tralokinumab 600 mg il giorno 0 seguito da tralokinumab 300 mg ogni 2 settimane oppure placebo.

Coloro che hanno raggiunto una malattia stabile (N=337) sono stati assegnati in modo casuale in un rapporto 2:2:1 a ricevere tralokinumab 300 mg ogni 2 (n=130) settimane, ogni 4 (n=134) settimane oppure placebo (n=73) per 36 settimane aggiuntive. La malattia stabile è stata definita da un punteggio IGA di 0/1 o da un miglioramento di almeno il 75% nell’Eczema Area and Severity Index (EASI 75).

I partecipanti sottoposti al regime di dosaggio di 2 settimane, 4 settimane e placebo erano di sesso maschile rispettivamente per il 56,9%, 50,7% e 56,2%, avevano un’età media di 37,1, 38,9 e 38,3 anni, il 72,3%, il 56,0% e il 61,6% aveva una malattia moderata in base al punteggio IGA moderata e i punteggi EASI medi erano 27,6, 27,7 e 29,0.

Risposta mantenuta nella maggior parte dei pazienti con malattia stabile
Tralokinumab ogni 4 settimane si è rivelato un regime di dosaggio efficace per la maggior parte dei pazienti che, con il regime di dosaggio standard ogni 2 settimane, hanno raggiunto un controllo stabile della malattia, ovvero un punteggio IGA di 0/1 e prurito da assente a lieve per 4 settimane consecutive.

La malattia si è mantenuta stabile fino alla settimana 52 nel 56,2% dei pazienti che hanno ricevuto il trattamento continuato con tralokinumab ogni 2 settimane (P<0,001) e nel 50,0% di quanti sono passati al dosaggio mensile (P=0,003) rispetto al 27,4% dei soggetti trattati con placebo.

I migliori predittori per il mantenimento di una malattia stabile entro la settimana 52 sono stati un punteggio IGA più basso (76,1%) e una scala di valutazione numerica (NRS) del peggior prurito giornaliero inferiore a 3 (56,5%) alla settimana 16.

La percentuale di pazienti che hanno raggiunto un punteggio IGA di 0/1 (72,0% vs 50,0%) e un punteggio del prurito inferiore a 3 (80,0% vs 72,2%) alla settimana 16 e che hanno mantenuto la risposta alla settimana 52 è stata più alta con tralokinumab ogni 2 settimane rispetto a ogni 4 settimane. Tuttavia i tassi di IGA 0/1 (72,0% vs 72,2%) e di prurito inferiore a 3 (76,0% vs 77,8%) alla settimana 52 tra coloro che hanno mantenuto la risposta dalle settimane 12 a 16 erano simili per tralokinumab somministrato rispettivamente ogni 2 e 4 settimane. I tassi di risposta alla settimana 52 differivano quando si raggiungeva IGA 0/1 e un prurito inferiore a 3 alla sola settimana 12, indicando che il mantenimento di una risposta stabile era un migliore predittore di una risposta a lungo termine rispetto al raggiungimento di una risposta precoce.

Nel sottogruppo di pazienti che hanno perso la risposta a tralokinumab somministrato ogni 4 settimane, il 94,6% è tornato ad avere una malattia stabile entro la settimana 20 se trattati con tralokinumab ogni 2 settimane in aggiunta a corticosteroidi topici opzionali.

Tra i limiti dello studio vi sono il disegno post hoc e le piccole dimensioni del campione. Inoltre, i dati suggeriscono che 16 settimane potrebbero essere un tempo troppo limitato per valutare l’effetto completo del farmaco.

«Tralokinumab ogni 4 settimane è un regime di dosaggio efficace per la maggior parte dei pazienti che, con lo schema standard ogni 2 settimane, hanno raggiunto un controllo stabile della malattia, come dimostrato da una cute senza lesioni o quasi e da un prurito assente o lieve per 4 settimane consecutive» hanno concluso gli autori.

Referenze

Weidinger S et al. Predicting success with reduced dosing frequency of tralokinumab in patients with moderate-to-severe atopic dermatitis. Br J Dermatol. 2024 Dec 5:ljae439. 

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