I farmaci glutamatergici mostrano promettenti risultati nel trattamento dei disturbi ossessivo-compulsivi e correlati (OCRD), in particolare del disturbo ossessivo-compulsivo
Una revisione sistematica con meta-analisi pubblicata su “JAMA Network Open” ha rivelato che i farmaci glutamatergici mostrano promettenti risultati nel trattamento dei disturbi ossessivo-compulsivi e correlati (OCRD), in particolare del disturbo ossessivo-compulsivo (DOC).
Su 27 studi, i farmaci glutamatergici, sia come monoterapia sia in aggiunta agli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), hanno mostrato un effetto significativo nella riduzione dei sintomi degli OCRD (Cohen d -0,80, IC 95% -1,13 a -0,47) rispetto ai controlli, nonostante la bassa certezza delle evidenze. Questo è quanto riferisce un gruppo di ricercatori statunitensi guidato da David Coelho, della Harvard T.H. Chan School of Public Health di Boston.
Caratteristiche delle diverse condizioni neuropsichiatriche incluse negli OCRD
Gli OCRD comprendono un insieme di condizioni neuropsichiatriche caratterizzate da ossessioni o compulsioni eccessive e persistenti.
Questo gruppo include, tra gli altri:
• il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC), che consiste in ossessioni e compulsioni intrusivi e difficili da controllare;
• il disturbo da dismorfismo corporeo (BDD);
• il disturbo da escoriazione della pelle;
• la tricotillomania (tirarsi i capelli);
• il disturbo da accumulo o disposofobia (bisogno compulsivo di acquisire e mantenere una grande quantità di oggetti, anche se non hanno valore o utilità reale).
Tutti causano notevole disagio e compromettono la vita quotidiana.
I disturbi ossessivo-compulsivi e correlati colpiscono circa dal 2% al 3% della popolazione statunitense, compresi bambini e adulti. I trattamenti standard, tra cui gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI), la clomipramina e la terapia cognitivo-comportamentale, sono spesso efficaci. Tuttavia, circa il 60% dei pazienti, in particolare quelli con DOC, può non rispondere adeguatamente agli SSRI come monoterapia, evidenziando la necessità di nuovi approcci terapeutici.
La disfunzione glutamatergica, in particolare nei circuiti cortico-striato-talamo-corticali, è stata sempre più ritenuta implicata nella fisiopatologia di questi disturbi. Gli studi hanno ampliato le conoscenze sugli OCRD, rivelando disfunzioni nei circuiti neurobiologici che coinvolgono la corteccia orbitofrontale, la corteccia cingolata anteriore e i gangli della base.
Questi risultati hanno suscitato un crescente interesse per il ruolo del sistema glutamatergico negli OCRD. Di conseguenza, i farmaci glutamatergici, grazie alla loro capacità di modulare la neurotrasmissione e l’attività recettoriale del glutammato, sono emersi come trattamenti promettenti. In particolare, i farmaci glutamatergici modulano la plasticità sinaptica e l’eccitabilità neuronale, alleviando potenzialmente i sintomi degli OCRD. Agenti come la N-acetilcisteina (NAC) e la memantina hanno mostrato un potenziale significativo per il trattamento del DOC.
Le meta-analisi precedenti si sono concentrate principalmente su gruppi specifici di OCRD, come l’uso di farmaci glutamatergici esclusivamente nel DOC, o si sono focalizzate su farmaci specifici come la NAC e la memantina. Questi studi non hanno valutato in modo completo l’intero spettro degli OCRD né considerato le analisi di sottogruppo basate su importanti caratteristiche cliniche.
Questa revisione sistematica con meta-analisi aveva l’obiettivo di valutare i risultati associati ai farmaci glutamatergici nel trattamento degli OCRD, focalizzandosi su trial clinici randomizzati, controllati con placebo e in doppio cieco, attraverso una gamma diversificata di OCRD.
I dati di partenza
Coelho e colleghi hanno identificato una serie di trial controllati randomizzati in doppio cieco che mettevano a confronto farmaci glutamatergici e un placebo in pazienti di qualsiasi età, sesso, genere o grado di refrattarietà della malattia.
I 27 studi inclusi nella meta-analisi comprendevano 1.369 partecipanti con un’età media di 31,5 anni, di cui la maggior parte erano donne (65,6%). Quattro studi hanno incluso bambini e adolescenti e 23 riguardavano soggetti adulti. La maggior parte degli studi ha valutato il DOC, due studi riguardavano la tricotillomania e due il disturbo di escoriazione della pelle.
Gli esiti principali includevano i punteggi sulla Y-BOCS e la sua versione pediatrica, la Children’s Yale-Brown Obsessive Compulsive Scale (CY-BOCS). La Y-BOCS valutava la gravità dei sintomi ossessivo-compulsivi con punteggi totali che variavano da 0 a 40, con i punteggi più alti indicativi di una maggiore gravità.
Dieci studi hanno valutato la N-acetilcisteina (NAC), quattro la memantina, tre la lamotrigina, tre il riluzolo e due il topiramato. L’amantadina, la glicina, la L-carnosina, la minociclina e il pregabalin sono stati singolarmente valutati nei rimanenti studi.
Coelho e co-autori hanno notato che tutti gli studi riportavano effetti avversi minimi o nulli, generalmente lievi o moderati, includendo (nel caso della NAC) nausea e vomito, diarrea, dolore allo stomaco e addominale e pirosi gastrica.
Esiti significativi in 23 trial specifici sul DOC
Nei 23 studi specifici sul DOC, la riduzione media dei punteggi dell’Y-BOCS è stata significativa (differenza media -4,17 punti, IC 95% da -5,82 a -2,52, rispetto ai controlli) con una moderata certezza.
Coelho e colleghi hanno scritto che «l’alta eterogeneità e le indicazioni di bias di pubblicazione identificati nel nostro studio richiedono un’interpretazione cauta dei risultati. Questa variabilità riflette probabilmente la diversa gamma di disturbi, popolazioni di pazienti e approcci terapeutici all’interno dello spettro degli OCRD».
Tuttavia, hanno aggiunto, «in sottogruppi più omogenei, come quelli trattati con farmaci come topiramato o riluzolo, abbiamo osservato una riduzione dell’eterogeneità, indicando che trattamenti mirati possono portare a risultati più coerenti e prevedibili».
Limiti dello studio e prospettive future
La meta-analisi ha presentato limitazioni legate a coorti di prova relativamente piccole e pochi studi che valutavano alcuni farmaci e alcuni OCRD, inclusi il disturbo da escoriazione della pelle e la tricotillomania, e nessuno studio ha soddisfatto i criteri per il disturbo dismorfico corporeo e il disturbo da accumulo, come hanno riconosciuto i ricercatori.
L’analisi, inoltre, non è stata in grado di valutare gli effetti dose-dipendenti a causa dell’incremento graduale delle dosi e della segnalazione non uniforme.
Coelho e co-autori hanno aggiunto che «farmaci glutamatergici promettenti dal punto di vista terapeutico, come la ketamina e il troriluzolo, non hanno soddisfatto i nostri criteri di inclusione e richiedono ulteriori ricerche».
«Futuri studi con campioni di dimensioni maggiori dovrebbero concentrarsi sugli effetti dose-dipendenti, su ulteriori sottotipi di OCRD e su nuovi trattamenti glutamatergici per migliorare la nostra comprensione e le strategie di trattamento» hanno concluso.
Bibliografia
Coelho DRA, Yang C, Suriaga A, Manasa J, Bain PA, Vieira WF, Papatheodorou S, Salvi JD. Glutamatergic Medications for Obsessive-Compulsive and Related Disorders: A Systematic Review and Meta-Analysis. JAMA Netw Open. 2025 Jan 2;8(1):e2452963. doi: 10.1001/jamanetworkopen.2024.52963. leggi