L’uso di anticorpi monoclonali anti-CGRP (calcitonin gene-related peptide) non è associato a un aumento del rischio di eventi cardiovascolari in anziani con emicrania
Un recente studio pubblicato su “JAMA Neurology” ha dimostrato che l’uso di anticorpi monoclonali anti-CGRP (calcitonin gene-related peptide) non è associato a un aumento del rischio di eventi cardiovascolari (CVD) negli anziani con emicrania.
Lo studio, condotto tra il 2018 e il 2020, ha analizzato i dati di beneficiari del programma Medicare di età pari o superiore a 18 anni con emicrania. I risultati sottolineano l’importanza della sicurezza cardiovascolare degli anticorpi anti-CGRP come opzione terapeutica per l’emicrania.
Studio retrospettivo di coorte sequenziale
I ricercatori hanno condotto uno studio retrospettivo di coorte sequenziale, esaminando i dati di Medicare da maggio 2018 a dicembre 2020. Questo approccio ha permesso di evitare bias legati all’introduzione di nuovi farmaci e a variazioni temporali dovute alla pandemia di COVID-19.
Sono stati inclusi beneficiari del programma Medicare di età pari o superiore a 18 anni con emicrania che avevano iniziato il trattamento con anticorpi monoclonali anti-CGRP o onabotulinumtoxinA. Sono stati esclusi i pazienti con una storia di infarto miocardico, ictus, cefalea a grappolo, cancro maligno o ricoveri in hospice nel corso dell’anno precedente l’inizio del trattamento.
Tra i pazienti idonei, 5.153 hanno iniziato l’uso di anticorpi anti-CGRP (età media 57,8 anni; 84% donne) e 4.000 hanno iniziato l’uso di onabotulinumtoxinA (età media 61,9 anni; 84% donne).
L’outcome primario era la prima occorrenza di un evento cardiovascolare composito, inclusi infarto miocardico o ictus. Gli outcome secondari includevano crisi ipertensiva, rivascolarizzazione periferica e fenomeno di Raynaud.
Per confrontare gli esiti tra i due gruppi di trattamento, sono stati utilizzati modelli di Cox proporzionali ponderati per la probabilità inversa di trattamento.
Assenza di differenze significative rispetto al gruppo di confronto attivo
L’uso di anticorpi anti-CGRP non è stato associato a un aumento significativo del rischio di eventi cardiovascolari compositi (infarto miocardico o ictus), con un rapporto di rischio aggiustato (aHR) di 0,88 (IC 95%, 0,44-1,77).
Non sono emerse differenze di rischio significative anche valutando separatamente gli outcome cardiovascolari. Inoltre, non sono state riscontrate differenze significative nel rischio di crisi ipertensiva (aHR, 0,46; IC 95%, 0,14-1,55), rivascolarizzazione periferica (aHR, 1,5; IC 95%, 0,48-4,73) o fenomeno di Raynaud (aHR, 0,75; IC 95%, 0,45-1,24) tra i gruppi di trattamento.
Le analisi di sottogruppo, stratificate per età e presenza di CVD preesistenti, hanno confermato rischi comparabili per gli eventi cardiovascolari compositi tra i due gruppi.
Implicazioni pratiche e future ricerche
Secondo gli investigatori, «dato che molti altri farmaci per l’emicrania, come i triptani, presentano controindicazioni cardiovascolari e che l’uso off-label di farmaci preventivi orali spesso comporta significativi effetti avversi e problemi di tollerabilità, dimostrare la sicurezza cardiovascolare degli anticorpi anti-CGRP, nonostante il rischio teorico, è cruciale».
Hanno inoltre aggiunto che sono necessari ulteriori studi con follow-up più lunghi e su popolazioni di pazienti più ampie per confermare questi risultati. Questo è particolarmente rilevante considerando che la popolazione dello studio comprendeva principalmente anziani e individui con disabilità, categorie spesso sottorappresentate negli studi clinici.
Limitazioni dello studio
Possibili errori di classificazione nell’esposizione agli anticorpi anti-CGRP potrebbero essere dovute all’accesso ai farmaci tramite programmi di assistenza ai pazienti, e i dati amministrativi mancavano di indicazioni esplicite di prescrizione per l’uso di onabotulinumtoxinA.
Bibliografia:
Yang S, Orlova Y, Park H, et al. Cardiovascular Safety of Anti-CGRP Monoclonal Antibodies in Older Adults or Adults With Disability With Migraine. JAMA Neurol. 2025 Jan 6. doi: 10.1001/jamaneurol.2024.4537. Epub ahead of print. leggi