Papa Francesco è stabile: “Respira in autonomia”. Terzo Angelus scritto: “Da qui la guerra appare ancora più assurda”
“Le condizioni cliniche del Santo Padre si sono mantenute stabili anche nella giornata odierna; il Papa non ha necessitato di ventilazione meccanica non invasiva, ma unicamente di ossigenoterapia ad alti flussi; è apiretico”.
È quanto risulta dal bollettino medico di questa sera, al termine del diciassettesimo giorno di degenza al Policlinico Gemelli, come riporta Agensir.
PROGNOSI RESTA RISERVATA
“In considerazione della complessità del quadro clinico, la prognosi rimane riservata”, si legge ancora nel bollettino, da cui risulta anche che “questa mattina il Santo Padre ha partecipato alla Santa Messa, insieme a quanti in questi giorni di degenza si prendono cura di lui, quindi ha alternato il riposo alla preghiera”.
‘ “La notte è stata tranquilla, il Papa riposa ancora”. Lo rende noto la Sala Stampa della Santa Sede sullo stato di salute di Papa Francesco ricoverato dal 14 febbraio al Policlinico Gemelli.
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L’ANGELUS SCRITTO: “DA QUI LA GUERRA APPARE ANCORA PIÙ ASSURDA”
Per la terza domenica consecutiva, il Santo Padre ha inviato un Angelus scritto. Come riporta Agensir, il papa ringrazia medici e operatori sanitari “per l’attenzione con cui si prendono cura di me”.
“Avverto nel cuore la benedizione che si nasconde dentro la fragilità- scrive il Papa- perché proprio in questi momenti impariamo ancora di più a confidare nel Signore”. E aggiunge: “Allo stesso tempo, ringrazio Dio perché mi dà l’opportunità di condividere nel corpo e nello spirito la condizione di tanti ammalati e sofferenti”.
Ringrazia anche i fedeli: “Vorrei ringraziarvi per le preghiere, che si elevano al Signore dal cuore di tanti fedeli da molte parti del mondo. Sento tutto il vostro affetto e la vostra vicinanza e, in questo momento particolare, mi sento come portato e sostenuto da tutto il popolo di Dio. Grazie a tutti!”.
“Anch’io prego per voi. E prego soprattutto per la pace”, ribadisce. “Da qui la guerra appare ancora più assurda”, confessa Francesco. “Preghiamo per la martoriata Ucraina, per Palestina, Israele, Libano, Myanmar, Sudan, Kivu. Ci affidiamo fiduciosi a Maria, nostra Madre. Buona domenica e arrivederci”, conclude.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)