Netanyahu infuriato per l’ultimo scambio di ostaggi con Hamas


Israele non restituisce i 602 palestinesi: vacilla l’accordo con Hamas. Netanyahu: “Pronto a riprendere intensi combattimenti in qualsiasi momento”

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È sempre più in bilico l’accordo tra Hamas e Israele. Dopo il rilascio degli ostaggi Israeliani, avvenuto ieri, l’ultimo della prima fase, l’ufficio di Benjamin Netanyahu ha affermato che i 602 palestinesi che dovevano essere liberati, non lo saranno “fino a quando il rilascio dei prossimi ostaggi non sarà garantito, e senza i rituali dell’umiliazione”. Ieri, centinaia di familiari palestinesi, si sono radunati a Gaza e nella Cisgiordania occupata, aspettando per ore i loro cari, prima di essere avvisati che non sarebbe arrivato nessuno.

NETANYAHU: PRONTI A RIPRENDERE I COMBATTIMENTI IN QUALSIASI MOMENTO

Secondo Al Jazeera, il primo ministro israeliano sarebbe pronto “a riprendere intensi combattimenti in qualsiasi momento. A Gaza abbiamo eliminato la maggior parte delle forze organizzate di Hamas, ma non lasciamo che ci siano dubbi, completeremo tutti gli obiettivi della guerra”.

Intanto, il ministro della Difesa israeliano ha affermato che 40.000 residenti sono stati sfollati dai campi profughi nella Cisgiordania occupata settentrionale e che non sarà loro permesso di tornare. Per la prima volta dal 2002 inoltre, i carri armati israeliani sono stati schierati anche in Cisgiordania.

FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)