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Confermato il ruolo della lipoproteina(a) nella previsione della stenosi aortica


Tra i pazienti con dolore toracico stabile e sospetta coronaropatia, livelli elevati di lipoproteina(a) [Lp(a)] sembrano indicare una maggiore probabilità di riscontrare stenosi coronarica

Elevati livelli di colesterolo HDL da soli potrebbero non essere cardioprotettivi per le donne in menopausa a causa dell'estradiolo

Secondo i dati del registro danese, tra i pazienti con dolore toracico stabile e sospetta coronaropatia, livelli elevati di lipoproteina(a) [Lp(a)] sembrano indicare una maggiore probabilità di riscontrare stenosi coronarica tramite angiografia coronarica con tomografia computerizzata (CCTA). Lo studio è stato pubblicato sull'”American Heart Journal”.

«È cruciale per un clinico identificare i pazienti malati e quelli non malati ai fini dell’invio allo specialista in imaging diagnostico, ma c’è molto spazio per miglioramenti, specialmente nelle donne», ha dichiarato Gitte Stokvad Brix, del Gødstrup Regional Hospital in Danimarca, autrice principale dello studio.

I risultati dello studio supportano l’uso delle misurazioni di Lp(a) nel processo diagnostico, pur non essendo sufficienti a stabilire con precisione il loro ruolo.

Lo studio Dan-NICAD
Per lo studio, Brix e colleghi hanno analizzato i dati relativi a Lp(a) e CCTA di 4.346 pazienti con dolore toracico stabile e sospetta coronaropatia, raccolti tra il 2014 e il 2023 nell’ambito dello studio Dan-NICAD.

I livelli di Lp(a) sono risultati normali (< 20 nmol/L) nel 55.6% della popolazione, moderatamente elevati (da 20 a < 125 nmol/L) nel 29,4%, alti (da 125 a < 200 nmol/L) nel 9,8% e molto alti (≥ 200 nmol/L) nel 5,2%.

Le donne presentavano livelli di Lp(a) più alti rispetto agli uomini, ma non c’era alcuna associazione con l’età. I marker lipidici di colesterolo totale, colesterolo-LDL e trigliceridi erano significativamente associati con i livelli di Lp(a), così come il calcio arterioso coronarico, anche dopo l’aggiustamento per età, sesso, indice di massa corporea, fattori di rischio cardiovascolare e sintomi.

Complessivamente, circa un quarto dei pazienti (25,4%) è risultato avere almeno una stenosi coronarica alla CCTA. La prevalenza sia della stenosi coronarica che della malattia multivasale aumentava con il livello di Lp(a) (P < 0,001 per entrambi).

Prospettive future
Per Brix, sarebbe interessante vedere se i livelli di Lp(a) possano aiutare a prevedere la stenosi coronarica oltre le informazioni relative a età, sesso, sintomi e fattori di rischio tradizionali, attualmente inclusi nel modello di previsione raccomandato dalla Società Europea di Cardiologia (ESC).

Nonostante la Lp(a) sia nota ai lipidologi da oltre mezzo secolo, solo recentemente è stata riconosciuta come entità clinica rilevante. Gli studi futuri dovrebbero indagare come utilizzare le informazioni dai test di imaging, come la CCTA, per selezionare potenziali candidati per le terapie di riduzione della Lp(a) e capire come i livelli elevati di questa lipoproteina influenzino la progressione delle placche aterosclerotiche.

Bibliografia
Brix GS, Rasmussen LD, Rohde PD, et al. Elevated lipoprotein(a) is independently associated with the presence of significant coronary stenosis in de-novo patients with stable chest pain. Am Heart J. 2025 Jan 7:S0002-8703(25)00001-8. doi: 10.1016/j.ahj.2025.01.001. Epub ahead of print. leggi