Merck KGaA finalizza l’acquisizione di SpringWorks Therapeutics


Il gruppo tedesco Merck KGaA è in fase avanzata di negoziazione per l’acquisizione della biotech statunitense SpringWorks Therapeutics

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Il gruppo tedesco Merck KGaA è in fase avanzata di negoziazione per l’acquisizione della biotech statunitense SpringWorks Therapeutics, specializzata in oncologia e malattie rare. Secondo fonti vicine alla trattativa, l’accordo potrebbe essere finalizzato nelle prossime settimane, sebbene i termini esatti non siano stati resi noti.

Con sede in Connecticut e una valutazione di mercato di circa 3,8 miliardi di dollari, SpringWorks, ha sviluppato Ogsiveo (nirogacestat) e approvato dalla Fda nel 2023 per il trattamento dei tumori desmoidi. Questo farmaco è attualmente in fase di valutazione per altre indicazioni, tra cui i tumori a cellule della granulosa ovarica e il mieloma multiplo recidivante/refrattario in combinazione con agenti mirati al BCMA.

Nirogacestat agisce legandosi alla gamma secretasi, bloccando l’attivazione dei recettori Notch. Questo meccanismo può contribuire a inibire la crescita tumorale.

Un altro candidato promettente di SpringWorks è mirdametinib, un inibitore di MEK attualmente sotto revisione prioritaria da parte della Fda per il trattamento delle neurofibromatosi di tipo 1 associate a neurofibromi plessiformi. Una decisione dell’agenzia Usa è attesa entro il 28 febbraio.

La pipeline dell’azienda include anche brimarafenib, un inibitore dei dimeri di fusione RAF in fase iniziale di sviluppo per tumori solidi con mutazioni MAPK, e SW-3431 r un inibitore di TEAD in fase di sperimentazione per rari tumori uterini.

Strategia di Merck KGaA e contesto del settore
L’interesse di Merck per SpringWorks giunge in un momento in cui l’azienda sta rivedendo la propria strategia a seguito di alcune battute d’arresto cliniche. Nel giugno scorso, Merck ha interrotto due studi di Fase III su xevinapant, il suo principale candidato oncologico, a causa di risultati deludenti nel trattamento del cancro testa-collo. In precedenza, anche l’inibitore della BTK evobrutinib aveva subito una sorte simile nella sclerosi multipla.

In risposta alle speculazioni sul possibile accordo, Merck ha dichiarato: “Valutiamo continuamente opzioni che possano supportare le nostre attività e migliorare il nostro posizionamento strategico come azienda leader nelle scienze e nella tecnologia”. La CEO Belén Garijo ha precedentemente indicato che oltre il 50% dei futuri lanci di farmaci dell’azienda proverrà da fonti esterne.

Nel settore farmaceutico, l’attività di fusioni e acquisizioni sta riprendendo vigore, come evidenziato dalla recente acquisizione da 14,6 miliardi di dollari di Intra-Cellular Therapeutics da parte di Johnson & Johnson.

L’acquisizione di SpringWorks rappresenterebbe una delle operazioni più significative per Merck negli ultimi anni, rafforzando la sua posizione nello sviluppo di farmaci oncologici.

A seguito delle voci di mercato, le azioni di SpringWorks hanno registrato un aumento del 37% all’apertura di lunedì. Al contrario, le azioni di Merck hanno subito un calo dell’1,3%. Queste dinamiche riflettono l’attenzione degli investitori sulle potenziali sinergie derivanti dall’acquisizione e sulle sfide che Merck potrebbe affrontare nell’integrare le operazioni di SpringWorks.