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Lupus: valaciclovir protegge i pazienti dall’herpes zoster

Anifrolumab riduce l'attività di malattia in pazienti con lupus eritematoso sistemico moderatamente e gravemente attivo secondo nuovi dati di ricerca

Valaciclovir, somministrato in via profilattica, ha impedito ai pazienti con lupus eritematoso sistemico in trattamento con anifrolumab di sperimentare nuovi attacchi di herpes zoster

Il farmaco antivirale valaciclovir, somministrato in via profilattica, ha impedito ai pazienti con lupus eritematoso sistemico (LES) in trattamento con anifrolumab di sperimentare nuovi attacchi di herpes zoster, offrendo una potenziale alternativa alla vaccinazione contro lo zoster. Queste le conclusioni di uno studio, pubblicato sotto forma di comunicazione breve (Letter) sulla rivista ARD.

Razionale e disegno dello studio
Come è noto dalla letteratura, il LES non trattato comporta un aumento del rischio di attacchi di zoster. In generale, ai pazienti affetti da lupus si raccomandano le vaccinazioni contro varie malattie infettive. Per molto tempo, però, l’unico vaccino per adulti contro l’herpes zoster è stato un prodotto a virus vivo attenuato, controindicato con anifrolumab perché l’effetto anti-interferone di quest’ultimo potrebbe consentire al virus attenuato di replicarsi rapidamente e causare un’infezione disseminata.

Oggi è disponibile un vaccino ricombinante che utilizza solo alcune proteine dell’herpes zoster ed è considerato sicuro da usare con anifrolumab. Tuttavia, l’adozione del vaccino contro lo zoster nei pazienti affetti da LES rimane molto bassa: il 4,9% (due pazienti su 41) in uno studio pubblicato nel 2023.

Attualmente non esistono raccomandazioni specifiche per la prevenzione dell’HZ nei pazienti trattati con anifrolumab, considerando anche il possibile impiego in profilassi di valaciclovir come alternativa terapeutica al vaccino ricombinante. Di qui il nuovo studio osservazionale multicentrico, i cui obiettivi sono stati quello di valutare la prevalenza dell’HZ in contesti di real life e di studiare il potenziale beneficio del valaciclovir come profilassi contro l’HZ.

Lo studio ha incluso pazienti con LES trattati con anifrolumab per almeno 3 mesi da novembre 2021 a luglio 2024 in reparti di medicina interna, dermatologia e reumatologia in Francia. La decisione di aggiungere il valaciclovir è stata presa a discrezione del medico e del paziente.

Il 14,9% dei pazienti a cui era stato somministrato il farmaco antivirale presentava una storia pregressa di HZ rispetto a nessuno di quelli a cui non era stato somministrato.

Tra gli 87 pazienti a cui era stato somministrato valaciclovir, due erano stati sottoposti a trattamento con il vaccino zoster vivo-attenuato; nessuno, invece, era stato sottoposto a trattamento con il vaccino ricombinante.
Circa tre quarti delle prescrizioni di valaciclovir erano tarate alla posologia di 500 mg/die; nei casi rimanenti, la posologia era di 1.000 mg/die. Il farmaco doveva essere assunto in concomitanza con la somministrazione di anifrolumab.

Nel corso dello studio, 14 pazienti hanno interrotto il trattamento con anifrolumab durante il periodo di osservazione, di cui 10 per inefficacia, 2 per la pianificazione di una gravidanza e due a causa di un’infezione.

Caratteristiche dei pazienti
Nel complesso, i 132 pazienti rispecchiavano il profilo generale “tipico” dei pazienti con LES: l’età media era di 42 anni e poco più del 90% erano donne. La durata mediana della malattia era di circa 13 anni nel gruppo trattato con valaciclovir e di 15 anni nel gruppo non trattato con l’antivirale.

Oltre all’anifrolumab, la maggior parte dei pazienti utilizzava anche farmaci standard per il lupus, tra cui idrossiclorochina, prednisone, metotrexato, micofenolato mofetile e/o azatioprina. Alcuni assumevano belimumab e anifrolumab. I pazienti che assumevano e non assumevano valaciclovir erano generalmente simili, tranne che per l’anamnesi di precedenti attacchi di zoster.

Risultati principali
Nessuno degli 87 pazienti che hanno assunto anifrolumab con valaciclovir ha sviluppato attacchi di HZ dopo un follow-up mediano di 234 giorni, mentre quattro casi si sono sviluppati tra i 45 pazienti non co-trattati con l’agente antivirale.
Ciò si è tradotto in un hazard ratio di 0,08 (IC95%: 0,01-0,59) all’analisi univariata. In particolare, tre dei 13 pazienti (23%) non sottoposti a valaciclovir e con almeno 12 mesi di follow-up hanno subito attacchi di HZ.

In conclusione
Nel complesso, “…lo studio “suggerisce che il trattamento profilattico con valaciclovir è efficace per prevenire l’infezione da HZ nei pazienti con LES trattati con anifrolumab – hanno scritto i ricercatori nelle conclusioni del lavoro”.
“Questo risultato – hanno aggiunto – è particolarmente rilevante per i pazienti con LES che non possono essere sottoposti a trattamento con il vaccino ricombinante contro l’HZ o per i quali questo vaccino non è disponibile”.

Bibliografia
Trefond L, et al “Efficacy of valaciclovir in preventing herpes zoster in patients receiving anifrolumab” RMD Open 2025; DOI: 10.1136/rmdopen-2024-005076.
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