Il piano di riarmo europeo mette insieme destra e sinistra, tranne Lega (“L’Ue vuole la terza guerra mondiale?”) e Movimento 5 Stelle (“Un delirio guerrafondaio”)
Il piano di riarmo europeo presentato dalla Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, sta sollevando un’ondata di critiche trasversali, unendo posizioni di destra e sinistra in un fronte comune contro l’aumento delle spese militari.
La proposta prevede investimenti fino a 800 miliardi di euro, con l’obiettivo dichiarato di rafforzare la sicurezza del continente.
Tuttavia, le opposizioni accusano la Commissione di spingere l’Europa verso una vera e propria economia di guerra, distogliendo fondi da altri settori cruciali come sanità, sviluppo e coesione sociale.
M5S: “UN DELIRIO GUERRAFONDAIO, SCIPPATI I FONDI PNRR E COESIONE”
I capigruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera e al Senato, Riccardo Ricciardi e Stefano Patuanelli, hanno espresso una dura condanna: “Un delirio guerrafondaio che va contro ogni logica e buon senso. Questo piano non rafforza l’Europa, ma alimenta le divisioni nazionali e arricchisce l’industria bellica, mentre i cittadini si vedranno sottrarre perfino i fondi del PNRR e di coesione”. Il M5S ha annunciato una mobilitazione per il 5 aprile con una manifestazione contro il riarmo e in favore di una conferenza europea per la pace.
La deputata M5S Vittoria Baldino ha aggiunto che la strategia dell’UE è fallimentare: “Abbiamo illuso l’Ucraina che bastasse armarsi per resistere, ma ora l’abbiamo abbandonata a se stessa. Von der Leyen e Meloni spingono per la riconversione industriale in chiave bellica: un piano distopico che meriterebbe un nuovo mandato elettorale”.
BONELLI (AVS): “L’EUROPA SI AVVIA VERSO UN’ECONOMIA DI GUERRA”
Dello stesso avviso anche Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde e parlamentare AVS, che denuncia: “Von der Leyen propone di sottrarre risorse al Next Generation EU e ai fondi di sviluppo per alimentare una corsa agli armamenti che renderà l’Europa più vulnerabile economicamente e più esposta alle pressioni di Trump e alle guerre commerciali”.
Bonelli ha inoltre evidenziato come l’UE già oggi spenda 730 miliardi di dollari in difesa, il 58% in più rispetto alla Russia, e che la vera mancanza sia una politica estera e di difesa unitaria.
LEGA: “QUALCUNO VUOLE LA TERZA GUERRA MONDIALE?”
Anche la Lega ha criticato duramente il piano. Dalla delegazione del Carroccio al Parlamento europeo si sottolinea l’assenza di fondi per altre emergenze strategiche: “L’UE non riesce a reperire risorse per il lavoro e la sanità, ma trova 800 miliardi per il riarmo? Investire nella difesa è compito dei singoli Stati, non della Commissione Europea. Se qualcuno vuole la terza guerra mondiale, non lo faccia a nostro nome”.
DE CRISTOFARO (AVS): “SPINELLI IMMAGINAVA UN’EUROPA DI PACE”
Peppe De Cristofaro, capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra al Senato, ha criticato l’assenza di una visione pacifista in Europa: “Spinelli immaginava un continente di pace, non un’Europa militarizzata. La corsa al riarmo è una strada sbagliata e pericolosa. Sottrarre fondi al welfare e alla coesione per comprare armi non è la nostra idea di Europa”.
MARASA’ (SI): “EUROPA SI INGINOCCHIA A INTERESSI DI TRUMP”
Duro anche Giorgio Marasà, responsabile esteri di Sinistra Italiana: “Von der Leyen propone di derogare al Patto di Stabilità per finanziare la difesa, mentre ci è sempre stato detto che non si poteva fare per sanità e scuola. È un progetto osceno, che subordina l’Europa agli interessi di Trump e al militarismo, svuotando il sogno di un’Unione come progetto di pace”.
Le critiche convergono su un punto chiave: mentre gli Stati Uniti sotto la guida di Trump iniziano a parlare di fine del conflitto in Ucraina, l’Europa sembra voler intraprendere la direzione opposta, aumentando gli investimenti in armamenti anziché perseguire soluzioni diplomatiche.
FONTE: AGENZIA DI STAMPA DIRE (WWW.DIRE.IT)